Bush: «Al Qaeda intende usare armi atomiche»

Bush: «Al Qaeda intende usare armi atomiche» L'INVIATO ONU A ROMA, IL COSTO DELLA GUERRA, IL VIDEO DI B1N LADEN «TAGLIATO» DA USA E GRAN BRETAGNA Bush: «Al Qaeda intende usare armi atomiche» Appello via satellite ai leader europei centro-orientali riuniti a Varsavia «E ora di agire: ogni Paese viene chiamato a svolgere la sua parte I fatti diranno chi è con noi e chi è contro: tutti devono fare qualcosa» Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK L'organizzazione Al Qaeda vuo¬ le adoperare armi di distruzione di massa nella sua crociata terro¬ ristica in tutto il mondo: lancian¬ do questo grido d'allarme il pre¬ sidente americano, George Bu¬ sh, ha gettato il proprio peso nella delicata campagna diplo¬ matica tesa a ottenere dall'immi- ,nente Assemblea Generale delle, Nazioni Unite il pieno sostegno alla guerra contro Osama bin Laden e i taleban afghani. Parlando in diretta via satelli¬ te dalla Casa Bianca a sedici leader dell'Europa Centrale e Orientale riuniti a Varsavia, Bu¬ sh ha per la prima volta accusa¬ to apertamente Bin Laden di pianificare attacchi non conven¬ zionali: «Al Qaeda opera in oltre sessanta nazioni, incluse alcune europee. L'intenzione di questi terroristi è di destabilizzare inte¬ ri Paesi e regioni, stanno tentan¬ do di ottenere armi chimiche, biologiche e nucleari, se ci riusci¬ ranno porranno una minaccia a ogni Nazione e alla nostra stessa civiltà». Da dieci giorni l'Amministra¬ zione americana aveva lasciato trapelare i timori di devastanti attacchi non convenzionah. Adesso Bush è più preciso: «Bi- schiamo ima seconda ondata di attacchi terroristici con armi simili al mortale antrace che è stato inviato negli Stati Uniti». Mai prima la Casa Bianca aveva legato così esplicitamente Bin Laden alle spore-killer. Bush alza il livello dell'allarme terrori¬ smo per spronare il mondo inte¬ ro a unirsi per fronteggiarlo. Gli Stati Uniti hanno scelto di fare la loro parte fino in fondo: «Combatteremo questo Male fi¬ no a quando non ce ne saremo liberati, non aspetteremo di con¬ tare altre vittime innocenti, non aspetteremo che questi assassi¬ ni siano in grado di usare armi di distruzione di massa, agiamo ora per allontanare questa oscu¬ ra minaccia dalla nostra epoca e salvare le generazioni a venire». Bush parla per satellite ai leader delle giovani democrazie dell'Est, ma il messaggio è indi¬ rizzato ai leader di tutte le 188 nazioni che da sabato si ritrove¬ ranno a New York per l'Assem¬ blea Generale dell'Onu, la stessa che venne rinviata a causa degli attacchi dell'11 settembre con¬ tro New York e Washington, la stessa che Bin Laden ha esphcita- mente minacciato con la sua ultima videocassetta. Bush par¬ lerà sabato. Sarà il suo discorso più importante dopo quello pro- nunciato davanti al Congresso dopo gli attacchi. Il presidente si aspetta che l'Onu faccia quadra¬ to nella lotta al terrorismo, non solo a parole. «Ogni Paese è chiamato a far parte della coali¬ zione antiterrorismo - ha detto il Presidente dopo aVer ricevuto nello Studiò Ovale il collega francese Jacques Chirac - non manifestando semplice simpatia ma con azioni concrete». Ha aggiunto: «Ogni nazione dia il contributo che preferisce in que¬ sta guerra su più fronti: milita¬ re, economico, politico e di intel¬ ligence. Ma faccia qualcosa». Il tono è duro. Il presidente ripete la frase già pronunciata al Con¬ gresso: «Le azioni diranno se un Paese è con noi o contro di noi». Chirac gli è al fianco, parlano la stessa lingua: «Nessun Paese può rifiutare di combattere il terrorismo, il Consiglio di Sicu¬ rezza dell'Onu è compatto». La girandola di incontri diplo¬ matici alla Casa Bianca che pre¬ cedono l'apertura dei lavori del¬ l'Assemblea Generale - oggi è il turno del premier britannico Tony Blair -tradisce il, timore dell'Amministrazione che al mo¬ mento di alzare la mano molti Paesi del Terzo Mondo - arabi, asiatici o africani - possano tirar¬ si indietro. Le cronache del Di¬ partimento di Stato confermano questi timori: l'Arabia Saudita continua a non collaborare nelle indagini; Egitto e Indonesia chie¬ dono la fine al più presto della guerra; il Libano ha respinto come un insulto la richiesta ufficiale di Washington di conge¬ lare i beni economici degli Hezbollah, inclusi venerdì scor¬ so con i palestinesi di Hamas e Jihad islamica nella lista delle 22 nuove organizzazioni terrori¬ stiche apparentate ad Al Qaeda. Molti governi arabi - ma non Giordania, Kuwait, Marocco e Oman - frenano la guerra al terrorismo, mentre gli Stati Uni¬ ti ritengono che questi siano soltanto i primi passi. Le feluche di'Washington do¬ vranno lavorare sodo questa set¬ timana per redigere un testo della Dichiarazione anti-terrori¬ smo capace di premiare le attese del pubblico americano ma an¬ che, di rassicurare i Paesi arabi. Non sarà facile, alla base c'è ima divergenza strategica: la Casa Bianca ha progettato una guerra i ' lunga e metodica a ogni forma di terrorismo mentre alcuni gover¬ ni del Terzo Mondo vogliono che il conflitto termini in fretta, il prima possibile, per evitare rivol¬ te inteme da parte di gruppi fondamentalisti. Bush è convin¬ to di potercela fare, scommette sui valori dell'America per unire il mondo: «Sotto i taleban i bambini non possono far volare gli aquiloni, cantare, costruire pupazzi di neve, se una bimba di sette anni indossa scarpe bian¬ che viene picchiata, i nostri nemici hanno portato miseria e terrore in Afghanistan e ora voghono fare altrettanto in tutto il mondo. Impediamoglielo». 1 l&yBIJkOT Un'immagine scattata dal satellite e diffusa dal Pentagono mostra i risultati di un bombardamento su un aeroporto militare vicino a Kabul