In scena 30 anni di musica torinese

In scena 30 anni di musica torinese In scena 30 anni di musica torinese Gli Arti S Mestieri tornano al Folk Club e incontrano Nada Lalli e Giaccone ospiti dei gallesi, «ritmo criminal» con i Tribà LA settimana della musica dal vivo in città riceve cartoline cariche d'affetto: arrivano da- gli ultimitrent'anni di rock torinese, e sono indirizzate dritto al cuore di chi c'era e di chi invece no, però vuole sapere, capire, ascoltare. La prima istantanea è targata Anni 70, che da queiste parti sisifi- cava Arti i Mestieri, band protagoni¬ sta sabato IO di una storica riunione al Folk Club. Per noi ragazzini di allora, il gruppo di Gigi Venegoni, Beppe Crovella, Furio Chirico e Mar¬ co Gallesi era un mito, una specie di risposta agli amati milanesi Area, tanto più che anche i nostri campio¬ ni incidevano per la Cramps. L'imbu¬ to sulla copertina di «Tilt», le scarpi¬ ne al centro di quella di «Giro di valzer per domani», ci emozionava¬ no dalle vetrine di Maschio, e dire a scuola che ascoltavi «Immagini per un orecchio» faceva fico assai, ben¬ ché non di tormento, ma di solare jazz mediterraneo vivesse la musica degli Arti fr Mestieri. Bentornati, dunque, a Gigi ed ai suoi compagni, sul palco di via Peirone 3 bis. n concerto comincia alle 21, l'ingresso costa 25.000 lire, ed in apertura il circolo annuncia una autentica chic¬ ca: Nada, protagonista di un recital di circa 40 minuti in compagnia dell'Avion Travel Fausto Mesolella per presentare le canzoni del nuovo album «L'amore è fortissimo e il corpo no». Breve anticipazione nel pomeriggio (ore 18) alRicordimedia- store (piazza Cln 251). Cambiamo decennio: Anni 80. Riflusso? No, Franti. Il gruppo tori¬ nese, indipendente sul serio e non a ciance, rappresentò un punto di riferimento a livello nazionale per chi amasse la musica di protesta coerente in materia di scelte e corag¬ giosa nel percorso sonoro. Animato¬ ri del progetto erano Lalli, oggi autri¬ ce e cantante solista tra le più prestigiose del rock nazionale, e Stefano Giaccone, da tempo trasferi¬ tosi in Galles con le.sue canzoni di respiro letterario ed il suo atteggia- mento defilato quanto tagliente. An¬ che loro si rincontrano, sempre al Folk Club: accade venerdì 9, quando i due vecchi complici s'esibiscono in qualità di ospiti dello show proposto dai gallesi Julie Murphy e Dylan Fowler, garanzia di approccio origi¬ nale alla tradizione gaelica e di agilità nel muoversi verso altri teni¬ tori del folk. Anche in questo caso il concerto comincia alle 21 e l'ingres¬ so costa 25.000 lire. Ricordiamo inoltre che Lalli sarà in concerto, da sola, anche sabato 10 al circolo Sottoscala di Ivrea (corso Massimo - D'Azeglio 66, ore 22). . 'rih gCosa c'entrino con queste scheg¬ ge di storia le fresche canzoni dei Tribà, dal vivo venerdì 9 ad Hiroshi¬ ma Mon Amour, è presto detto. Intanto, l'atmosfera afro latina che si respira nel loro album «Ritmo Criminal» racconta di come la Tori¬ no degli ultimi dieci anni abbia visto cambiare ritmi, sapori, colori, lin¬ guaggi. In secondo luogo, Vito Micco- lis e Bobe Boggio sono due figure . chiave del rock cittadino degli anni '90, e grazie a loro lo spessore del gruppo va ben oltre il divertente singolo «Mamma insegnami a bal¬ lar» e le sinuose mosse del giovane Boris. Alle 22,30, in via Bossoli 83 (15.000 lire) si salta, si balla, si beve un rum e tutto va bene. Ma con l'affetto ed i profondi sentimenti di cui sono latrici anche cartoline all' apparenza spensierate^ Paolo Ferrari l CARTOLINE e - D'AFFETTO i INDIRIZZATE ò A CHI CERA; a - E A CHI NON ¬ e C'ERA MA i , VUOLE ¬ i SAPERE , I Tribà, dopo un'estate alla grande, sono di scena venerdì 9 a Hiroshima mon Amour GII Arti&Mestieri accolgono Nada sabato 10 sul palco del Folk Club

Luoghi citati: Galles, Hiroshima, Ivrea, Vito Micco