Bin Laden confessa in un video segreto

Bin Laden confessa in un video segreto IL FILMATO CHE LONDRA USERÀ' PERGIUSTIFICARE L'ATTACCO AD AL QAEDA Bin Laden confessa in un video segreto retroscena Paolo Passarmi corrispondente da LONDRA VIENE considerata la più esplicita confessione mai pronunciata da Osama bin La¬ den, circolava in ambienti ristret¬ ti da un paio di settimane e il video che la contiene avrebbe dovuto essere presentato merco¬ ledì prossimo dai governi di Stati Uniti e Gran Bretagna come la prova regina contro il capo di Al Qaeda per gli attentati dell'11 settembre. Ma il «Sunday Tele- graph», che è uscito ieri con il titolo «Bin Laden: Sì, sono stato io», ha potuto visionare il video in anticipo e ne ha rivelato il contenuto. Si tratta di ima dichiarazione concessa da Bin Laden alla solita televisione del Qatar «al-Jazee- ra» alla line di ottobre, non destinata, a quanto pare, a esse¬ re trasmessa al pubblico, ma a circolare tra i sostenitori dello sceicco saudita come chiamata alle armi e messaggio galvaniz¬ zante. Il video sembra essere stato girato, come altri in prece¬ denza, tra le montagne dell'Af¬ ghanistan e Bin Ladén,"a quanto riferisce il quotidiano, vi appare disteso e sorridente. Anche se il titolo di prima pagina («Sì, sono stato io») è riassuntivo della di¬ chiarazione e non corrisponde alle parole effettivamente pro¬ nunciate da Bin Laden, non si può dire che ne distorca o esageri il pensiero. «Le Torri Gemelle erano obiet¬ tivi legittimi, in quanto sostene¬ vano il potere economico degli Stati Uniti - dice Bin Laden.- Si è trattato di eventi grandi sotto tutti gli aspetti, perché ciò che è stato distrutto non sono state solo le torri, ma le torri del morale in quel Paese». Dopo avere definito «legittimi» gli obiettivi degli attacchi dell'11 settembre, Bin Laden dichiara .«(benedetti da Allah» i terroristi, in quanto determinati a «distrug¬ gere i simboli economici e mihta- ri dell'America». E, infine, la confessione più esplicita. «Se vendicare l'uccisione del nostro popolo è terrorismo - dice Bin Laden - allora la storia potrà testimomare che noi siamo terro¬ risti. Sì, noi uccidiamo i loro inno¬ centi e questo è legale da un punto di vista religioso e logico». Questo passaggio-chiave, in cui Bin La¬ den contraddice precedenti affer¬ mazioni di non colpevolezza, sem¬ bra anche essere l'unico in cm il capo di Al Qaeda perde il controllo della propria retorica. Infatti, su¬ bito dopo, come rendendosi conto che la fede islamica stigmatizza l'uccisione di innocenti, Bin La¬ den precisa: «Le Torri erano neces¬ sariamente piene di sostenitori del potere economico degli Stati Uniti, che stanno abusando del mondo». E ancora: «Coloro che parlano di civili dovrebbero cam¬ biare il loro punto di vista e riconsiderare la loro posizione. Noi stiamo trattando loro come loro hanno trattato noi». Fonti ufficiali della Casa Bian¬ ca, però, non ritengono queste parole ima chiara rivendicazio¬ ne, perché Bin Laden giustifica gli attacchi e loda chi ha raccolto la sua chiamata alla «guerra santa» contro gli Usa, ma si ferma uni istante prima di attri¬ buirsi coli chiarezza la responsa- bilità dell'attacco. In un altro passaggio, Bin Laden rivendica a sé e ai suoi il titolo di portatori di un giusto terrore, quando distin¬ gue: «Esistono due tipi di terro¬ re, buono e cattivo. Quello che noi pratichiamo é terrore buono. E non smetteremo di uccidere loro (gli americani, si presume, ndr.) e chi li appoggia». Mentre lo sceicco non si preoccupa di spie¬ gare che cosa renda «buono» il suo terrore, la minaccia a Bush e Blair è esplicita: «Non capiscono altro che il potere della forza e ogni volta che uccidono noi, noi uccideremo loro, così si raggiun¬ gerà un equilibrio del terrore». Come in altre interviste, Bin Laden estende la minaccia a tutti quei paesi che hanno deciso di appoggiare gli Stati Uniti. Ma, rispetto ai quattro video prece¬ denti fatti arrivare ad Al Jazira, le differenze sono rilevanti. La prima consiste appunto nel fatto che Bin Laden usa la prima persona singolare e plurale in associazione a fatti terroristici per i quali aveva sempre usato la terza persona. La seconda è l'esplicita ammissione di usare le sue apparizioni televisive per mobilitare i terroristi nel mondo e di avervi talvolta inserito dei messaggi in codice con degli ordini. Il quotidiano londinese non fornisce virgolettato in pro¬ posito, ma sottolinea che questa era proprio la preoccupazione espressa dai governi americano e inglese. In una separata intervista al quotidiano pakistano «Dawn», Bin Laden ha anche sostenuto di essere in possesso armi chimiche e nucleari e di essere pronto a usarle come ritorsione. In prati¬ ca si tratta di una confenna ai sospetti resi pubblici nei giorni scorsi da George Bu¬ sh. Ma gli esperti milita¬ ri occidentali ritengono che, mentre Al Qae¬ da può certa¬ mente possede¬ re materiale nucleare, è altamente improbabi¬ le che abbia la tecnologia neces¬ saria per causare un'esplosione. «Siamo sicuramente a conoscen¬ za del fatto che Bin Laden è in possesso di materiale che potreb¬ be contribuire a un'arma nuclea¬ re -ha dichiarato il ministro delle Difesa britannico, Geoff Hoon.- Non siamo però convinti che a questo punto sia capace di pro¬ durre una bomba nucleare». «Certamente -ha aggiunto- dob¬ biamo stare attenti, perché si tratta di un uomo molto pericolo¬ so, senza scrupoli e senza morali¬ tà». Hoon ha anche confermato che truppe inglesi sono già sul terreno nel nord dell'Afghani¬ stan. Una recente immagine di Osama bin Laden

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