Domani sarà vietato volare sulla capitale di Guido Ruotolo

Domani sarà vietato volare sulla capitale Domani sarà vietato volare sulla capitale Predisposto un super cordone di sicurezza. Scajola: non si può fare di più Guido Ruotolo ROMA Non si volerà su Roma, domani, in occasione della manifestazione di solidarie¬ tà con gli Stati Uniti, in piazza del Popolo. Spazio aereo interdetto, domani, giorno in cui anche il popo¬ lo dei «disobbedienti», gli eredi dei No global di Geno¬ va, manifesterà a Roma contro la guerra. Migliaia di poliziotti saranno mobili¬ tati non solo per tenere le due «piazze» separate, ma anche per prevenire atten¬ tati, «provocazioni», scon¬ tri e saccheggi. Il piano Roma sicura è stato approntato dal questo¬ re Finazzo. Le forze di polizia hanno valutato ogni ipotesi, ogni scenario che si potrebbe materializzare. I «disobbedienti» hanno già annunciato che la loro ma¬ nifestazione di domani do¬ vrebbe essere «tranquilla», ma sarà soltanto domani alle tre del pomeriggio, quando il corteo si concen¬ trerà in piazza Esedra, che si capiranno gli «umori» della piazza. Per i «disobbe- dienti» domani sarà una prima importante verifica della tenuta del «movimen¬ to». L'appuntamento per «forzare la legalità» è ri¬ mandato di una settimana, il 17 novembre, quando in tutt'Italia si tenteranno ini¬ ziative «eclatanti». Quella di sabato sarà, in ogni caso, una giornata di straordinaria tensione per Roma. Non aiutano a creare un clima sereno le varie indiscrezioni, le circolari, le informative dei Servizi che puntualmente trovano nei giornali il loro megafo¬ no. Lo ammette lo stesso ministro dell'Interno, Clau¬ dio Scajola, che, contraria¬ to per le «esagerazioni», per i «troppi protagonismi», ha provato a gettare acqua sul fuoco degli allarmi terrori¬ smo: «La guardia è già altissima - ha detto con tono rassicurante e nello stesso tempo preoccupato - e non si può migliorare ciò che è già al massimo». Scajo¬ la ha riconosciuto lo sforzo «sovrumano» cui sono sotto¬ posti da diverse settimane migliaia di appartenenti al¬ le forze di polizia impegna¬ ti nei controlli del territo¬ rio, nella prevenzione di attentati, nella vigilanza di obiettivi sensibili, per riba¬ dire che tutto quello che si poteva fare è stato fatto, lo si continuerà a fare. Ieri è toccato alla questu- ra di Roma smentire che in occasione della giornata di sabato non è previsto «l'im¬ piego delle batterie mobili di missili "Spada", per difen¬ dere la città da eventuali attacchi aerei». Sempre la questura ha precisato: «Mis¬ sili "Spada" sono normal¬ mente schierati a difesa degli aeroporti militari do¬ ve sono state recentemente rafforzate le misure di sicu¬ rezza». Naturalmente, al ministe¬ ro dell'Interno sono consa¬ pevoli che «oggettivamen¬ te» la giornata di sabato è «a rischio». Spiegano al Vi¬ minale: «Centinaia di mi¬ gliaia di persone si annun¬ ciano in piazza del. Popolo, per manifestare la solidarie¬ tà agli Stati Uniti colpiti dagli attentati dell'li set¬ tembre. In piazza partecipe¬ ranno anche gli esponenti di governo, il presidente del Consiglio Silvio Berlu¬ sconi. A piazza Esedra, inve¬ ce, convergeranno i giovani che si dichiarano contro la guerra. Le forze di polizìa assicureranno che sarà ga¬ rantito il diritto a manife¬ stare, pacificamente natu¬ ralmente». Più che preoccupare la gestione delle «piazze», i responsabili del Viminale non possono non tenere conto di eventuali variabili rappresentate, in sostanza, dal terrorismo internazio¬ nale e da quello italiano: «Non possiamo escludere - sostengono gli esperti di Antiterrorismo - che in que¬ ste settimane si sia registra¬ ta una saldatura oggettiva tra i due terrorismi». La settimana scorsa il capo della Polizia, Gianni De Gen¬ naro, ha inviato un fono¬ gramma allarmato ai vari questori e prefetti nel qua¬ le, oltre a indicare alcune date a rischio, in occasione del Ramadan, per attentati terroristici - non si escludo¬ no neppure quelli chimici - ha fatto riferimento anche a possibili iniziative da par¬ te di altre forze non neces¬ sariamente identificate ih Al Qaeda. Dagli ultimi recenti atten¬ tati d'agosto a Venezia e a Padova - sui quali le indagi¬ ni vanno avanti - le varie sigle italiane, dagli Nta ai Nipr, alle Brigate rosse so¬ no apparentemente «in son¬ no». «I fatti dell'I 1 settem¬ bre - sospettano gli esperti dell'Antiterrorismo - devo¬ no aver imposto un dibatti¬ to interno». Il timore è che potrebbero entrare di nuo¬ vo in azione. Il ministro smentisce l'impiego di batterie mobili di missili «Basta allarmismi» L'Altare della Patria

Persone citate: Consiglio Silvio, Finazzo, Gianni De Gen, Scajola, Spada