«Nel mirino i ponti della California» di Paolo Mastrolilli

«Nel mirino i ponti della California» «Nel mirino i ponti della California» Sono già mille i sospetti arrestati dopo l'11 settembre Paolo Mastrolilli NEWYORK Il governatore della California Gray Davis ha lanciato un'allerta su quat¬ tro dei lunghi ponti dello Stato che sarebbero nel mirino dei terroristi. Ci sono «elementi credibili» prove¬ nienti da «diverse fonti», stando a Davis, per temere che nei prossimi giorni, quattro dei maggiori ponti della California siano oggetto di at¬ tacchi teiroristici. Gli attacchi sareb¬ bero stati organizzati nel periodo compreso fra oggi e il 9 novembre. Davis ha ir^ato, in particolare, quattro poni i da ? sarebbero presi di mira dai rmrist - il Golden Gate ed il Bay Bridcns i Jan Francisco, il Vincei. l^omu bridge di Los Ange¬ les, ed il Coronado Bridge, di San Diego. «Per una persona in prigione, è difficile uccidere innocenti o aiutare il terrorismo». E' chiaro lo spirito polemico di queste parole, con cui 0 ministro della Giustizia John Ashcroft ha potuto annunciare che tre uomini arrestati dopo 1' 11 settem¬ bre avevano tìollegamènti sicuri con i dirottatori. Dal giorno degli attenta¬ ti, infatti, oltre.mille.persone.sono finite in prigione; è questo ha scate¬ nato polemiche sulle presunte viola¬ zioni dei diritti civili negli Stati Uniti. Ashcroft non ha dato i nomi dei tre sospetti cui si riferiva, ma il «New York Times» ha scritto che si tratta di Karim Koubriti, Ahmen Hannan, e Youssef Hmimssa. Il 17 settembre scorso l'Fbi aveva fatto un raid in una casa di Detroit, al numero 2653 di Norman Street, cer¬ cando il presunto membro di Al Qaeda Nabli al-Marabh. Il suo nome stava sopra il campanello, ma dentro all'appartamento c'erano Koubriti, Hannan e un terzo uomo che si chiamava Farouk Ali-Hamoud. I tre raccontarono che vivevano li da sole due settimane, e al-Marabh forse ci aveva abitato prima. Nella casa, però, gli agenti trovarono identifica¬ tivi falsi per Hannan e Koubriti, che li facevano passare per impiegati dell'azienda Skychefs dell'aeroporto di Detroit. I due avevano lavorato come lavapiatti per questa compa¬ gnia di servizi alimentari ma non erano più impiegati, e quindi aveva¬ no qualche altro interesse per entra¬ re liberamente nell'aeroporto. Tra le carte c'erano anche note in arabo su ima base mihtare america¬ na in Turchia, sul «ministro degli Esteri» degli Stati Uniti e sull'Alia International Airport di Amman, in Giordania. Koubriti, per scagionarsi, disse che i documenti falsi appartene¬ vano a un terzo uomo, Youssef Hmi¬ mssa, che aveva vissuto con loro ma joì era andato via. Fochi giorni dopo 'Fbi arrestò anche lui, e il 19 settem¬ bre trovò Marabh a Chicago.. Koubriti e Hannan, però, sono rimasti sotto chiave, e dopo un mese e mezzo di interrogatori gli agenti si sono convinti che sapevano del com¬ plotto contro le Torri Gemelle e il Fentagono. Ma perché Ashcroft ha fatto polemica, annunciando il passo avanti delle indagini? Perché alcuni Darlamentari, associazioni e media, o stanno accusando di aver fatto retate tra le minoranze di origine mediorientale, tenendo centinaia di persone in galera senza motivo. Un' accusa pesante, che si somma alle paure generate dalle leggi speciali antiterrorismo, approvate dal Con¬ gresso e fìnnate la settimana scorsa dal presidente Bush. Fer il ministro della Giustizia, quindi, è importante dimostrare che e persone arrestate erano complici dei dirottatori e che tenerle in prigione serve a prevenire gli altri attacchi che Al Qaeda minac¬ cia ormai ogni giorno. Ma qual è la vera storia di questi arresti? Il numero è superiore a mille, ma nessuno lo conosce con esattezza, perché le autorità non- rivelano i particolari delle investiga¬ zioni aperte. Così sappiamo che dall'I 1 settembre sono state fermate 235 persone per violazioni delle leggi sull'immigrazione, e 185 restano sot¬ to custodia. Gli altri arresti sono giustificati con reati penali, non col¬ legati agli attentati. Le autorità han¬ no fatto attenzione a scegliere moti¬ vi credibili per le detenzioni, ma negli Usa le libertà civili sono frutto di un processo sanguinoso, comincia¬ to con la guerra tra Nord e Sud, e quando qualcuno le tocca si alzano subito parecchie voci. Il deputato democratico John Conyers e il senatore del Wisconsin - Russel'Feingold, l'umico adavervota-'Jt to contro le leggi speciali, hanno presentato una richiesta ufficiale ad Ashcroft per conoscere ISdentità eJe incriminazioni dei detenati.invitarr- do il ministro a ((fare tutti i passi necessari per garantire la protezione dei diritti costituzionali» dei prigio¬ nieri, anche se non sono americani. Oltre a loro 20 gruppi, tra cui l'Ameri- can Civil Liberties Union e il Lawyer's Committee for Human Ri- ghts, hanno presentato una doman¬ da in base al Freedom of Information Art, perché «esiste un enorme inte¬ resse pubblico a conoscere i dettagli degli arresti». Qualche detenuto liberato, come Yazeed Ai-Salmi, ha denunciato tor¬ ture. «Mi hanno trattato peggio di un animale», ha dettò uscendo dal Me¬ tropolitan Correctional Center di New York. Ai-Salmi, un saudita che abitava con alcuni dirottatori, ha parlato di isolamento, bende sugli occhi e notti insonni. Ma queste lamentele hanno attirato ancora su di lui l'attenzione degli investigatori, che possiedono un manuale di Al Qaeda in cui veniva suggerito pro¬ prio questo comportamento, in caso di arresto nella sensibile America: una volta in prigione, dice il testo, denunciate spesso e ad alta voce che siete stati abusati. In realtà, tutti i detenuti penali hanno diritto all'assi¬ stenza legale, mentre il portavoce delTlmmigration and Naturalization Center, Russell Bergeron, ha detto che i fermati per violazioni sull'immi¬ grazione sono stati informati dei loro diritti, e hanno ricevuto una lista di gruppi che danno assistenza legale. La polemica è ancora aperta, spe-B eie ora che le leggi speciali autorizza¬ no il' fermo preventivo di 7 giorni. Ma un editoriale del Boston Globe commenta: «Le rovine delleTorri er l'antrace nella posta mi hanno reso più tollerante verso la decisa applica¬ zione delle leggi. Le critiche dei libertari servono a conservare il go- verùo onesto, e quindi sono contento che si lamentino. Avrei voluto che le leggi speciah non fossero mai passa¬ te. Ma se è per questo, vorrei anche poter visitare ancora il tetto del World Trade Cantera. L'allarme lanciato dal.governatore Davis «Attacco programmato nei prossimi giorni» Il ministro Ashcroft risponde all'accusa di avere fatto retate fra le minoranze «Chi è in prigione non può uccidere innocenti» 1 u Il ministro della Giustizia John Ashcroft nella conferenza stampa di ieri: lotta spietata al terrorismo