A cavallo contro i tank dei talebani

A cavallo contro i tank dei talebani LACONTROLEMACCH.NE L'ALLEANZA DEL NORD UTILIZZA GLI ANfMALI PER SPOSTARSI SUI TERRENI IMPERVI DELL'AFGHANISTAN A cavallo contro i tank dei talebani .britannici uno solo, ricevette la grazia di scampare ai coltel¬ li ricurvi, per poter racconta¬ re la disfatta. Quindi non è neanche un verso di «The young british soldier», la poe¬ sia con cui Rudyard Kipling raccontò il «Grande Gioco» fallimentare di Londra in Af¬ ghanistan. No, quelle sono le prime righe di un lancio dell' agenzia Reuters, firmato da Deborah Zabarenlco e manda¬ to in rete alle 3 e 49 minuti del 7 novembre 2001 : là caval¬ leria afghana ha attaccato sul serio i carri armati talebani, nella prima guerra del Terzo Millennio. La notizia, per quanto im¬ probabile, è stata confermata anche dal generale dei Mari¬ nes ' Peter Pace, vice capo degli Stati Maggiori Riuniti americani e portavoce del Pentagono. «Parliamo di for¬ ze, dell'opposizione - ha detto assai compiaciuto -, che mon¬ tando a cavallo si sono lància- te in combattimento contro i carri armati e i mezzi per il trasporto delle truppe. Perciò questa gente è piuttosto ag¬ gressiva, e sta portando la guerra ai suoi nemici e ai nostri». Sarebbe abbastanza per stupirsi, ma non è finita qui. Pace, rispettando la con¬ segna di non discutere i parti¬ colari strategici della campa¬ gna, ha evitato di approfondi¬ re l'impiego della cavalleria nei piani di guerra americani. Un alto funzionario del Pen¬ tagono, però, non è stato altrettanto discreto, e ha spie¬ gato che «nelle zone rocciose dell'Afghanistan settentriona¬ le, con l'inverno in arrivo e le strade a dir poco impraticabi¬ li, muoversi e combattere in sella ha i suoi vantaggi». L'ufficiale ha continuato a spiegarsi così: «L'Alleanza del Nord può essere caratterizza¬ ta come una forza di fanteria molto leggera. Ma è una fonte di forza il fatto che sono abituati a combattere con poco cibo, poche munizioni, e con l'aiuto dei cavalli per la mobilità». Continuate a segui¬ re il suo ragionamento, per¬ ché non è folle: «Se avessimo un esercito basato sui camion o i blindati, avremmo bisogno di carburante, parti di ricam¬ bio, e un sistema logistico di strade molto più complicato». Quindi è vero che russi e americani stanno fornendo i carri, ma molte tribù operano ancora a cavallo: «Viste le condizioni del terreno, sono uno strumento eccellente per gli spostamenti». Se avete apprezzato la logi¬ ca del ragionamento, siete pronti per l'ultimo colpo della Reuters: «Secondo le stime dell'ufficiale, l'Alleanza del Nord possiede diverse centi¬ naia di cavalli, e dice di averne usati circa 2.000 nelle ultime avanzate. Quindi, a suo giudizio, sarebbe logico concludere che anche le squa¬ dre delle forze speciali ameri¬ cane, infiltrate in quest'area Afghanistan, si muovono sui destrieri». Rangers a cavallo, insomma, o Delta Force al galoppo. L'intera storia in realtà ha un suo senso. Come ha detto Pace, il coraggio di caricare i carri armati sulla sella dimostra una grande determinazione a combatte¬ re. Sul piano logistico, poi, è indubbio che i cavalli diano qualche vantaggio in quelle regioni. Sul piano strategico, infine, l'ufficiale anonimo ha sottolineato che «la maggior parte dei carri armati taleban non sono più mobili. Vengono usati come postazioni fisse di artiglieria, e quindi i cavalli tornano utili ad aggirarli. Que¬ ste cariche, dunque, potrebbe¬ ro avere la stessa efficacia di quelle contro le trincee nella Prima Guerra Mondiale». Certe abitudini non muoio¬ no mai, infatti nelle scuole della moderna cavalleria ita¬ liana si ordina ancora «a cavallo!» per salire sui carri. Gli afghani poi sono grandi cavalieri, come dimostra il gioco nazionale del «buzkashi», in cui alcuni guer¬ rieri si contendono al galoppo la carcassa di una pecora. Se questo servirà a vincere la guerra, però, è.un altro discor¬ so. E'una guerra «a quattro zampe» quella che si combatte ih Afghanistan. I mujaheddin dell'Alleanza del Nord affrontano con Moro cavalli i tank dei taleban. A sinistra: anche gli asini dividono con i mezzi moderni il compito di approvvigionare i militari

Persone citate: Deborah Zabarenlco, Moro, Peter Pace, Rudyard Kipling

Luoghi citati: Afghanistan, Londra