«Abbiamo truppe in Afghanistan»

«Abbiamo truppe in Afghanistan» «Abbiamo truppe in Afghanistan» Rumsfeld : soldati americani a fianco dei mujaheddin Marco Ferri NEW YORK Osama bin Laden verrà mai cattu¬ rato o ucciso? Al momento ci credo¬ no solo 28 americani su 100, secon¬ do un sondaggio del New York York Times e della Cbs, e questo dice parecchio sulla percezione pubblica della campagna militare in Afghanistan. Il presidente Bush continua da avere un gradimento dell'87%, e quindi la gente non incolpa lui per la mancanza di successi. Invece sono i taleban. Al Qaeda e le montagne dell'Afghani¬ stan che si stanno dimostrando inespugnabili, anche se ieri il capo del Pentagono Rumsfeld ha confer¬ mato che militari americani sono già sul terreno. Il maggiore Mill del Comando centrale di Tampa ha sottolineato che «è la prima volta che il Segretario alla Difesa ammét¬ te la presenza di truppe di terra in Afghanistan. E' stato volutamente ambiguo per non specificare quali corpi esattamente siano». n generale comandante dell'ope¬ razione Èhduririg'Frèedóm, Tom- my Franks, ha fatto un viaggio in Pakistan, Uzbekistan ^Tagikistan per rincuorare gli alleati di frontie¬ ra, e ha detto che «l'intervento procede secondo i piani e i tempi stabiliti». Anche il presidente Bu¬ sh, parlando in una scuola, ha garantito che «andremo a prende¬ re i tenroristi ovunque si trovino e faremo giustizia, colpendo anche chi li protegge. La mia generazione si trova davanti alla sua sfida storica, e non deluderà». Ieri, infat¬ ti, 95 raid aerei sono stati lanciati sull'Afghanistan, per l'SO'/o indiriz¬ zati contro le linee difensive dei taleban vicino alle città di Kabul, Mazar-i-Sharif, Kunduz e Bamian, e sulla piana di Shomali. Un fungo di fumo alto 300 metri si è alzato sopra Bagram, generando incertez¬ za sul tipo di arma usata e sul¬ l'obiettivo colpito. I comandanti dell'Alleanza del Nord, tra i quali il generale Dostum, hanno spostato verso la prima linea circa mille uomini delle loro truppe d'elite, gli «zarbati», costituite dal leader mili¬ tare Massud, ucciso il mese scorso. Sono soldati pagati e addestrati il doppio degli altri, e il loro movi¬ mento è il primo segnale di un'of¬ fensiva imminente. I taleban hanno detto che sul terreno ci sono 500 commandos americani proprio per aiutare gli oppositori, mentre l'Alleanza del Nord ha confermato che militari delle forze speciali Usa hanno crea¬ to una base vicino a Mazar-i-Sha- rif, dove le truppe del regime resi¬ stono da oltre due settimane nono¬ stante i bombardamenti. Rum¬ sfeld ha rivelato per la prima volta che «abbiamo un numero limitato dì uomini sul terreno, nella zona settentrionale del Paese: stanno già svolgendo diversi compiti». Il Pentagono ha riconosciuto anche che sta Ubando le bombe a fram¬ mentazione, e diramato un avviso alla popolazione perché gli ordigni sono gialli come le migliaia di razioni alimentari paracadutate su tutto il paese, e qualche civile potrebbe raccoglierle per errore. Rumsfeld ieri ha incontrato a Washington il collega britannico Geoff Hoon, ed entrambi hanno lasciato aperta la possibilità di continuare gli attacchi durante il Ramadan. Il capo del Pentagono ha citato anche Ù leader pakistano Musharraf, secondo il quale nella leadership dei taleban starebbero aumentando le divisioni, e tutte queste notizie sembrano avvicina¬ re l'offensiva di terra. Il New York Times inoltre ha scritto che la Cia e il Dipartimento di Stato hanno stabilito un rapporto di collabora¬ zione con i servizi segreti di Siria, Libia e Sudan, tutti ex nemici che avrebbero deciso di isolare Bin Laden. Ma questi progressi, come li ha definiti il portavoce Stufflebe- em, non rappresentano ancora un successo tangibile da «vendere» all'opinione pubbhca, e quindi non cancellano il senso di frustrazione che aleggia su Washington. Il New York Times, ad esempio, ha scritto che il famoso raid dei Rangers a Kandahar, nella casa del mullah Omar, non ha prodotto i risultati attesi. I commandos sono riusciti a raggiungere gli obiettivi, uccidere una ventina di taleban e tornare indietro illesi in sole cinque o sei ore. Ma non hanno trovato le informazioni d'intelligence che avrebbero dovuto facilitare la cac¬ cia a Bin Laden e agli altri capi del regime, come dimostrano i bom¬ bardamenti quasi casuali di questi giorni sulle grotte in cui potrebbe¬ ro essere nascosti. Washington si prepara davvero a una lunga guerra, visto che Bush sta per ordinare il rafforzamento delle riserve strategiche di petrolio comprando circa 70 milioni di bari¬ li, da aggiungere ai 543 milioni già custoditi nei depositi al confine tra il Texas e la Louisiana. Le importa¬ zioni, che coprono la metà dei 19 milioni di barili consumati ogni giorno dagli Stati Uniti, potrebbero ridursi, e quindi il governo si at¬ trezza per l'emergenza. Ma tutte queste manovre militari, politiche e strategiche non stanno convin¬ cendo neppure gli analisti più vici¬ ni al partito repubblicano come William Kristol e Charles Krau- thammer, che ieri hanno bocciato la conduzione della guerra nella pagina degli editoriali del Washin¬ gton Post. Kristol, in particolare, è molto vicino al senatore McCain, l'ex rivale presidenziale di Bush, che domenica ha chiesto la mobili¬ tazione di tutta la potenza militare americana. La pressione sale, e se il capo della Casa Bianca non otter¬ rà qualche successo tangibile in breve tempo, l'escalation potrebbe diventare un orizzonte inevitabile. MMMMHHtt&SPV:; ilv'y!';: E' la prima ammissione del Pentagono: il ministro parla di un «modesto numero» Secondo il regime di Kabul si tratta di 500 uomini. Soltanto il 2807o dei cittadini Usa crede che Bin Laden verrà catturato o ucciso mmKWMMMMMHHMWMfr : :. ■'\-:x;-^^^:-.v.-^-v':?.::..:... - i 'È W Un gigantesco «fungo» ..,. ..,..,5Ì.I|evadairaerppQrto dèlia città afghana di Bagram dopo un bombardamento