Martino: le nostre navi partiranno domenica

Martino: le nostre navi partiranno domenica . 3NE«! , ■,......l. ■■■■-■:.^..-l.'' ^—..^-..■— .•..v:--, ■-■.,—.. .■.■..■■.■—■■■,,—;—■^.■.■..■l.-.,.l L'ITALIA NELL'OPERAZIONE «ENDURING FREEDOM» IL CAPO DI STATO MAGGIORE: «SARÀ UNA GUERRA LUNGA E DIFFICILE» Martino: le nostre navi partiranno domenica Forse a salutare i 1400 marinai italiani ci sarà anche Ciampi. L'ammiraglia è la portaerei Garibaldi, sarà scortata dalla fregata Zeffirò, dal pattugliatore Aviere e dalla rifornitrice Etna Fulvio Milone ■r..^,T^ntn inviatoaTaranto Partiranno domenica, e forse, a salutarli, ci sarà il Presidente Ciampi. Da quel giorno, i 1.400 marinai italiani impiegati nell' operazione «Enduring Free- dom» saranno in guerra, una guerra «lunga e difficile contro il terrorismo», come l'ha definita nei giomi scorsi il Capo di Stato Maggiore della Marina, Marcel- lo De Donno. Così ha deciso ieri sera il ministro della Difesa, Antonio Martino, confermando ciò che già aveva detto De Don- no: «Le nostre navi avranno l'onore di essere le prime a partire». Dal molo Chiapparo, dov'è ancora in costruzione la nuova base navale di Taranto, quattro muta si dirigeranno ver- so il Mare Arabico. L'ammiragha di questa piccola flotta è la portaerei Garibaldi, che sarà scortata dalla fregata Zaffiro, dal pattugUatore Aviere e dalla rifomitrice Etna. Le navi avrebbero dovuto sal¬ pare lunedì per l'ultima esercita¬ zione, una prova generale di guerra soprattutto per quanto riguarda l'atterraggio e il decollo degli aerei. Le operazioni, però, sono state rinviate a causa del mare agitato e del forte vento di scirocco che non dà tregua. Il maltempo, tuttavia, non ha im¬ pedito il collaudo dei sistemi radar e degli impianti di teleco¬ municazioni. Le verifiche sono state eseguite in porto.. ' Garibaldi. «Faremo il nostro dovere fino in fondo, e con serenità», ha detto giomi fa il comandante. Salvatore Coppola. Sedici anni di vita, 180 metri di lunghezza, 825 uomini a bordo, la Garibaldi è l'unica portaerei della nostra flotta militare. La sua missione durerà tre mesi, al termine dei quali verrà rilevata da un'altra nave. E' stato lo stesso capo di Stato Maggiore a spiegare i compiti che le sono stati^assegnati: «Provvedere al controllo di tutto il traffico ma- rittimo nell'area interessata dal conflitto». Sulla portaerei è stata allestita una centrale operativa dalla quale il contrammiraglio Maurizio Gemignano coordme- rà tutte le operazioni del gruppo navale. Ma la Garibaldi potreb- he essere impiegata anche per azioni di attacco. Sul suo ponte di volo, una volta partita da Taranto, atterreranno (in gergo si dice «apponteranno») otto Har- rier a decollo verticale e quattro elicotteri pesanti SH3D. Gli ae- rei, ha spiegato de Donno, sono in grado di effettuare bombarda- menti al suolo, e all'occorrenza saranno impiegati in questo gè- nere di missioni. Ma l'ammira- gho ha detto dell'altro. La Gari- baldi può rivelarsi preziosa an- che per la flotta americana, vi- sta l'assenza di aeroporti dai quali far partire i bombardieri: «Tranne i grossi caccia B 52, in grado di arrivare da lontano, per e missioni possono essere utiliz- zate solo le portaerei». Tutte queste valutazioni, però, sono subordinate alla rapidissima evoluzione che in queste ore sta caratterizzando la guerra in Af- ganistan. «Siamo in presenza di un conflitto dall'esito imprevedi¬ bile, per questo motivo siamo preparati a soluzioni estrema¬ mente flessibili», ha precisato il Capo di Stato Maggiore. Zeffiro. La sua sagoma si staglia accanto a quella della Garibaldi, al molo Chiapparo. Con i suoi 123 metri di lunghez¬ za e un equipaggio composto da 225 uomini, è ima delle navi più moderne della Marina. Nata co¬ me anti-sommergibile, può esse¬ re impiegata per attività di con¬ traerea e contro-superficie. Sul¬ la Zeffiro, come nella Garibaldi e nelle altre unità in partenza, non ci saranno marinai di leva: opererà solo personale altamen- te addeestrato.Avieré. E' l'ulti¬ ma arrivata a Taranto. Misura 113 metri di lunghezza, e l'equi¬ paggio è composto da 185 uomi¬ ni. E' giunta pochi giorni fa, proveniente dal porto di La Spe¬ zia, e fino a ieri si trovava nella zona vecchia del porto di Taran¬ to. In serata, però, avrebbe dovu¬ to raggiungere le altre navi nel Mar Grande, nella nuova base. Per consentire l'uscita dell'Avie¬ re dal Mar Piccolo sarebbe stato necessario spalancare i bracci del ponte girevole. Ma l'operazio¬ ne è stata rinviata per un guasto tecnico. L'Aviere è stata costrui¬ ta oltre dieci anni fa per la marina irakena, alla quale non è mai stata consegnata a causa dell'embargo decretato contro Saddam Hussein. Etna. 146 metri di lunghezza, 240 uomini di eqiiipaggio, avrà compiti di rifornimento e sup¬ porto tecnico e logistico nella lunga missione nel Mare Arabi¬ co. Ha grandi capacità di naviga¬ zione, è in grado di svolgere la sua attività anche a grosse di¬ stanze dalla base nazionale. E1 una nave imponente. E' dotata di tre staziomper il rifornimen¬ to laterale del carico, di im vasto ponte di volo per l'atterraggio di un elicottero, di tre officine e di un piccolo ospedale per i primi soccorsi. ., - - . .1. p,;^,,, II ministro della Dltesa . - , ..v «Le nOStfe Unità li aVfannO I OflOre ,. , . Q! eSSere le prime .. 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