Scajola: «Non abbiamo trasformato Roma in una città blindata» di Guido Ruotolo

Scajola: «Non abbiamo trasformato Roma in una città blindata» Scajola: «Non abbiamo trasformato Roma in una città blindata» «Nessuna chiusura dello spazio aereo, cieli vietati solo ai velivoli da trasporto La manifestazione dei no global sarà pacifica: la lezione di Genova è servita» intervista Guido Ruotolo ROMA MINISTRO Scajola, è preoc¬ cupato per questo sabato romano? «Non più di tanto. Sono ragio¬ nevolmente sereno per diversi motivi. Prima di tutto perché credo che i fatti del G8 di Genova e deh' 11 settembre abbiano aper¬ to gli occhi agli italiani». Il ministro dell'Interno, Clau¬ dio Scajola, intervenendo a una conferenza stampa con il presi¬ dente della Confcommercio, Ser¬ gio Bilie, risponde alle nostre domande sui rischi per l'ordine pubblico in occasione dei due appuntamenti di piazza di oggi, con le manifestazioni a favore della guerra e per la pace. Il ministro parla anche dei pericoli di un'offensiva terroristica in Italia. Quali sono, dunque, i moti¬ vi per cui affronterà con serenità questo sabato ro¬ mano? «Sono convinto che l'espressio¬ ne del dissenso abbia tratto una lezione dai fatti di Genova e dagli attentati deh'11 settem¬ bre, e quindi ritengo che le manifestazioni di protesta con¬ tro la guerra si svolgeranno pacificamente. Il governo Berlu¬ sconi è il governo delle libertà, e garantirà sempre l'espressione del dissenso, naturalmente nelle sue manifestazioni pacifiche». Per i due appuntamenti di piazza del Popolo e della stazione Termini, da dove partirà il corteo dei "disobbedienti", quali diret¬ tive sono state impartite? «Direttive efficaci per scoraggia¬ re quell'esigua minoranza che avesse intenzioni violente. Non bisogna assecondare allarmismi inutili. Si è scritto che sono stati interdetti i voh su Roma. Non c'è alcuna chiusura dello spazio aereo. Gli aeroporti rimarranno aperti, i voli saranno tutti garan¬ titi. Si è fatto soltanto un provve¬ dimento che modifica legger¬ mente le rotte aeree: i velivoli commerciali non potranno sor¬ volare la Capitale». Ha letto le dichiarazioni di alcuni poliziotti del reparto Mobile di Roma, secondo cui il sentimento prevalen¬ te tra i poliziotti è quello di rivalsa, dopo i fatti di Geno¬ va? E che, a guidare i repar¬ ti impegnati a garantire l'or¬ dine sarà il comandante Vincenzo Canterini, prota¬ gonista della perquisizione alla ex Diaz di Genova? «Intanto i responsabili dell'ordi¬ ne pubblico sono il prefetto e il questore di Roma, che hanno predisposto per domani (per og¬ gi, ndr) - e me lo hanno illustrato - un piano sicurezza con grande professionalità, prevedendo tut¬ ti i possibili scenari. Ho letto anch'io qualche dichiarazione in cui si manifesta il sentimento di rivalsa. Dubito che quehe dichia¬ razioni siano state espresse ma se lo sono state esse appartengo¬ no a persone che non hanno nulla a che fare con la nobile storia della polizia italiana. Se verranno individuati, gli autori di queste dichiarazioni non sa¬ ranno più degni di indossare quella divisa». Nessun clima di rivalsa, dunque? «Ma perché mai i poliziotti do¬ vrebbero avere un desiderio di rivalsa? Non ne vedo le ragioni visto che, dopo i fatti di Genova, hanno ottenuto la piena condivi¬ sione del loro operato da parte del capo dello Stato, del presiden¬ te del Consiglio, del ministro dell'Interno e della stragrande maggioranza del Parlamento. Ri¬ peto, non hanno bisogno di rival¬ sa verso qualche piccolo delin¬ quente». Ministro, anche l'Italia sem¬ bra essere diventata un obiettivo di attentati terro¬ ristici da parte di Al Qaeda. Qual è la sua valutazione sul rischio di una possibile saldatura tra il terrorismo internazionale e quello di casa nostra? «Il terrorismo intemazionale .è un nemico talmente invisibile che nemmeno un mese di bom¬ bardamenti in Afghanistan han¬ no portato a scoprire i suoi capi e gli istigatori, anche se non dubito che è solo una questione di tempo: i terroristi saranno assicurati alla giustizia intema¬ zionale. Non credo che ci siano collegamenti tra frange di estre¬ misti che hanno a che fare con il terrorismo locale e l'eversione intemazionale di locali. Lo dimo¬ stra una fortissima iniziativa sul terreno dell'intelligence e le re¬ centi inchieste giudiziarie, pen¬ so a quella di Milano, ha già portato a risultati positivi. Sono state individuate cellule terrori¬ stiche che hanno operato in Italia in funzione di supporto logistico e di collegamento». «Ho letto dichiarazioni di rivalsa di alcuni agenti per gli scontri del G8: se sono vere questi signori non sono degni di indossare la divisa della Polizia» Agenti controllano i documenti di alcuni giovani ieri a Roma: duemila uomini delle forze dell'ordine saranno impegnati oggi in città

Persone citate: Diaz Di Genova, Scajola, Vincenzo Canterini