Bce taglia i tassi, le Borse festeggiano di Stefano Lepri

Bce taglia i tassi, le Borse festeggiano EURO INDIFFERENTE. LONDRA SI MUOVE PRIMA E SCENDE AL 4 PER CENTO. GAFFE DEL NUMERO UNO DELLA BANCA CENTRALE SUL RISCHIO RECESSIONE Bce taglia i tassi, le Borse festeggiano In Europa il costo del denaro cala al 3,250Zo Stefano Lepri ROMA Mezzo punto in meno; sollecitata da settimane, la Banca centrale europea si è mossa, tagliando i suoi tassi più del previsto. Ora nell'area euro il costo del denaro è del 3,250Zo, un punto in meno di prima della tragedia dell'li set¬ tembre, un punto e mezzo in meno rispetto all'inizio dell'an¬ no. Mentre l'euro è rimasto quasi indifferente (e poi ha chiuso in lieve calo) ieri tutte le Borse hanno accolto con favore la noti¬ zia, dal +3,02% di Madrid al -1- l,7807n di Parigi, passando per il 4-1,830Zn di Milano (Mibtel). Fiam¬ mata in avvio di giornata anche a Wall Street che poi ha chiuso pressoché invariata (Dow Jones -1-0,35, Nasdaq -0,53ro). Poco pri¬ ma, anche la Banca d'Inghilterra aveva ridotto i tassi di mezzo punto, al 40Zo. Spiegando la decisione ha fatto autocritica il presidente Wim Dui- senberg, incontrando i giornalisti a Francoforte: «la fiducia è stata scossa più di quanto avessimo immaginato e l'economia si ri¬ prenderà in tempi più lunghi di quanto avessimo previsto». Maga¬ ri l'uomo della strada dirà che non ci voleva grande scienza eco¬ nomica per capire che l'impatto degli attentati sarebbe stato pe¬ sante; ma la Bce, «istituzione giovane», come ha ripetuto ieri il suo presidente, preferisce sem¬ pre sbagliare per prudenza; e un organo decisionale composto di 18 persone (6 del direttorio cen¬ trale più 12 governatori naziona¬ li) non è forse lo strumento più adatto per prendere decisioni ra¬ pide. Con il taglio di mezzo punto, anziché dello 0,25 già scontato dai mercati, «la Bce sta cercando di recuperare il tempo perduto - commenta Lorenzo Codogno del¬ la Bank of America, uno degli analisti finanziari più ascoltati - ma non vedo come potesse fare diversamente dopo le mosse della Riserva Federale Usa (che ha ridotto ancora di mezzo punto la settimana scorsa, ndr) e della Banca d'Inghilterra». Mentre il costo del denaro negli Usa é ora al livello più basso da 40 anni, e in Gran Bretagna al più basso da 35, il 3,250Zo non appare eccezionale anche nella breve vita del Siste¬ ma europeo di Banche centrali. La tesi della Bce é che l'econo¬ mia dell'area euro sta rallentan¬ do molto ma non é di fronte a una recessione. Non lo é perché «non ci sono squilibri importanti, tali da richiedere un aggiustamento di più lunga durata» (accenno all'eccesso di investimenti che l'economia americana deve rias¬ sorbire?). Tuttavia Duisenberg ie¬ ri è riuscito a mantenere la sua reputazione dà gaffeur: dopo aver affermato che in Europa una recessione «non è probabile» ri¬ spondendo a una domanda ha detto che «una crescita dell'ordi¬ ne dello 0,10Zo in un trimestre non è molto lontana da questo»; frase che ha fatto sospettare stime assai negative della Bce per il trimestre in corso. Il testo che Duisenberg ha letto all'inizio della conferenza stam¬ pa recita: «esistono le condizioni perché una ripresa abbia luogo nel corso del 2002 e perché la crescita economica ritomi su un sentiero più soddisfacente. Nelle successive spiegazioni, ha aggiun¬ to: «Prevediamo che la ripresa arriverà nel corso della prima parte del prossimo anno, ma sarà lenta e modesta; non abbiamo previsioni definitive, ma avremo una crescita molto moderata», ovvero «al di sotto del suo poten¬ ziale per parte del 2002». La crescita potenziale dell'eurozona è valutata tra il 2 e il 2,50Zo. Secondo il rituale della Bce, la decisione sui tassi deve essere giustificata dall'analisi dei «due pilastri» della sua politica, ossia la crescita della moneta e l'anda¬ mento dell'inflazione. La mone¬ ta, ha detto Duisenberg, è cresciu¬ ta abbastanza nell'ultimo perio¬ do: ma questo non allarma, per¬ ché si spiega con l'aumentata preferenza per la liquidità dopo gli attentati (insomma, con una situazione eccezionale). E «segna¬ li molto più chiari di una ulterio¬ re riduzione delle pressioni infla¬ zionistiche si sono accumulate nelle ultime settimane» e «possia¬ mo ora attenderci che la stabilità dei prezzi (inflazione einnua sotto il 20Zo, ndr) sarà saldamente ritro¬ vata nel 2002. D'ora in poi, per stabilizzare le attese dei mercati, il consiglio Bce discuterà di tassi solo nella prima delle sue due riunioni mensili. Tutti positivi, ovviamente, i commenti in Europa. I governi, ai quali Duisenberg ha di nuovo raccomandato di «non cambiare sostanzialmente» i programmi di riduzione del deficit «specie nei Paesi con alto debito», plaudono. Il presidente dell'eurogruppo (i ministri del Tesoro dell'area eu¬ ro) Didier Reynders, commenta che «il taglio aiuterà a resistere alle pressioni per modificare il patto di stabilità». IL TAGLIO DELLA BCE Variazioni dei tassi di rifeiinu-.ruo della B. 16 mar 27 apr 8 giù 31 ago 5 ott 10 mag 30 ago wmmmmm 17 set 8 nov Usa Fed Funds tasso di sconto 0SS Regno Unito Tasso base UÌViti Giappone i 4", Tasso di sconto RIE |3^ Svizzera Tasso Llbor a 3 mesi ANSA-CENTIMETRI Wim Duisenberg

Persone citate: Didier Reynders, Duisenberg, Euro Indifferente, Lorenzo Codogno, Wim Duisenberg