LA BORSA GUARDA PIÙ' IN LA' di Franco Bruni

LA BORSA GUARDA PIÙ' IN LA' I RISPARMIATORI SITASSI LA BORSA GUARDA PIÙ' IN LA' I, VI SONO AMICO ono sentito in colpa to il terrorismo» Walters A PAG. 7 Franco Bruni DOPO il decimo taglio dei tassi della Fed, anche la Bce è tornata a ridurli. E' difficile dire quanto queste mosse possono aiu¬ tare l'economia. In parte non si tratta di vere manovre espansive. La crisi infatti fa diminuire la domanda di moneta e di credito e se la Banca centrale consente al loro prezzo, cioè al tasso di interes¬ se, di ridursi, è solo per non peggio¬ rar le cose. La liquidità è poi molto abbondante e rischia di ristagnare. I prezzi delle obbligazioni sono elevati e la direzione più probabile in cui si possono muovere è ora al ribasso, anche perché le politiche di bilancio sono espansive e fanno prevedere consistenti emissioni di titoli pubbhci nei prossimi trime¬ stri. Perciò non è facile che il costo del capitale a medio-lungo possa ancora scendere. Inoltre con un'incertezza di tipo «belhco» le decisioni di investimen¬ to sono poco sensibili ai tassi. Gli interessi sui prestiti alle imprese incorporano compensi crescenti per i rischi di insolvenza. E quando i tempi si rassereneranno e verrà voglia di spendere la liquidità che si è accumulata, essa, se non verrà riasciugata, potrebbe generare aspettative di inflazione e alzare i tassi a medio-lungo termine. Ma se la manovra dei tassi è così poco efficace come mai la Borsa la . sollecita ed è contenta quan¬ do avviene? Sembrerebbe che la politica monetaria ser¬ va più alla Bor- " , sa che all'econo¬ mia. L'economia va molto male, le previsioni sono negative per alme¬ no sei mesi, e risente di una guerra che per i politici sarà lunga. I corsi azionari, invece, sono volatili e rischiosi, ma nel complesso resisto¬ no bene. 0 i mercati sottovalutano la crisi e sopravvalutano l'efficacia delle politiche destinate a contra¬ starla. Oppure i principali operato¬ ri di Borsa, dando per scontati due 0 tre trimestri di seria crisi, stanno guardando più in là, vedono la prospettiva di una qualche ripresa e guidano i risparmiatori a non liberarsi massicciamente di azioni ma ad approfittare delle fluttuazio¬ ni dei corsi per vendite ed acquisti selettivi che migliorano i loro porta¬ fogli. Se la banca centrale abbassa i tassi aiuta questa strategia anche perché toglie attrattiva al parcheg¬ gio nelle obbligazioni a breve. Du¬ rante la bolla al rialzo i gestori del risparmio sembravano incoraggia¬ re la speculazione. Ora mostrano forse la capacità di essere meno miopi. . Se è davvero così, sono proprio i tempi duri in cui ai risparmiatori non conviene il «fai da te» e in cui diventa importante poter disporre di intermediarrqualificati. Che ol¬ tre a gestue senza panico le loro azioni possono aiutarli sulla parte del portafoglio che non vogliono esporre ad alcun rischio e che si può proteggere senza esser costret¬ ti a «mettere Bot sotto il materas¬ so». Infatti oggi esistono strumenti e tecniche finanziarie che permet¬ tono di garantirsi del tutto contro le cadute della Borsa assicurandosi nel contempo una parte del guada¬ gno che deriva da un rialzo a medio termine dei corsi. E' ormai chiaro che la situazione economica e politica internaziona¬ le rimarrà a lungo incerta e burra¬ scosa. Le cose andranno meno peggio se tutti si sforzeranno di essere responsabili e razionali. I governi, le imprese, ma anche i cittadini visti sotto il profilo che gli economisti chiamano «famiglie». Cui tutti pensano come consumatri¬ ci ma il cui comportamento come risparmiatrici è di grande rilievo, in modo particolare nel nostro paese.