Una parata di stelle per la marcia pro Usa

Una parata di stelle per la marcia pro Usa Una parata di stelle per la marcia pro Usa In piazza del Popolo Delon, Bocelli, forse Baggio e Schumacher ROMA La grande macchina per la manifestazione di solidarietà agli Stati Uniti gira ormai a pieno regime, e il pomeriggio di domani a Roma sarà di massima mobilitazione. Chiuso il cielo sopra la capitale, lo spazio aereo sarà attraversato solo dagli elicotteri di polizia e carabinieri. Anche perché parallelamente, con partenza da Piazza della Repubblica, ci sarà pure il corteo dei no-glo- bal: per il quale ieri, significativamente, i Verdi hanno lanciato un appello «per un'ampia partecipa¬ zione popolare». Quest'ultima manifestazione appare, come la racconta Paolo Cento, piuttosto di sostegno all'Af¬ ghanistan, «alla terribile sofferenza di quel popo¬ lo». Parteciperà Fausto Bertinotti, naturalmente, che dell'Usa day lanciato da Giuliano Ferrara e fatto proprio da Silvio Berlusconi dice: «Quella è una marcia per la guerra». Intanto, anche l'Ulivo, che aveva aperto la giornata di ieri con le parole di Francesco Rutelli con l'invito al centrodestra a ripensarci, sta valutando alcune iniziative simboli¬ che per domani. Verranno annunciate da Rutelli e Fassino stamattina e dovrebbero andare in tre direzioni: verso l'Italia, con una visita ai nostri militari che stanno per partire verso il fronte di guerra; verso gli Stati Uniti, con l'omaggio ad uno dei cimiteri di caduti americani della Seconda Guerra Mondiale; verso le organizzazioni del volontariato impegnate a sostegno della popolazio¬ ne afghana, con un incontro ad alcuni loro rappresentanti. Ma anche a giudicare dalle iniziative messe in campo, le decine di. migliaia di persone attese sabato pomeriggio a Piazza del Popolo di certo non sono liquidabili come guerrafondaie: ammesse solo la Old Glory e il Tricolore, non sventoleranno bandiere di partito. E se sul palco ci saranno di certo prima Giuliano Ferrara e poi Silvio Berlusco¬ ni, lo spazio per i due comizi sarà ricavato tra ben altri interventi. Forse Sofia Loren, forse Riccardo Muti, Zucchero, Enrico Ruggeri, Baggio, chissà anche Schumacher. Di certo Andrea Bocelli, Alain Delon, la delegazione degli eroici vigili del fuoco che hanno lavorato a Ground Zero è già arrivata. Poi, un messaggio di Pavarotti, uno di Giuliani, forse anche di Bush e del nuovo sindaco di New York, Bloomberg. A tessere le fila della parata di stelle ci sono da una parte il coordinatore di Forza Italia Roberto Antonione, dall'altra nelle insolite vesti di sfar hunter l'ex parlamentare e giornalista Fabrizio Del Noce. «Non è uno spettacolo», avverto¬ no però gli organizzatori. Tant'è che la cornice scenografica sarà volutamente semplice: un telone blu a fare da sfondo, il Tricolore intrecciato all'Old Glory. E poi via via di lato si posizioneranno i gonfaloni di Regioni e città: Liguria e Veneto hanno già aderito, il consiglio comunale di Milano invece s'è spaccato, l'opposizione contesta che l'invio della bandiera meneghina rappresenti quel che pensano tutti i milanesi. Da via del Plebiscito fanno sapere che al momento sono previsti 520 pullman con oltre 30 mila manifestanti, «il soste¬ gno agli Stati Uniti per "Enduring Freedom" sarà il più grande evento organizzato dopo il Giubileo». Per non essere da meno, il presidente della Regione Lazio Francesco Storace ha garantito anche lui altri 30 mila manifestanti di Alleanza nazionale. Il partito di Fini, che al lancio dell'idea era stato dubbioso, ha sposato in pieno l'iniziativa, «sì, da ragazzo ero antiamericano, ma poi si cresce, è acqua passata», diceva ieri il ministro Gianni Alemanno. Chi ha invece annunciato la propria defezione è Teodoro Buontempo: «Ormai è un evento di politica interna, che per giunta può dare ai giovani un messaggio sbagliato, addirittura controproducente: può spingerli al consumismo». Non ci sarà nemmeno Bobo Craxi, che milita nella Casa delle Libertà: «Non andrò, perché mio padre non l'avrebbe fatto». E ha diffidato Gianni De Michelis, che invece aveva annunciato un'adesio¬ ne massiccia, dal partecipare. Ci sarà invece Sergio D'Antoni, in rotta d'avvicinamento a Ccd-Cdu. Vivaci polemiche anche sulla decisione, annun¬ ciata ieri dal consiglio d'amministrazione della Rai, di assicurare le immagini di entrambe le manifestazioni; quella pro-Usa in diretta «e sipa¬ rietti sull'altra», come dice Enzo Carra dell'Udeur. Una decisione «stupefacente e grave» dice Gentilo- ni della Margherita, anche perché il tutto avverrà all'interno di ima trasmissione di grande ascolto come «La vita in diretta» su Raiuno. «Un'informa¬ zione squilibrata», scuote la testa Paolo Cento. La 7, invece, seguirà in diretta entrambe le iniziative. [ant. ram.J In contemporanea alla manifestazione della Casa delle Libertà si svolgerà il corteo dei «no-global» Rutelli prepara tre iniziative dell'Ulivo: saluto ai soldati italiani pronti a partire, visita ai cimiteri americani e incontro con i volontari