Caselle in volo verso la serie A

Caselle in volo verso la serie A Caselle in volo verso la serie A Ieri sera stop per nebbia: si attende il parere Enav Alberto Caino Ieri sera era chiuso per nebbia, ma dopo quattro anni di su e giù dalla «Serie A» alla «C» degli scali italiani - ora che gli altri scali, in blocco o quasi, vengono provviso¬ riamente declassati - Caselle ha buone chance di risalire in cate¬ goria 3.B, r«01impo» per i decolli e gli atterraggi in pessime condi¬ zioni di visibilità: 75 metri (at¬ tualmente l'aeroporto deve chiu¬ dere sotto i 550). Il collaudo degli impianti si è concluso a tarda notte. «Ci sono rifiniture da ese¬ guire e concederemo qualche giorno alla Sagat per effettuarle prima della verifica decisiva» ha anticipato l'Enav (l'Ente di assi¬ stenza al volo) al procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, il magistrato che da anni bracca a colpi di ispezioni la società di gestione dello scalo e i suoi controllori istituzionali (fra cui l'Enav). Se oggi Caselle si ritrova sul punto di ereditare, in caso di nebbia fitta, una parte del traffi¬ co aereo di scali vicini lo deve in un certo senso alle sollecitazioni di Guariniello. Il diretto interes¬ sato si limita a chiosare: «La prevenzione paga sempre». C'è un antefatto che ora riacquista importanza: il 13 novembre 1999, il procuratore aggiunto convocò nel suo ufficio dirigenti dell'Enav e dell'omologo Enac (Ente nazionale aviazione civile) per evitare che «Caselle venisse troppo penalizzato». Il magistra¬ to aveva scoperto che tutti gli altri scali del Nord, trarrne quello di Venezia, avevano un sistema Avi (aiuti visivi luminosi) ai bor¬ di delle piste nelle medesime condizioni di inadeguatezza del¬ l'aeroporto torinese. Solo che quest'ultimo, continuamente «declassificato», aveva a che fare con lui, gli altri scali no. Il problema più grave non consisteva e non consiste tut- t'ora nelle luci di pista in sé, ma nel loro costante monitoraggio per segnalarne i guasti in tempo reale. Un rapporto dell'Enav del 25 ottobre informa che Caselle ha un sistema di controllo final¬ mente efficiente. Al punto che i suoi «tempi di reazione» sono i più rapidi in assoluto: un singolo aiuto visivo luminoso si spegne e in 5-6 secondi compare la segna¬ lazione del guasto sui monitor della consolle di controllo. A Venezia ne occorrono 10, a Mal- pensa e Bologna fra i 30 e 60 secondi; a Ronchi dei Legionari (Trieste) e Orio al Serio (Berga¬ mo, l'aeroporto dei voli charter) si sale a 4 minuti. Fiumicino ha la maglia nera: 10 minuti. A Linate, invece, le verifiche sono in corso. Tuttavia, dopo la tragedia del- l'aeroporto milanese, Guariniel¬ lo aveva rimesso il naso nei sistemi di sicurezza di Caselle e scoperto che, fra settembre e ottobre, più di un aereo era stato autorizzato al decollo o all'atter¬ raggio in condizioni non regola¬ mentari: mancavano (e mancano in parte ancor oggi) gli stop-bars, la segnaletica orizzontale e verti¬ cale sulle vie di accesso alla pista. Né era stato emesso un «notam» per avvisare i piloti del problema. Ebbene, in questi casi si supplisce con il ricorso agli automezzi «follow-me». A Casel¬ le non erano comparsi in quei primi giorni di scarsa visibilità. I problemi oggi si pongono per gli altri aeroporti: l'Enav li elen¬ ca minuziosamente nel suo dos¬ sier, ma poi finisce per chiedere una nuova proroga all'Enac per gli adeguamenti necessari. L'al¬ tro ente gli risponde picche. «... tenuto conto che sta per scadere la proroga concessa due anni fa, tenuto conto della complessità dei problemi sia per gli scali gestiti da altri soggetti sia per quelli affidati a voi». Una stocca¬ ta al controllore-controllato. Nel frattempo Guariniello ri¬ prende carta e penna e si rivolge al ministro Lunardi (infrastruttu¬ re). «Ho interpellato Enav, Enac e il Dipartimento dell'aviazione civile - scrive - sulle quattro questioni cruciali per la sicurez¬ za in pista: Avi, radar di terra, segnaletica, regolamentazione della cosiddetta aviazione gene¬ rale (i voli delle linee non com¬ merciali) che non è affatto chia¬ ra. A ciascun ente ho posto lo stesso quesito: a chi competono controlli, decisioni, l'applicazio¬ ne delle norme intemazionali Icao che in Italia si continuano a non recepire mentre si ripete che vanno recepite. Le risposte sono del tutto contraddittorie. Non mi resta che rivolgermi a Lei per avere chiarezza». Dopo essere stato declassato nel '97, ora al «Sandro Pertini» c'è il sistema Avi (aiuti visivi luminosi) più avanzato d'Italia e potrebbe ereditare parte del traffico degli scali bocciati .s^, .. MT' ■: •■■iÉr Il collaudo degli Impianti, da parte dell'Enav, si è concluso a tarda notte, ma già ieri sera si spendeva un certo ottimismo sull'esito. «Ci sono rifiniture da eseguire e concederemo qualche giorno di tempo alla Sagat per effettuarle, dopodichéfaremo l'ultima verifica». In caso di giudizio positivo Caselle risalirà in categoria 3.B,r«Olimpo» peri decolli e gli atterraggi in pessime condizioni di visibilità: 75 metri. visibilità:/bmetri.

Persone citate: Alberto Caino, Berga, Casel, Guariniello, Lunardi, Raffaele Guariniello, Sandro Pertini

Luoghi citati: Bologna, Italia, Orio Al Serio, Ronchi Dei Legionari, Trieste, Venezia