Violante: la corruzione era una realtà di Amedeo La Mattina

Violante: la corruzione era una realtà «VUOLE SOLO RIFARSI UN'IMMAGINE ALL'ESTERO». FORZA ITALIA: «QUÉL COLPO DI STATO E' UNA VERITÀ' STORICA» Violante: la corruzione era una realtà Le parole del premier scatenano la reazione della sinistra reazioni Amedeo La Mattina ROMA CI risiamo. Silvio Berlusconi tira di nuovo fuori la «guerra civile» organizzata dal Pei negli Armi 90 attraverso la magistratura e scoppia un putiferio di polemi¬ che. Distorce la storia, un altro «schiaffo all'Italia», accusa l'oppo¬ sizione. «I soliti comunisti, Berlu¬ sconi ha solo detto la sacrosanta verità», fa quadrato il centrode¬ stra. Il mai pacificato tema giustizia fa ancora saltare i nervi e riporta in primo piano il ruolo avuto dal Pci-Pds nel crollo della Prima Re¬ pubblica, con la scomparsa dei partiti storici. Chi allora guidava la sinistra. Achille Occhetto, ha usato l'arma dell'ironia per replicare al premier: «Non mi sono accorto di capeggia¬ re un colpo di Stato. Al contrario, mentre da un lato ero impegnato sul fronte della chiusura del più grande partito comunista dell'Occi¬ dente, dall'altro mi trovai a dover fronteggiare anche io l'offensiva di Mani Pulite nel corso della quale subimmo poche condanne e molte assoluzioni». E colui che avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella «guerra civile», Luciano Vio¬ lante, ha bollato l'uscita del presi¬ dente del Consiglio come «elucu¬ brazioni ideologiche». «Per fortuna - ha aggiunto il capogruppo dei Ds alla Camera - ci sono dei suoi alleati di governo, come Fini, che dicono che la corruzione c'era. Quindi non ci fu nessun complotto se non quello che i corrotti fecero ai danni della finanza pubblica». La verità è che Berlusconi «ha bisogno di costruire a tutti i costi una credibilità intemazionale che ha perso, avendo fatto leggi sulle rogatorie, sul falso in bilancio e sul rientro dei capitali». Ritoma così in alto mare la commissione su Tangentopoli e per il capogruppo di Forza Italia Elio Vito ciò dimostra che la sini¬ stra non è ancora matura per una riflessione seria e non faziosa sugli Anni 90. Invece di voler riscrivere la storia, ha ribattuto il diessino Gavino Angius, sarebbe bene che Berlusconi smettesse di negare il fatto che in Italia sia esistito «un sistema e un tessuto di corruzione spaventosa che ha portato alla degenerazione della pohtica nel nostro Paese, oltraggiando e tra¬ dendo le istituzioni democratiche. Ora si vuole invertire il giudizio storico per colpire l'autonomia del¬ la magistratura, bloccarne l'inizia¬ tiva, porla sotto controllo». Veleni, menzogne e «disinforma¬ zione comunista» quelle di Angius, ha rintuzzato il presidente dei sena¬ tori di FI Renato Schifarli: le parole di Berlusconi sono «certificate dal¬ la storia». E la storia, ha aggiunto, ci dice che «alcuni procuratori mili¬ tanti, allineati col Pei, usarono la giustizia come arma politica. Colpi¬ rono a senso unico». L'Ulivo ha fatto notare che il presidente del Consiglio è andato all'estero per parlare male del no- stro Paese. E' una forma di «maso¬ chismo patriottico», ha sostenuto Pierluigi Castagnetta: «Ogni volta che viene interrogato sulla legisla¬ zione di famigha, sulle rogatorie, il falso in bilancio, Berlusconi perde la testa e se la prende con l'opposi¬ zione, con i magistrati, con i giorna¬ listi, con il mondo intero...». Antipatriottismo? Ma di cosa parlano, ha repheato il portavoce del Cavaliere, Paolo Bonaiuti. «La sinistra non finisce mai di stupirci: come può lanciare accuse di antipa¬ triottismo chi ha diffuso all'estero la menzogna che grazie alla legge sulle rogatorie sarebbero stati libe¬ rati terroristi, mafiosi e pedofili?». E poi, si è chiesto Antonio Tajani, perchè i vari Violante si arrabbia¬ no visto che hanno inserito all'in- temo della magistratura uomini organici al Pei? «Tutto ciò - ha detto il capogruppo di Fi al Parla¬ mento europeo - non ha fatto altro che minare l'immagine di indipen¬ denza e di autonomia della magi¬ stratura. Stesso discorso per la stampa». Berlusconi ha ragione a parlare di guerra civile, ha osserva¬ to Carlo Giovanardi, basti ricorda¬ re che sono stati colpiti cinque presidenti del Consiglio, due mini¬ stri dell'Interno, due o trecento tra ministri e parlamentari dell'allora pentapartito. Oggi - ha proseguito il ministro - sappiamo che il 900Zo dei politici travolti da quella bufe¬ ra sono stati prosciolti da ogni accusa, dopo essere stati distratti dal punto di vista politico, morale e famigliare». E al procuratore della Repubblica di Milano D'Ambrosio che ha sottolineato come la vec¬ chia classe politica sia stata manda¬ ta a casa dagli elettori e non dai magistrati, ha replicato seccamen¬ te Marcello Dell'Utri: «I giudici smettano di far pohtica e la politica . smetterà di occuparsi dei giudici». Ritorna in alto mare la commissione su Tangentopoli Elio Vito: l'Ulivo non è ancora maturo per una riflessione sugli Anni 90 Occhetto: non mi sono accorto di aver capeggiato un golpe Avevo il mio da fare a difendermi da Mani pulite .,.. « ^ V « V'V V i mi'-'- Il Palazzo di giustizia milanese, simbolo di Mani pulite

Luoghi citati: Armi, Italia, Milano, Roma