Sessantadue «wanted» Bush apre la caccia ai cassieri di Al Qaeda

Sessantadue «wanted» Bush apre la caccia ai cassieri di Al Qaeda Sessantadue «wanted» Bush apre la caccia ai cassieri di Al Qaeda Due reti finanziarie, organizzazioni e individui sparsi in cinque Stati americani e in nove paesi, Italia compresa. Beni sequestrati e arresti Maurizio Moiinari corrispondente da NgW YORK Retata intemazionale contro i cassieri di Al Qaeda. Due network finanziari, 62 individui e oiBanizzazioni disseminate in cinque Stati americani e nove Paesi stranieri: sono questi i tas¬ selli del mosaico finanziario di Osama bin Laden che l'Ammini¬ strazione Usa ha identificato e neutralizzato con l'aiuto di nume¬ rose nazioni, a cominciare da Emirati Arabi Uniti e Italia. «Dalle montagne deU'Afghani- stari'ai conti bancari, la nostra guerra contro il terrorismo conti¬ nua su più fronti, pensano di conHBuare àTriUsdre à^nÈSSon- dersi, ma sbagliano»: così il presi¬ dente americano, George Bush, ha annunciato gli esiti del blitz contro le finanze di Bin Laden. Al fianco del Presidente, in un cen¬ tro operativo superprotetto del Dipartimento del Tesoro in Virgi¬ nia, c'erano gh uomini grazie ai quali l'attacco ai forzieri del ter¬ rorismo ha avuto successo: il Segretario al Tesoro, Paul O'Neill, il Segretario di Stato, Colin Powell, e il ministro della Giustizia, John Ashcroft. L'opera¬ zione condotta è imponente e le sue caratteristiche confermano la dimensione globale dell'orga¬ nizzazione di Al Qaeda, responsa¬ bile degli attacchi terrorististi contro Washington e New York costati la vita l'il settembre a quasi cinquemila persone. I network finanziari smantel¬ lati sono quelli di Al Barakaat e Al Taqua, il primo operava so¬ prattutto in Nordamerica) il se¬ condo anche in Europa e Medio Oriente. Al Barakaat aveva nove sedi finanziarie in quattro grandi città americane: Boston (nello Stato del Massachussets), Minne¬ apolis (Minnesota), Seattle (Washington) e Columbus (Ohio). In Vii-ginia operava invece grazie a due negozi, apparentemente molto comuni. A Boston sono stati identificati come «uomini di Bin Laden» due fratelli: Moham- med e Liban Hussein. Il primo è in manette, il secondo si è dato alla fuga. Altro arresto a Minnea¬ polis, dove il referente di Al Qaeda era l'uomo di affari Garad Jama. Al Barakaat era una «hawala», ovvero una rete di sportelli dove si versa e ritira denaro senza alcuna registrazio¬ ne formale né informazione alle autorità locali. E' un sistema finanziario che ha avuto origme in alcune regioni dell'India e si è rapidamente diffuso fra le comu¬ nità di immigrati in Nordamerica ed Europa: qualcuno versa dena¬ ro in «hawala» di un Paese del Terzo Mondo destinandolo a qualcun altro in Occidente che lo ritira da un altro «hawala», i soldi vengono consegnati al mas¬ simo in 48 ore e del trasferimen¬ to non resta traccia perché i soldi non si sono mai spostati in quan¬ do ogni «hawala» ha un ingente deposito permanente di valuta. «E' una sorta di Wester Union illegale» osservano al ministero della Giustizia. Nei cinque Stati americani interessati gh «hawa¬ la» operavano senza licenza sotto le spoglie di agenzie finanziarie per raccolta di donazioni benefi¬ che e scambi con il Medio Orien¬ te ed il Nordafrica. «Per trasferi¬ re il denaro i terroristi hanno studiato un sistema indipenden¬ te da quello bancario - ha detto il presidente Bush -, ma è bastato che il loro metodo illecito sfioras¬ se il sistema internazionale e li abbiamo scoperto, loro tentato di operare nell'ombra, noi li portia¬ mo alla luce del sole». Al Taqua è un network di «hawala» esattamente come Al Barakaat, ma si estende ben oltre il Nordamerica.^Per smantellarlo gh Stati Uniti hanno congelato beni e attività collegate a nove Paesi: Svizzera, Somalia, Princi¬ pato del Liechtenstein, Bahamas, Svezia, Canada, Austria, Italia ed Emirati Arabi Uniti. I portavoce del minisi ero della Giustizia han¬ no riconosciuto che «alcuni Pae¬ si» si erano attivati ancor prima degh Stati Uniti e, secondo fonti non ufficiah, uno di questi sareb¬ be l'Itaha. I due finanzieri arabi fermati a Lugano - l'egiziano Youssef Nada e il siriano Ah Himmat - vengono considerati «elementi chiave» del network di Bin La¬ den. Nella lista dei 62 nomi figu¬ rano altri due individui collegati all'Italia: Hussein Mahamud Ab- dullkadir, di Firenze, e Dahir Ubeidullah Aweys, di Roma. Bu¬ sh ha voluto sottolineare il ruolo svolto dagli Emirati Arabi Uniti nella caccia agli «hawala», la¬ sciando supporre che proprio la cooperazione finanziaria con il Paese del Golfo è stata deteiroi- nante. «Dobbiamo riconoscere anche il contributo dato alle inda¬ gini dall'Arabia Saudita» ha ag¬ giunto il Segretario di Stato, Co¬ lin Powell. Per l'Amministrazione i due network erano assi portanti per le operazioni di Bin Laden: «Ope¬ ravano grazie a una sofisticata tecnologia - ha spiegato Bush - al fine di raccoghere fondi per Al Qaéda, trasferire denaro ai teiro- risti, comprare e trasportare ar¬ mi, passare comunicazioni». «Pensano di essere imprendibili - ha concluso O'Neill - ma il loro sistema non era perfetto». Per la caccia a chi finanzia il terrorismo intemazionale una battuta d'arresto è giunta però dal Libano, che ha opposto un netto rifiuto alla richiesta Usa di congelare i beni degh Hezbollah filo-iraniani, inclusi venerdì scor¬ so nella «lista nera». LA RAGNATELA FINANZIARIA DEL TERRORE SECONDO LA CIA Barakat Gtobàf Service thterhatioriat, MinrteapoHs SoWaff intemàtiòrtal Rellsf Organtasation, Minneapolis ÉranWlbneyWlr«Sétvke Inc^ Minneapolis Bàrakaét Witing^Service, Minneapolis ^aàttóternatrohavln^:,, Minneapolis Bàrakaat^nterpris^ Cotymbas, Ohio Batakaat Boston, Qbrchestèr, MàssachtJsetts BatìkAITaqua limitédjNassat}, Bahamas CANADA t International, t International. Fourtdation, r ^«jmiali Network AB, Barakaat North America/ fnc, Ottawa, Ontario; .4 Dorcheste,Mass. SVIZZERA Nada Managertient: Organìz^tiOn SA, Youssef M. Nada, ^Campione d'Italia, ^V v 4 ir iv S LIECHTENSTEIN A! Taqua Trade, Property and Industry Co. ita.. /-H X^k 1 EMIRATI ARABI UNITI Àl-Karekàt Internati Ai-Bai^kat f nvestmaii Park^^rading-Co.; i B&r^ka Trading Go.i ; B^atòatiCbhstractlori C ÀI Bafaka'Éxchangé LLC Al-Barakaat Finartce; Group,' Al-Barakaat Financial Holding Com INDIVIDUI Hussein MahàmudAbdullkàdir, Firenze, HAtJÀ ©ahir liHjeklullabi Ayv^s,"Plorna, ITALIA ■■- "" "' "'"u,? y-:. i '-. -vi ^ 'AbdirisakAdèn,^pàhga,SVKÌA v v-1-" .;: , ^ ^- , Abdi Abdulaziz Ali, Spangal, SVÈZIA ' ■;YU^^med,Ali,Spangff,;s^lA ---; •-;.::. ^ ' .:—•■• AJxiuliahi Hussein Kahie, Mogadiscio, SOMÀLIA Abbas Abdt Ali, Mogadiscio, SOMALIA Hassan Dahir Aweys, SOMALIA Ahmed Nur Ali Jim'ale, Mogadiscio, SOMALIA; U.A.E Ali Ghaleb Himmat, Campione d'Italia, SVIZZERA; Damascò, Siria; cittadino svizzero e cittadinanza aftemativa tunisina Albert Friedrich Armand Huber.Mettnjénstetten, SVIZZERA; Hussein, Libano; Ottawa, Ontario; Dorchester,, Massachusetts Mohamed Mansour, Kusnacht. SVIZZERA Zeibab MansourrFattoub, ZurigO/SViZZERA Youssef Nada, Campione d'Italia, SVIZZERA; Alessandria, Egitto; cittadinanza dì Tunisi.^ e j v Garad Jama, Minneapolis, USA AUSTRIA Youssef M. Nada S Co;, Ecco la lista completa di 62 entltàe nomiche Jlamministrazlone Busb aggiunge ad una lente lista di 88 precec gruppi ' liffusail i^v e persone già dil mese scorso, con lo scopo di congelarne I canali finanziari •n M v •^?-" H ùM fi M^x''' CffiESQ» *;FiUafi anche in Olanda , ri .♦^ Filiali anche negli Emirati Arabi 0 Filiali anche In Somalia ^Sll&f Somala -: JaraRàt CbnsuhrngGroUpXBCGy, Barakaat Red Sea Telecomrmtnlcatlons', •.' v ••' -^ Barakat k)St Express (BPE), HeyatulUlya, ' Sòmali Internet Company ; Barakat Teletommunications Co. Ltd., (8TELCO), AI-Barakaat Group of Companies Somalia Ltd.,* Al-Barakàt Global Tetecommunications, ** Barakaat Group of Companies, Somalia** Barakaat International Companies (8ICO), ** Barakaat Tetecommunications Co. **' Barakat Bank and Remittances, ** Barakat Hefreshment Co., ** Red Sea Barakat Co. Ltd., ** Barakat Global Telephone Co., ** Al-Barakaat, ** \*'-- m