«Cronaca dì una catastrofe a Kandahar»

«Cronaca dì una catastrofe a Kandahar» UNA GOLA PROFONDA DELLA DELTA FORCE HA PASSATO LE INFORMAZIONI A UN GIORNALISTA DEL «NEW YORKER» «Cronaca dì una catastrofe a Kandahar» retroscena dell'incursione di un commando nella base del mullah Omar reportage Harding, Bergere Norton-Taylor QUEUA Lf UNICA incursione di un com- i mando americano contro le postazioni taleban annunciata uf¬ ficialmente dal Pentagono, accla¬ mata come un successo e mostra¬ ta al mondo in un filmato qualche ora dopo, di fatto è andata malissi¬ mo, con parecchi soldati america¬ ni gravemente feriti: l'hanno det¬ to ieri fonti in Pakistan. La débàcle, con i soldati della Delta Force che si ritirano davanti all'in¬ tenso fuoco dei taleban, ha consi¬ gliato un ripensamento delle ope¬ razioni dei reparti speciali in Afghanistan, con un rinvio di operazioni del genere oltre le linee nemiche. La forza della resistenza ha colto di sorpresa i commandos americani e ha mostrato che 13 giorni di bombardamenti non era¬ no riusciti a piegare il morale dei taleban. E ha avviato al Pentago¬ no ima discussione sull'opportuni¬ tà di missioni del genere in assen¬ za di informazioni precise. Dopo il raid del 20 ottobre, gli Usa hanno cambiato strategia milita¬ re, gettando tutto il loro peso a favore dell'Alleanza del Nord, sul¬ la quale fanno assegnamento per le truppe di terra necessarie alla campagna. Il giorno successivo al raid, il Pentagono aveva annunciato che l'operazione era stata un succes¬ so e aveva dimostrato come le forze americane fossero in grado di colpire ovunque, in qualsiasi momento e nel modo da loro prescelto. Dettagli fomiti al «Guardian» da fonti in Pakistan e negli Stati Uniti, insieme ad alcu¬ ni resoconti della stampa america¬ na, presentano invece un quadro ben diverso: m Un raid del commando della Delta.Force contro una base a Kandahar del leader dei taleban, mullah Mohammed Omar, ha in¬ contrato una forte resistenza e ha fatto molte vittime. Un piede di un soldato è volato via. a Un raid simultaneo condotto da ranger dell'esercito contro una pista aerea di Kandahar è stato condotto solo dopo che un team di esploratori aveva controllato che la zona fosse libera. L'azione era a beneficio delle telecamere e del morale dei ranger, a La feroce risposta dei taleban al raid della Delta Force ha portato a un ripensamento delle operazioni di terra già pianificate e a qualche dubbio sulle strategie di guerra del generale Tommy Franks. Secondo una fonte autorevole e indipendente in contatto costan¬ te con Kandahar, il commando della Delta Force, le forze d'elite dell'esercito Usa, fece irruzione in una base del mullah Omar ma la trovò ripulita di qualunque indizio potesse offrire informazio¬ ni utili. E quando gli americani uscirono dal complesso si trovaro¬ no sotto un fuoco intenso, che li costrinse a ritirarsi. I taleban più tardi ricuperarono «un piede ame¬ ricano», ancora nel suo stivale. «C'era molto sangue - ha racconta¬ to la fonte -. I taleban si aspettava¬ no l'attacco ed erano pronti a rispondere». Durante il raid un elicottero Chinook è stato danneggiato. Più tardi i taleban hanno detto di averlo abbattuto e hanno mostra¬ to un pezzo del carrello d'atterrag¬ gio. Il commando è stato costretto a ritirarsi e abbandonare uno degli obiettivi del raid - l'inseri¬ mento di un gruppo «coperto» nell'juea. Il 20 ottobre, per la velocità e l'intensità della risposta dei tale¬ ban nella base del mullah Omar, gli americani «se la fecero sotto dalla paura», ha detto un ufficiale superiore al «New Yorker», che racconta anche come la ritirata abbia scatenato un'inchiesta sul¬ la pianificazione e l'esecuzione dei raid da parte del comando centrale Usa. Da quando sono cominciate le operazioni militari, il 7 ottobre, la leadership civile del Pentagono sì è lamentata del generale Franks, un ufficiale di artigheria conside¬ rato di idee troppo ristrette, trop¬ po imbevuto della dottrina mihta- re americana e della sua fiducia nella potenza di fuoco schiaccian¬ te per guidare una,campagna di forze speciali che richiede astuzia e segretezza. Alcuni uffìciaU vor¬ rebbero che queste operazioni' fossero condotte direttamente dal Pentagono. E sono proprio loro ad aver fornito le notizie allo scritto¬ re Seymour Hersh per il suo articolo pubbUcato dal «New Yorker». «Il motivo per cui ho saputo i retroscena del raid - ha detto Hersh - è che all'interno della Delta Force c'è malessere e inquietudine. Non sì possono fare operazioni come questa su larga scala. E così gli ufficiali mandano un messaggio trasversale ai loro generali». II fallimento dell'incursione del 20 ottobre ha spinto gli alti gradì britannici a mettere m evi¬ denza l'importanza di un buon servìzio di intelligence, sottoline¬ ando che questo ancora manca e che il riesame degli avvenimenti consiglia di rinviare nuove opera¬ zioni del genere. Con una migliore intelligence, però, nuovi raid con¬ dotti da piccoli gruppi di forze speciali sono in programma, qua¬ si certamente con il coinvolgìmen- to dì forze britanniche. Intanto il Pentagono ha confer¬ mato che sta cercando campì di aviazione in Tagikistan e in altri Paesi dell'Asia centrale per avere basi dì attehraggìo vicine all'Af¬ ghanistan, dalle quali far partire missioni dì appoggio aereo per l'Alleanza del Nord. La quale è pronta ad attaccare Kabul e Ma- zar-ì-Sharf dopo i bombardamen¬ ti a tappeto dei B-52 americani sulle lìnee taleban. Critiche al generale Franks «Si attiene troppo rigidamente alla dottrina militare e alla sua fiducia nella potenza di fuoco schiacciante». L'azione dei ranger contro una pista aerea era solo a beneficio delletelecamere,dopoun attento controllo dell'area Un gruppo di taleban fotografato nei giorni scorsi a bordo di un blindato nel centro di Kandahar

Persone citate: Bergere Norton-taylor, Franks, Harding, Hersh, Mohammed Omar, Seymour Hersh, Tommy Franks