Multiscafi, awentuia «no limits» di Gabriele Beccaria

Multiscafi, awentuia «no limits» Multiscafi, awentuia «no limits» «High tech per raggiungere prestazioni sempre più estreme» Gabriele Beccaria LEHAVRE «GuardateU. Sono macchine spet¬ tacolari, che fanno sognare chiun¬ que: quando navigano e quando sono, ancorati ih porto», dice, ispirato, lo skipper francese Mi¬ chel Desjoyeaux. «Vedere questa specie di immenso uccello blu e bianco librarsi al di' sopra delle nòstre teste per adagiarsi sull'ac¬ qua è stato véramente impressio¬ nante», si è entusiasmata un'al¬ tra campionessa, Karine Faucon¬ nier. Parlano di trimarani, le nuove meraviglie delle Vela àvei «riescono a fondere ecologia, tec¬ nologia, avventura e spirito di gruppo», secondo la definizione a effetto di un terzo skipper, Jean- Luc Nélias: sono eccessivi in tutto, nel look come nella sostan¬ za, dalle dimensioni alle attrezza¬ ture, alle difficoltà di domarne le spaventose accelerazioni, le vira¬ te brusche, le planate tra i due elementi, acqua e aria. E infatti i due trimarani italia¬ ni che si sfidano con la flotta degli altri 12 sulle 5300 miglia della Transat Jacques Vabre - «Fila'.Tri» e «Sergio Tacchini» - sono «già impegnati allo spasimo, e già acciaccati, vittime di quella sofisticazione che li obbliga ad andare costantemente al massi¬ mo, a superare ogni limite traccia¬ to sulle onde dai più tranquilli fratelli monoscafi: con un vento che nella notte ha soffiato oltre i 40 nodi, il primo, quello di Gio¬ vanni Soldini, ha rischiato di rompere una vela, mentre il se¬ condo, quello della Fauconnier, ha strappato il bompresso e ha fatto a pezzi le stecche della randa. Uno continua, l'altro do¬ vrà fermarsi per ima serie di riparazioni d'urgenza. E la traver¬ sata dell'Atlantico è appena co¬ minciata. Diciotto metri di lunghezza per altri 18 di larghezza, albero da una trentina di metri, superfi¬ cie velica complessiva che supera i 500 metri quadrati, «Fila Tri» e «Sergio Tacchini» appartengono all'intima generazione di questi ragni con tre siluri affiancati: apparentemente simili, in realtà irriconoscibili nel cuore rispetto al veterano del gruppo, l'ormai invecchiato avversano «Prima- gaz», che è stato varato nel lonta¬ no '91 : tessuti di carbonio preim¬ pregnati, timoni e alette idrodina¬ miche, strutture per moltiplicare la spinta, comandi vocali, pilota automatico. Così è sufficiente un equipaggio di due persone per riuscire a pilotarli. Poco'prima della partenza, Karine Fauconnier pensava a vo¬ ce alta: «Che cos'è che rappresen¬ ta il futuro della vela? La mia risposta è: i multiscafi. Sono - queste le barche più belle, più " rapide e soprattutto più stressane ti».

Persone citate: Desjoyeaux, Faucon, Fauconnier, Jacques Vabre, Karine Fauconnier, Sergio Tacchini