Nuova Irpef dal 2003, vincoli meno rigidi sui licenziamenti

Nuova Irpef dal 2003, vincoli meno rigidi sui licenziamenti Nuova Irpef dal 2003, vincoli meno rigidi sui licenziamenti Per 3-4 annll'obbiigo di reintegro verrebbe eliminato. Quasi pronta anche la nuova delega sul Fisco ROMA Mancano pochissimi giorni al varo delle tre deleghe legislative su fisco, lavoro e pensioni, e il governo stringe i tempi per la stesura dei testi dei provvedi¬ menti, che dovranno indicare le linee guida delle tre importanti ri l'orme che sarà sempre l'Esecu¬ tivo - nei prossimi mesi - a stendere dettagliatamente. Secondo le agenzie di stampa, la delega in fase più avanzata di elaborazione è quella sul fisco. Le sue linee guida: una riforma delTIrpef dal 2003, un riordino dell'Irpeg sul modello tedesco, il potenziamento degli studi di settore, cambiamenti della base imponibile Irap, l'introduzione del concordato preventivo per gli autonomi con basso volume* d'affari, semplificazioni burocra¬ tiche, emanazione di nuovi testi unici delle imposte. Le principa- li novità riguardano proprio llr- pef, l'imposta sul reddito delle persone fisiche: dagli attuali 5 scaglioni si passerà a due: con un'aliquota del 2396 per i redditi fino a 100.000 euro {circa 200 milioni) e del SS"!*! per i redditi da 100.000 euro in su. Le detra¬ zioni d'imposta saranno trasfor¬ mate in deduzioni dall'imponibi¬ le: scompariranno le detrazioni per carichi familiari, per produ- ziqne reddito, e tutte quelle riconosciute nella misura del IO1}*) tra cui i mutui prima casa, le polizze vita, le erogazioni liberali alle Onlus, le spese fune¬ bri, trasformate in abbattimenti dell'imponibile. Le nuove dedu¬ zióni cresceranno con il diminui¬ re del reddito, e serviranno a realizzare la progressività del prelievo. Verrà innalzata (ma non si arriverà a 20 milioni) la soglia di esenzione, attualmente fissate a circa 15 milioni di lire per i lavoratori dipendenti e a 12 per gii autonomi. L'ingresso a regime della riforma (e il tagliò del prelievo fiscale complessivo) sarà naturalmente legato alla situazione dei conti pubblici. Significative anche le novità in arrivo per l'Iipeg, l'imposta sulle persone giuridiche. Si tasserà tutto in capo alla società: scom¬ parirà quindi il complesso mec¬ canismo del credito d'imposta legato alla tassazione degli utili e dei dividendi distribuiti ai soci, e l'aliquota passerà dal 36 al33^, Sarebbe pronto anche il testo della delega sulla flessibilità del lavoro. Accanto alle norme già annunciate da tempo, si fa stra¬ da anche un allentamento «spe¬ rimentale» (ma significativo) del¬ l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello che prevede l'obbligo di reintegro per il dipen¬ dente licenziato senza giusta causa. Per tre-quattro anni ver¬ rebbe eliminato l'obbligo di rein¬ tegrare nel posto il lavoratore licenziato, che si dovrà «accon¬ tentare» di un risarcimento mo¬ netario attraverso l'arbitrato. La nuova disciplina dovrebbe operare per i lavoratori «emer¬ si» dal nero grazie al condono; per i contratti a tempo determi- Ai LETTORI Per mancanza di spazio la rubrica «I nostri soldi» di Glauco Maggi non esce nato convertiti in contratti «sta¬ bilizzati» a tempo indetermina¬ to; per i dipendenti delle impre¬ se che attraverso assunzioni su¬ perano la soglia dei 15 dipenden¬ ti. A ben vedere, la disciplina «sperimentale» di fatto cancelle¬ rebbe l'efficacia dell'articolo 18. In pratica, la stragrande maggio¬ ranza delle assunzióni oggi pas¬ sa per un contratto a termine, e quasi tutti i lavoratori «confer¬ mati» sarebbero licenziabili an¬ che senza «giusta causa». Infine, le pensioni. «Chiedere una delega al Parlamento non mi sembra che sia andare giù duro, e comunque la trattativa è ancora jn corso», afferma il mini¬ stro dell'Economia Giulio Tre¬ monti. «Noi siamo per andare a un confronto», replica il segreta¬ rio generale della Cisl Savino Pezzetta, secondo cui la questio¬ ne della delega al Parlamento va cancellata «in modo da poter ragionare e trovare una soluzio¬ ne». Cgil-Cisl-Uil aspettano sem¬ pre una risposta di Silvio Berlu¬ sconi alla loro richiesta di «chia¬ rimento» sulla previdenza. E anche se il ministro del Welfare Roberto Maròni ha annunciato un nuovo incontro per lunedì - in cui il governo dovrebbe conse- rire un documento scritto sul- delega - il numero due Uil Adriano Musi afferma che «lime- dì non ci sarà nessun incontro, non ci hanno nemmeno convoca¬ to. Ha ragione Pezzetta - spiega Musi - non c'è fretta a voler indicare soluzioni in caso di risposte negative del governo. Quando lo farà il sindacato met¬ terà a punto valutazioni unita¬ rie e a proporre eventuali azio¬ ni, sempre unitarie, ma dopo un'attenta discussione. Credo sia inutile voler cominciare già ora'a mostrare i muscoli». E in attesa è anche il presidente di Confcommercio Sergio Bilie: «E' il momento di farla finita con questo ambaradan di notizie che si accavallano, si smentisco¬ no, si confermano: lunedì senti¬ remo quello che il governo ci dirà. È arrivato il momento di svelare che cosa il govèrno vuo¬ le fare in proposito. Su .quello daremo il nostro giudizio». lr.gi.l

Persone citate: Adriano Musi, Glauco Maggi, Pezzetta, Savino Pezzetta, Silvio Berlu

Luoghi citati: Roma