Un Airbus sì abbatte su New York di Maurizio Molinari

Un Airbus sì abbatte su New York UNO DEI GRANDI SUCCESSI DELL'AERONAUTICA EUROPEA -- Un Airbus sì abbatte su New York Morti i 260 passeggeri, case in fiamme: incidente o attentato? Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Due minuti dopo il decollo dall'ae¬ roporto John Fitzgerald Kennedy di New York il volo 587 dell'Ameri¬ can Airlines si è schiantato ieri mattina sulla zona residenziale di Bell Harbor che si snoda lungo il Rockaway Beach Boulvard all'al¬ tezza della 119esima strada, nel quartiere di Queens, proprio di fronte all'Oceano Atlantico. A bor¬ do dell'Airbus 300 partito alle 9.15 locali (le 15.15 in Italia) vi erano 251 passeggeri (di cui 5 neonati) e 9 membri dell'equipaggio. Sarebbe¬ ro dovuti atterrare tre ore e mezzo dopo a Santo Domingo. Dodici edifici sono stati travolti dall'ae¬ reo e almeno quattro sono andati completamente distrutti. Nel¬ l'area colpita si trovavano una chiesa e una sinagoga. Imponenti incendi si sono sviluppati attorno al Memorial Circle e le colonne di fumo potevano essere viste a oltre dieci chilometri di distanza. I.resi- denti di Bell Harbor non hanno aspettato i pompieri per salvare dalle fiamme le case dèi vicini: con estintori e pompe ad acqua hanno tentato di fronteggiare gli incendi. Fino a tarda sera le autorità non hanno detto quanti potrebbero es¬ sere i residenti morti, anche se il sindaco Giuliani ha detto che sei persone risultano disperse. I feriti sono almeno venti. Nessuna delle persone a bordo dell'aereo è sopravvissuta. La dif¬ fusione della lista dei passeggeri è stata rinviata a quando saranno state informate tutti i familiari, ma si sa che oltre la metà sono dominicani. Fonti della Farnesina hanno detto che non c'è alcun elemento che confermi la presenza di italiani tra le vittime. L'Fbi ha fatto un esame approfondito sui nomi dei passeggeri, ma sulla vi¬ cenda c'è il segreto investigativo. I pompieri di New York arrivati sul luogo del disastro dopo pochi minuti si sono trovati di fronte quattro diversi incendi, poco di¬ stanti l'uno dall'altro. Ciò che re¬ stava della fusoliera ha continuato a bruciare fino a notte fonda. Testimoni hanno dichiarato di aver visto uno dei due motori staccarsi dalla fusoliera con alcuni frammenti prima che l'aereo preci¬ pitasse. Altri frammenti sono stati trovati dalla Guardia Costiera nel¬ la Jamayca Bay, lontano dal luogo dell'impatto. «Improvvisamente ho visto un motore staccarsi e cadere dopo 10-15 secondi» ha raccontato alla Abc Kevin O'Rou- rke. Una sua vicina ha udito chiara¬ mente un'esplosione prima dello schianto. Un funzionario dell'Fbi ha confermato questa versione pre¬ cisando che l'origine dell'esplosio¬ ne «non è nota», ma la Casa Bianca ha evitato di fare altrettanto, sotto¬ lineando però che «è improbabile che si tratti di attentato». Il gover¬ natore Pataki ha aggiunto che ci sono indicazioni che il pilota abbia tentato di scaricare carburante sulla Jamaica Bay, circonstanza che confermerebbe la consapevo¬ lezza di difficoltà a bordo. In tutta la città è scattato subito il piano di emergenza nel timore di nuovi attacchi terroristici. I cieli della Grande Mela sono stati chiu¬ si. Gli aeroporti Kennedy, La Guar¬ dia e Newark hanno interrotto il traffico. I voli in arrivo sono stati dirottati verso Toronto, Boston, Cincinnati, Washington. Isolata temporaneamente Manhattan con il blocco di ponti e tunnel. L'unica galleria lasciata aperta al traffico è stato quella sotto il fiume Hudson, che collega Manhattan con il New Jersey, dalla parte opposta della città rispetto all'aeroporto Kenne¬ dy. I treni della metropolitana hanuo potuto riprendere le corse solo nel tardo pomeriggio e con tragitti limitati. Il Palazzo delle Nazioni Unite sull'East River, do¬ ve si stanno svolgendo i lavori dell'Assemblea Generale, è stato sigillato dalle forze-di sicurezza. Solo i veicoli di polizia, pompieri, Fbi e squadre di soccorso hanno potuto superare il Marine Pàfkway Bridge, che" collega Que¬ ens alla lunga striscia di terra nell'Atlantico dove si trovano le villette basse di Rockaway Park. Neanche un'ora dopo l'impatto il Pentagono ha ufficiosamente escluso un collegamento diretto con gli attentati terroristici dell' 11 settembre e ha fatto sapere di aver deciso di non rafforzare le pattu¬ glie di F-15 dell'aviazione militare che sorvegliano ogni giorni i cieli di New York. «Saranno le autorità dell'aviazione civile a occuparsi dell'inchiesta, ma al momento non vi sono implicazioni militari in quanto è avvenuto», hanno detto i portavoce del Pentagono. Resta il dubbio sul perché il motore si sia staccato dalla fusoliera e su come sia avvenuta l'esplosione. Due le possibilità: incidente tecnico o sa¬ botaggio. Le indagini sono sola¬ mente all'inizio. Le due scatole nere, già ritrovate, aiuteranno a capire cosa è avvenuto. «Al mo¬ mento non vi sono informazioni certe sulla causa del disastro», ha ammesso Donald Carthi, presiden¬ te dell'American Airlines. Le autorità dell'aeroporto Ken¬ nedy si sono affrettate a precisare che «tutti i bagagli a mano sono passati attraverso gli appositi con¬ trolli per verificare la presenza di esplosivi». Il portavoce della Casa Bianca, Ari Fleischer, è stato molto cauto: «Npn vi sono al momento indicazioni che si tratti di un atto terroristico, ma non escludiamo nulla». Il presidente americano, George Bush, è stato informato alle 9.25 locali (le 15.25 in Italia) mentre alla Casa Bianca partecipa¬ va a una riunione del Consigho per la Sicurezza Nazionale con il mini¬ stro per la Sicurezza Interna, Tom Ridge. Bush ha telefonato al gover¬ natore di New York, George Pa¬ taki, ed al sindaco, Rudolph Giulia¬ ni, per una prima valutazione dei dati a disposizione. Ma non se ne sa molto. ^ L'Amministrazione tenie il pani¬ co nella Grande Mela e getta acqua sul fuoco: «Non vi è stata alcuna comunicazione inusuale fra il pilo¬ ta e la torre di controllo, apparente¬ mente non è avvenuto nulla che possa destare sospetti». Per lunghe ore tuttavia la Casa Bianca ha preso in considerazione la possibi-, lità di chiudere tutti i cieh del paese, esattamente come avvenne dopo gli attacchi dell'11 settèm¬ bre. Il sindaco Rudolph Giuliani, ancora una volta in prima fila, è giunto a Rockaway Park assieme alle squadre di soccorritori: «Per New York è un altro duro colpo, non vi sono elementi al momento per dire che si tratta di un attenta¬ to, la priorità in questo momento è quella di cercare sopravvissuti, se ve ne sono, e recuperare le salme». Il jet era diretto a Santo Domingo. La sciagura alle 9,17 due minuti dopo il decollo dall'aeroporto Kennedy Un motore si è staccato La fusoliera è caduta sul quartiere di Queens Non dovrebbero esserci italiani tra le vittime l'airbus a-300 e'l'aereo commerciale che ha segnato il ritorno dell'industria aeronautica europea sulla scena mondiale dominata dai colossi Americani boeing e mcdonnell douglas COSTRUITO DA UN CONSORZIO EUROPEO FORMATO DA ÀEROSPATIALE, BRITISH AEROSPACE, CASA E FOKKER, L'A-300 HA FATTO IL PRIMO VOLO NEL 1972 L'A-300 E' UN BIREATTORE CONCEPITO PER ROTTE A MEDIO RAGGIO (CIRCA 4 MILA CHILOMETRI A PIENO CARICO) CHE PERCORRE AD UNA VELOCITA' DI CROCIERA DI 930 CHILOMETRI L'ORA LÀ COSTRUZIONE E'A COSIDDETTA «FUSOLIERA LARGA» (WIDE-BODY); LA CAPACITA' E' DI 330 PASSEGGERI; L*APERTURA ALARE QUASI 45 , METRI. LA LUNGHEZZA QUASI 54 L'AIRBUS A-300 E'ANCHE IL CAPOSTIPITE DI UNA FAMIGLIA DI BIREATTORI PIÙ' PICCOLI (A-130, A-320) REALIZZATI IN QUESTI ULTIMI ANNI PER COPRIRE LE RICHIESTE DI MERCATO ì:.-, 'Zi .:\ «pi IP m IsStziM^'JiS Siiil Dopo 2 minuti ^ " i""'"'*1""";] Decollo dall'aeroporto dal decollo precipita -^ \^^y Kennedy di New York -M sul quartiere S^- ^— ore 9,15 (con 35 minuti residenziale Rockaway Beach itegj di ritardo), direzione Boulevard del Queens ^^ Santo Domingo m La zona della caduta è ad 8 km dall'aeroporto Kennedy, 25 km da Manhattan, 20 km dal Palazzo di Vetro dell'Onu Oceano Atlantico