Annuncio dei mujaheddin «Mazar-i-Sharif è nostra I taleban sono in fuga» di Giovanni Cerruti

Annuncio dei mujaheddin «Mazar-i-Sharif è nostra I taleban sono in fuga» Annuncio dei mujaheddin «Mazar-i-Sharif è nostra I taleban sono in fuga» Il vice di Bin Laden alla tv «Al Jazira» risponde a Bush: la nostra struttura è intatta e l'esercito afghano è tuttaltro che sconfitto Giovanni Cerruti Inviato a ISLAMABAD Era già buio, le otto di sera: quando nessuna battaglia può dir¬ si finita. Le ultime notizie li dava¬ no fermi all'aeroporto di Dehdadi, per entrare a Mazar-i-Sharif anco¬ ra sette chilometri di strada mina¬ ta e scontri con i taleban in fuga dalle bombe dei B-52. E invece, a sorpresa, così a sorpresa che nem¬ meno il Pentagono saprà quanto fidarsi, il comandante Moham- mad Atta cliiaina l'Associated Press con il suo telefono satellitare e detta il bollettino della vittoria: (ìL'Alleahza del Nord è entrata a Mazar-i-Sharif. Abbiamo incontra¬ to una forte resistenza da parte della 18" divisione dei combatten¬ ti taleban, ma ora sono nelle no¬ stre mani. E' in corso l'occupazio¬ ne della città quartiere per quartie¬ re». Mezz'ora più tardi il generale Dostum, già signore e padrone di Mazar, telefona alla Cnn: «Sono quìr. E' tornato a casa, dice. I taleban se ne sarebbero andati, e questa volta in fuga dalle vendet- tef-Se è tutto vero per Osama bin Laden è una pessima notizia. Per gli americani, la migliore del mese. Passano tre ore e nessuno può confermare, vedere, sapere. «Non esistono informazioni di fonte indi¬ pendente», dicond-m Pakistan, in Uzbekistan, dal Pentagono, perfi¬ no dalla tv Al Jazira. E allora finisce che provvede l'Aip, l'agen¬ zia di stampa dei taleban. «E' vero», dichiara dal suo ufficio di Peshawar il direttore, Muham- mad Sharafat. Poi si corregge quan¬ to basta: «E' vero che sono entrati dei combattenti dell'Alleanza del Nord». Dunque vero a metà. Ma- zar non sarebbe ancora caduta, non sarebbe ancora tornata nelle mani di Dostum e delle sue milizie uzbeke. Sarebbero stati i taleban, fa capire Sharafat, a lasciare la città. O almeuc così la raccontano da Kabul. «Mazar non è sotto il loro controllo». Non ancora, forse. E comuuque-bisognerà aspettare. JJUesto'tìuoVo giorno. Potrebrte èà- ser stata una notte di imboscate e vendette: gli uzbeki di Dostum e i taleban pasthun, quando è andata bene, si sono sempre scannati. Si deve aspettare il mattino per sapere se Mazar è davvero caduta, o sta per cadere. Se è così, come pare dalle voci della notte, l'Afgha¬ nistan del Mullah Omar e di Bin Laden ha perso la via dei riforni¬ menti, subisce un colpo psicologi¬ co che può rivelarsi drammatico, e adesso concederà alla Delta Force americana e all'Alleanza del Nord un vantaggio strategico enorme. E' ad appena 56 chilometri la frontiera con l'Uzbekistan, dove da due settimane duemila soldati - Usa aspettano di entrare nell'Af¬ ghanistan dei taleban, di calare su Mazar per trasfonnarla in base logistica e operativa. Arrivare a Kandahar e Kabul ora sarebbe più facile, con i taleban senza riforni¬ menti e sempre più confinati nelle montagne. Era l'incubo del Mul¬ lah Omar, che nell'ultima settima¬ na aveva ordinato di mandare | rinforzi al fronte di Mazar. La tv 1 Al Jazira già annuncia «l'attacco da terra su Kabul», con carri armati e uomini a 50 chilometri dalla capitale. A Osama bin Laden non resta che sperare nella milizia araba, il suo esercito persona- ' le. Questa notte, secondo l'agenzia. Aip, avrebbero do- g*^ l'vuto rispondere all'offensi¬ va del generale Dostum. «Le forze armate dei taleban - è stato l'ultimo dispaccio, a mezzanotte - si accingono a raggruppare le loro trup¬ pe fuori dalla città per respingere l'attacco avve¬ nuto con la copertura aerea Usa». L'Alleanza del Nord sarebbe entrata aMazar-i-Shaiif dal pon¬ te di Pul-i-Imam Bukri. «Ma sono fermi nella periferia Sud», sostie¬ ne l'Aip. Il generale Dostum sostie¬ ne il contrario: «La battagha è durata mezz'ora». Bilancio: «Per noi 28 morti e 30 feriti, per loro 500 morti e gli arrestati non abbia¬ mo ancora finito di contarli». Il generale uzbeko parla in turco e un poco si confonde: in ima terza e ultima telefonata dirà che la batta¬ glia è durata due ore, e i morti sono 90. Non ha che un modo per dimostrare che è tutto vero, e la città che fu di Ah, genero di Mao¬ metto, è tornata sua: la tv a Mazar-i-Sharif. Ieri sera il numero due di Bin Laden ha letto un nuovo proclama dagli schermi di Al Jazira. Il video contiene ima risposta ad afferma¬ zioni che Bush ha fatto giovedì, dunque quando è stato letto non era stato registrato da più di 24 ore. Ayman Zawahri, seduto con¬ tro un fondale marrone e con il consueto Kalashnikov al fianco, ha affermato che la jihad non si fermerà fin quando le truppe «ame¬ ricano-ebraiche» non saranno sta¬ te cacciate dai paesi islamici. «La causa palestinee, o per essere più precisi il crimine israelo-america- no in Palestina, rimmarrà il punto centrale della battagha più impor¬ tante per i musulmani, nel cuore del mondo islamico e il motivo principale della guerra santa con¬ tro l'America», ha detto Zawahri. «Noi assicuriamo (l'America) che continuere¬ mo la no¬ stra jihad, a Dio piacen¬ do, fin quan¬ do non avre¬ mo liberato i nostri luoghi sacri dall'ag¬ gressione ame¬ ricano-ebraica e fin quando l'ul- timo soldato americano-ebrai¬ co non avrà la¬ sciato la Palesti¬ na, la Penisola ara¬ bica e il resto dei paesi musulmani». Al-Zawahiri ha ag¬ giunto che la rete Al Qaida e le forze s^^ dei taleban sono an¬ cora intatte. «Nel suo discorso di gio¬ vedì il presidente Bush ha affer¬ mato, mentendo, di aver distrut¬ to l'organizzazione Al Qaida e le forze taleban», ha sostenuto al-Zawahiri. Secondo il vice di Bin Laden, in più di un mese dall'inizio degli attacchi «sono stati uccisi 1600 civili, fra i quali bambini, donne e anzia¬ ni». din ra tra tto La conquista di Mazar-i-Sharif è un grande passo avanti verso Kabul e apre dei «corridoi di terra» \ fondamentali per gli alleati e per il rifornimento dei soldati dell'opposizione, dall'Uzbekistan e dal Tagikistan. Si tagliano inoltre i rifornimenti alle fòrze taleban presenti nel Nord dell'Afghanistan. Si crea infine l'opportunità di aprire nell'aeroporto locale una base aerea degli alleati - - Sheberjan^ UZBEKISTAN MAZAR-I-SHARIF La città è uno dei punti chiave della campagna militare americana. L'Alleanza del Nord è riuscita a conquistare il controllo dell'aeroporto, e ad avanzare strada dopo strada nella città afghana al confine con l'Uzbekistan ,r . - vare a bbe più iforni¬ ti nelle l Mul¬ ttima¬ ndare | La tv 1 tacco carri metri non zia na- do o- g*^ ¬ f* Meymanèh Qareh-yeNow continueremo la nostra jihad, Dio piacendo, fin quando non avremo liberato nostri luoghsacri dall'aggressione americano-ebraice fin quando l'utimo soldatamericano-ebraico non avrà lasciato la Palestina, la Penisola arabica e il resto depaesi musulmani»Al-Zawahiri ha aggiunto che la retAl Qaida e le forzs^^ dei taleban sono an