I vescovi contro l'Usa-day: propaganda rumorosa e inutile di Giacomo Galeazzi

I vescovi contro l'Usa-day: propaganda rumorosa e inutile I vescovi contro l'Usa-day: propaganda rumorosa e inutile L'agenzia dell'episcopato italiano Sir si schiera però a favore dell'intervento italiano in Afghanistan Giacomo Galeazzi ROMA La Cei prende le distanze dall'ini¬ ziativa pro-America della Casa 'delle libertà. Usa day-corteo no global: adesioni, distinguo, aper¬ te ostilità. Mentre la guerra fa esplodere nel mondo cattolico la contrapposizione tra filo-occiden¬ tali e terzomondisti, i vescovi mettono in guardia dalle «manife¬ stazioni e dalle assordanti propa¬ gande». Alla vigiha del meeting a Roma dei 10 0 mi 1 a sostenitori del¬ la rappresaglia militare in Afgha¬ nistan, il Sir, l'agenzia della Cei, ammonisce che il contributo ita¬ liano alla lotta contro il terrori¬ smo si qualifica per la qualità degh uomini e delle idee. «A defi¬ nire il ruolo dell'Italia neh'opera¬ zione - sottolinea la Conferenza episcopale- non possono essere le dimostrazioni di piazza. Occorro¬ no piuttosto la coesione, un tono elevato del discorso e, per tutti, la coerenza tra i principi proclamati e le scelte operative. La responsa¬ bilità della coscienza non rispon¬ de a logiche partigiane, ma punta a comuni obiettivi di giustizia e di pace». Oggi, comunque, scende¬ ranno in piazza molti membri di associazioni ecclesiali come Co¬ munione e Liberazione ed espo- nenti di importanti realtà cattoli¬ che come la Compagnia delle Opere. «Partecipiamo all'Usa day per far sentire la nostra solidarie¬ tà agh americani-afferma il cielli- no Luigi Amicone, direttore di "Tempi, - i cattolici di sinistra sono afflitti dal complesso di Elet¬ tra per il papà comunista e hanno tutto il diritto di disertare e di starsene nell'intimità della loro coscienza pulita, in "santa pace", nella loro rabbiosa indignazione contro ogni guerra». Pur con notevoh perplessità sull'opportunità dell'Usa day, la Cei approva la partecipazione ita- liana a "Libertà duratura", nel contesto intemazionale. Ieri, inol¬ tre, anche l'influente episcopato tedesco ha espresso il suo "placet". «Bisogna tenere presen¬ te l'etica della pace - sostiene il presidente dei vescovi della Ger- mama,cardinale Karl Lehman- ma abbiamo obbligo, nel rispetto del Patto Atlantico, di non tirarci indietro nell'ora del pericolo e di portare aiuto agh americani, di¬ ventati vittima di brutah attenta¬ ti terroristici». Nell'associazionismo ecclesia¬ le, però, crescono i dubbi. «Contro im escalation dell'odio e prima che sia troppo tardi per milioni di persone - sostiene la Caritas - imploriamo di aprire corridoi umanitari in Afghanistan e di non intensificare l'impegno militare: lanciare bombe ai terroristi e aiuti alla popolazione è una distin¬ zione fittizia». Ad indignare Pax Christi, poi, è soprattutto l'uso deUe bombe a grappolo, che han¬ no la caratteristica di colpire in maniera indiscriminata, lo stesso principio per cui sono state messe al bando le mine antiuomo. «Le azioni mihtari - accusano - hanno peggiorato ima già disastrosa si¬ tuazione umanitaria e hanno spinto verso ^li estremismi le comunità religiose in ogni parte del mondo».

Persone citate: Christi, Karl Lehman, Luigi Amicone

Luoghi citati: Afghanistan, Italia, Roma, Usa