La Garibaldi è in manutenzione Il ministro assicura: partirà di Francesco Grignetti

La Garibaldi è in manutenzione Il ministro assicura: partirà La Garibaldi è in manutenzione Il ministro assicura: partirà Francesco Grignetti . ROMA Un giallo si scaténa alla vigilia del dibattito parlamentare sul¬ la partecipazione italiana alla guerra: ma la portaerei «Gari¬ baldi», fiore all'occhiello della Marina militare, in predicato per salpare alla volta del Mare Arabico, è in grado di fare il suo dovere? I sussurri si sono rin¬ corsi per tutto il giorno. Finché il ministero della Difesa non ha diramato una secca nota ufficia¬ le per chiarire che «la nave Garibaldi è in piena efficienza operativa» ed è pronta ad assol¬ vere «la missione che potrà esserle assegnata nell'ambito dell'operazione Libertà Duratu¬ ra». Non è affatto deciso, però, che a partecipare sarà la nostra unica portaerei. Tocca al gover¬ no sciogliere il nodo. Secondo indiscrezioni sarebbe il coman¬ do statunitense di Tampa (Flori¬ da) a insistere per avere la portaerei in area: gli americani potrebbero così contare sugli otto aerei a decollo verticale. Ma il ministro della Difesa, Antonio Martino, due settima¬ ne fa lasciò trapelare la sua propensione per inviare un cac¬ ciatorpediniere. Si fa il nome del «Mimbelli», la nave più moderna della nostra flotta. Tutte e due le navi sono in queste ore nel porto di Taranto e stanno facendo rifornimenti in quantità. Il segnale è chiaro: entrambe sono pronte a parti¬ re. In ambienti della Difesa si ammette però che la «Garibal¬ di» è una nave non più giovane, utilizzata intensamente negli ultimi anni, a rìschio di logora¬ mento in una missione tanto impegnativa. Risulta anche che qualche tempo fa la nave ha avuto noie a uno deipropulso- rìrun giunto di trasmissione s'è rotto ed è stato necessario sosti¬ tuirlo. Riparazione effettuata e ben sperimentata. In questi giorni, poi, secondo fonti Nato, la nave sarebbe soggetta a una rapida manutenzione, una spe¬ cie dì «taghando», che non do¬ vrebbe bloccarla più di qualche giorno. Evidentemente, però, qualche dubbio ancora aleggia. Tanto che s'è ipotizzata una staffetta: in un primo tempo potrebbe partire il cacciatorpe¬ diniere, la portaerei seguireb¬ be. Sul rìschio di «usura» dei mezzi e degli uomini, per un eccesso di missioni, lo stesso capo di stato maggiore della Difesa, il generale Rolando Mo¬ sca Moschini, era stato chiaro qualche giorno fa. Ieri un esper¬ to di cose miUtarì come l'ex generale Luigi Calligaris ha da¬ to corpo alle perplessità: «Ho dubbi sull'efficienza dei mezzi italiani. Manderemo reparti in elicotteri, ma se fanno un censi¬ mento del settore avranno sor¬ prese molto amare. Il settore è totalmente abbandonato. I sol¬ dati italiani sono stati trascura¬ ti, circondati da dissenso e disinteresse. Anche questa vol¬ ta li mandiamo in guerra e li chiamiamo "soldati di pace". Dobbiamo liberarci dalle ipocri¬ sie o quelle italiane saranno sempre forze armate in crisi». Gli fa eco Massimo Ostilio, ex sottosegretario alla Difesa, vice¬ presidente della commissione Difesa: «Non avendo risorse economiche sufficienti, i nostri uomini fanno turni massacran¬ ti. Lo stesso si può dire per i mezzi. Già in Somalia dovem¬ mo risolvere il problema dei veicoli in panne usando le ruo¬ te diuna autoblindo sull'altra. Se ne cannibalizzarono quaran¬ ta su cento. Il fatto è che non avevamo un magazzino adatto a sostenere una missione al¬ l'estero. E questo vale anche oggi». Infine il problema dei soldati di leva. L'associazione di genito¬ ri Angesol denuncia: «Per il sostegno logistico, in particola¬ re a bordo delle navi, si utilizza¬ no i soldati di leva». Smentisce seccamente il ministro Marti¬ no: «Nemmeno un coscrìtto sui duemila militari che verranno mobilitati». Certo è che a bordo delle navi un dieci per cento degli equipaggi sono di leva. In genere fanno gli sguatteri in cucina o i mozzi. La Marina militare, finché può, si rifiuta di utilizzare personale profes¬ sionistico per mansioni di bas¬ so rango. Quei soldati dovranno essere sbarcati. Ma c'è la possi¬ bilità - presa in esame ieri al ministero della Difesa - di farli firmare una domanda di arruo¬ lamento su due piedi e trasfor- marli in volontari. E' deciso anche che saranno sottoposti al codice militare di pace. E che ci sarà un'indennità pari a quella delle missioni umanitarie. Ma una missione come quella che si va profilando costa cara: spesa prevista in sei mesi, mille miliardi. Per l'ultima guerra fu decisa una tassa sulla benzina. La portaerei «Garibaldi», fiore all'occhiello della Marina militare: è ancorata al porto di Taranto

Persone citate: Antonio Martino, Flori, Gari, Luigi Calligaris, Marti, Massimo Ostilio, Mimbelli, Moschini, Rolando Mo

Luoghi citati: Roma, Somalia, Tampa, Taranto