Hughes, colpa d'amore

Hughes, colpa d'amore UNA BIOGRAFIA RICOSTRUISCE IL DRAMMA MATRIMONIALE DEL POETA INGLESE Hughes, colpa d'amore Perché le due mogli si suicidarono Hughes ne fu distrutto, il funerale fu seguito da un pugno di amici, e lui non riuscì a pronunciare una parola. La Plath aveva aper¬ to il becco del gas sei anni dopo il matrimonio. La We¬ vill aveva fatto altrettanto dopo lo stesso intervallo di tempo. Eppure erano due donne diversissime fra di loro. Bella, quasi ricca, mol¬ to generosa, Assia era un personaggio solare, una sor¬ ta di contrappeso alle intro¬ versioni e alle terribili de¬ pressioni della poetessa. La¬ vorava nella pubblicità, piombò nella vita - e nel matrimonio - degli Hughes quando, nel '61, Sylvia Pla¬ th decise che bisognava tra¬ sferirsi in campagna. La cop¬ pia trovò un cottage nel Devon, e affittò il piccolo appartamento di Londra a un poeta canadese, David Wevill, arrivato con la terza moglie, cioè Assia. Alta, ele¬ gante, seducente, con degli inquietanti occhi viola, ave¬ pena Feinstein ol gas osia: moglie o va un passato co¬ smopolita alle spal¬ le: nata in Germa¬ nia da un medico ebreo di origini rus¬ se e da madre pro¬ testante, era cre¬ sciuta in Palestina dove la famiglia si era trasferita alla vigilia della guer¬ ra, e poi in Canada subito dopo il con¬ flitto mondiale. Là si era sposta¬ ta, divorziata, ri¬ sposata, seguendo il nuovo marito a Londra. Poi, in Bir¬ mania, finito an¬ che questo matri¬ monio, si era final¬ mente unita con David Weavill, per tornare definitiva¬ mente a Londra. Entrambi lavora¬ vano nella pubbli¬ cità, guadagnava¬ no molto bene, vi¬ vevano in un certo lusso. Il contrasto con Hughes e la sempre a corto di quattrini, non poteva essere più stridente. Da inquilini diventarono presto molto amici, e fra Assia e Ted nacque altrettanto rapida¬ mente l'amore. Poteva esse¬ re un'avventura, diventò una passione, che generò un assurdo triangolo. Silvia Pla¬ th a poco a poco seppe tutto, ma non voleva divorziare. Nel '62 decise col marito di tornare a Londra, per ricosti¬ tuire in qualche modo la loro unione; ma quando As¬ sia si accorse d'essere incin¬ ta e decise di tenersi il bambino, la situazione preci¬ pitò. Nel suicidio della poe¬ tessa si intersecano tante storie, non solo quella del¬ l'amore deluso. Ma come da un buco nero di puro dolore, quella morte si irradiò sul futuro della nuova coppia. E l'uomo che lei, in una sua celebre poesia, aveva chia¬ mato «il vampiro» seppe sei anni dopo che non ci sareb¬ be mai stato scampo. Plath, Sylvia Plath si tolse la vita col gas ferita da depressione e gelosia: sei anni dopo, la seconda moglie si uccise nello stesso modo Mario Baudino QUANDO Ted Hughes, il poeta britannico, pub¬ blicò nel 1970 il suo libro Crow dedicandolo «al¬ la memoria di Assia e Shu- ra», pochi si chiesero chi si nascondesse dietro quei due nomi femminili. Hughes era notissimo per essere stato il marito di Sylvia Plath, an¬ che lei poetessa - e reputata grandissima - che si era suicidata forse per colpa sua, dei suoi numerosi tradi¬ menti coniugali. L'accusa gli veniva soprattutto da parte femminista ed era in¬ fondata, ma dati i tempi reggeva talmente bene da oscurare il resto, per esem¬ pio il dolore che si nasconde¬ va dietro quella dedica: una tragedia spaventevole, nata in qualche modo proprio dalla morte della Plath; una tragedia che però restò per lungo tempo del tutto igno¬ ta. Gli amici conservarono il segreto; se ne cominciò a parlare alla fine degli Anni Novanta, quando lo stesso Hughes - scomparso nel '99 - vi fece cenno in qualche intervista e nelle poesie del¬ la sua ultima raccolta. Ora la prima biografia dedicata al poeta (Ted Hughes: The Life of a Poet), scritta da Elaine Feinstein e pubblica¬ ta in questi giorni a Londra da Weidenfeld S- Nicolson, narra nei minimi particolari una vicenda davvero atro¬ ce: sei anni dopo il suicidio di Sylvia, la seconda moglie Assia Wevill pose fine alla propria vita e a quella della bambina avuta proprio da Hughes. Aprì il gas e tenen¬ do fra le braccia la piccola Shura lasciò che tutto si compisse, in una tragica ripetizione di ciò che aveva fatto la Plath. Assia Wevill si sentiva come inseguita da una maledizione, 'perché proprio dopo la scoperta della sua relazione la poetes¬ sa era precipitata nell'ulti¬ ma, definitiva crisi della sua vita. Ted Hughes è morto nel '99. A Londra è appena uscita la sua prima biografia, opera di Elaine Feinstein