Congresso Ds. il governo non sarà presente

Congresso Ds. il governo non sarà presente Congresso Ds. il governo non sarà presente Fassino però invita personalmente Letta. Scontro sulla presidenza del partito Maria Teresa Meli ROMA Si dividono su tutto, i ds. Innan¬ zitutto, sulla presidenza D'Ale- ma. Che le minoranze non vote¬ ranno: opteranno per la scheda bianca, a meno che, all'ultimo momento, il «correntone» non decida addirittura di presentare una candidatura alternativa (che, però, allo stato delle cose, è esclusa). Anche l'ex premier, sia detto per inciso, è assai preoccu¬ pato per la percentuale con cui verrà eletto a Pesaro, tant'è che si sta occupando personalmente del problema, onde evitare scher¬ zetti dell'ultim'ora, assai temuti da quella parte dei suoi che gli consiglia addirittura di lasciar perdere quell'incarico. Ma si dividono persino sugli inviti al congresso, questi ds in perenne lite tra di loro. L'invito che più ha sorpreso è stato quel¬ lo che Piero Fassino ha voluto fare personalmente a Gianni Let¬ ta. Il futuro leader della Quercia ha telefonato al potente sottose¬ gretario alla presidenza del Con- siglio per chiedergli di andare alle assise di Pesaro. Un'assoluta novità, dal momento che nessun esponente del governo, per deci¬ sione unanime dei dirigenti del partito, era stato invitato. La notizia ha lasciato interdetti gli uomini del «correntone», il cui ragionamento è stato questo: per carità è normale che vi siano esponenti della maggioranza al congresso, ma arrivare al punto di invitare personalmente Letta sembra un segno di sudditanza nei confronti di Berlusconi e soci. C'è un altro invito che potreb- be contribuire a creare ulteriori lacerazioni nella Quercia. Quello a Bobo Craxi. Come presidente del «nuovo psi», è assolutamente normale che sia ospite delle assi¬ se di Pesaro - alle quali intende¬ rebbe andare con Claudio Martel¬ li - ma il problema, in questo caso, è un altro. E' l'apertura di Fassino ai socialisti, l'idea di avviare nella primavera prossi¬ ma una costituente per un nuo¬ vo partito della sinistra unita con Amato, che lascia perplessi gli uomini del «correntone». I quali, però, probabilmente si pre¬ occupano invano. Bobo Craxi non ha intenzione alcuna, nono¬ stante i suoi buoni rapporti con D'Alema, di entrare nei ds. Rino Formica sta bloccando gli altri socialisti che pensavano di anda¬ re nella Quercia con questa paro¬ la d'ordine: «Guardate che Giu¬ liano non va di là, e alla fine rischiate di ritrovarvi nei ds da soli». E' la stessa considerazione che ha fatto per se stesso un altro esponente del vecchio psi, Biagio Marzo. Era dato in parten¬ za per la Quercia, ma vedendo che Amato non si è ancora mos- so, si è fermato. E, per finire con gli inviti, pure Achille Occhetto, fondatore del Pds che si è autoso¬ speso dal partito, è stato invitato come "ospite". Ma non sa ancora se andrà. A dividere i ds sono anche le voci che si rincorrono all'impaz¬ zata sulla composizione della segreteria Fassino; Ieri la mozio¬ ne -Berlinguer ha ufficialmente comunicato al futuro leader che ilon intende entrare in quell'or¬ ganismo. Ma. si sa che Fassino aveva in animo di coinvolgere anche due rappresentanti delle minoranze di Morando e Berlin¬ guer, senza contrattare però i loro nomi con le rispettive cor¬ renti. E ieri era filtrata l'indiscre¬ zione secondo cui in quelToigani- smo sarebbe entrato un bassoh- niano: Isaia Sales. Vero? Falso? Le smentite arrivavano sia dai fassiniani che dal «correntone». Ma la realtà è che sembrerebbe che ci siano frizioni tra Bassoli- no e il resto degli esponenti della mozione Berlinguer. Con Coffera¬ ti, in particolare. Frizioni genera¬ te dalla scelta dei delegati campa¬ ni del «correntone» al congresso di Pesaro. Il «governatore», è l'accusa, avrebbe fatto fuori alcu¬ ni rappresentanti delle, altre com¬ ponenti della mozione. Anche sulla direzione si litiga. O me¬ glio, sulla sua composizione: lo hanno fatto ieri Polena e Fassi¬ no. Ma non finisce qui. Un'altra notizia che ha creato non poco scalpore dentro la Quercia è stata quella proveniente da Or¬ vieto e pubbhcata da un quotidia¬ no locale: il capogruppo dei sena¬ tori della Quercia, Gavino An- gius (eletto appunto nell'Orvieta¬ no), avrebbe revocato l'incarico di collaboratrice parlamentare a Sabina Bordino, la sua assistente umbra, che si era schierata con la mozione Berlinguer. Gli uomi¬ ni del «coirentone», naturalmen¬ te hanno protestato e chiesto se la notizia fosse vera. Per il presidente si voterà sabato sera Il fronte che appoggia Berlinguer vuole abolire la carica: altrimenti ci asterremo I dalemiani preoccupati che le preferenze per il leader risultino . inferiori alle attese Frizioni tra Sassolino e il resto del «correntone»

Luoghi citati: Pesaro, Roma