Festa d'agosto alle Grange della Valle

Festa d'agosto alle Grange della Valle Festa d'agosto alle Grange della Valle Storie della tradizionale ricorrenza nella frazione dì Exilles tra larici, pascoli, bande, pane benedetto e tornei di bocce Ri ACCONTA Giovanni Bevi¬ lacqua: «Quando i rappor¬ ti fra persone sono sinceri ci sono sempre delle liete ricor¬ renze che invitano a trascorrere insieme una giornata serena. Una di queste è, alle Grange della Valle, la giornata del 5 agosto, che già nel secolo scorso era considerata, dopo la festa della Madonna della Neve del Rocciamelone, che cade lo stes¬ so giorno, la più importante dell'alta valle di Susa. Vi parteci¬ pano tutte le boigate del com¬ prensorio, da San Colombano, Deveys, Eclause, Les Combes, Cels, Exilles, sino a Bardonec- chia. Quest'anno sono stato invi¬ tato da una coppia di anziani montanari, Aristide e Margheri¬ ta, che conosco sin dagli Anni Cinquanta per i miei giorni di vacanza trascorsi in quel di San Colombano. Aristide a quel tem¬ po era il falegname della borga¬ ta, che tutti conoscevano per la sua alta professionalità; io con¬ servo un piccolo oggetto di le¬ gno che mio padre usava per la scolatura delle lastre fotografi¬ che : lo aveva riparato il falegna¬ me Aristide con maestria, per la soddisfazione di mio padre. In tempi lontani si giungeva alle Grange della Valle soltanto a piedi, con una mulattiera che partiva da Salbertrand oppure con una che partiva da Exilles e passava da San Colombano. Si saliva tra noccioleti e betulle fino ai pini e larici e si arrivava fra i rododendri. Da tempo le mulattiere sono in disuso e il tracciato è scomparso, dopo che è stata costruita una strada carrozzabile, all'inizio bianca, poi asfaltata. Pertanto adesso le Grange della Valle si raggiungo¬ no senza difficoltà. Sono un agglomerato di baite, in origine utilizzate solo come alpeggio situate in una posizione stupen¬ da, nel vallone del Galambra, non lontano dal rifùgio Levi-Mo- linari. Sono raggiunte dal sole dal mattino alla sera e ad ogni ora del giorno mutano di cmo- re...Il giorno della festa tutti si trovano per la messa sul piazza¬ le della cappellina, che conserva ancora tanti'ricordi, e ogni anno una frazione o un gruppo di famiglie offre il pane che, bene¬ detto durante la funzione, viene offerto a tutti i partecipanti. Terminata la funzione, chi è ospite si sistema nelle baite, gli altri si siedono nei prati, all'om¬ bra di qualche larice e vicino al ruscello per tenere al fresco il vino. Finito il fingale pranzo, si partecipa al torneo dì bocce o alla lotteria, con vittoria per chi indovina il peso di una toma o di un salame. La giornata trascor¬ re nella sobrietà e nell'allegria e a sera tutti soddisfatti si saluta¬ no con viva cordialità e l'augu¬ rio di rivederci l'anno successi¬ vo. Questa ricoirenza mi è mol¬ to cara perché la prima volta che assistetti a questa festa montanara era il 1947: ero un bambino con la mia famiglia e ricordo ancora vivamente la banda musicale di Exilles che era arrivata fin lassù a bordo di un camion, con in testa il sinda¬ co cav. Humbert; la banda suo¬ nò tutto il giorno rallegrando la sagra. Anche quest'anno ho vis¬ suta la festa, come tante altre volte, incontrando numerosi amicue notando la presenza di tante persone che partecipano con entusiasmo. Mi auguro che chi crede ancora nella spirituali¬ tà alpina mantenga viva questa riconrenza, da trascorrere sem¬ pre nella semplicità e nell'alle¬ gria, un modo per sentirsi uniti. Panorama della borgata Grange della Valle, a 1800 metri di quota in alta Valle di Susa, In una foto del 1975

Persone citate: Humbert, Margheri

Luoghi citati: Exilles, Salbertrand, San Colombano, Susa