Borse in calo sulla scia di Wall Street

Borse in calo sulla scia di Wall Street DOW JONES -2,850Zo E NASDAQ -3,9207o . LUNEDI' GRIGIO IN EUROPA MILANO: -1.480Zo. CROLLA L'ARGENTINA Borse in calo sulla scia di Wall Street Vanni Cornerò ROMA Lunedì grigio nelle piazze euro¬ pee, tutte le borse hanno aperto la nuova settimana di contrattazio¬ ni in negativo. A pesare sui risulta¬ ti sono stati soprattutto i tagli alle stime sui risultati del Banco San- tanderper il 2001 e le dichiarazio¬ ni dell'amministratore delegato di Axa sul possibile effetto negati¬ vo dell'andamento del mercato sulla crescita della compagnia. In Italia si è anche fatto sentire r«effetto Monti», dopo l'annuncio dell'intenzione del Commissario europeo alla concorrenza di boc¬ ciare come aiuti di Stato le agevo¬ lazioni fiscali previste dalla legge Finanziaria '99 a favore delle ope¬ razioni di riassetto del settore bancario. E sulla giornata, già condizionata in apertura dalla chiusura in calo delle piazze asiati¬ che, ha pesato l'andamento di Wall Street, che si è presa una pausa dopo i recenti rialzi in attesa dei dati macroeconomici attesi in settimana (fiducia dei consumatori, Pil del terzo trime¬ stre, disoccupazione in ottobre) e dove il Dow Jones ha anche scon¬ tato il -8,52^0 accusato da Boeing all'annuncio che una maxicom¬ messa da 200 mihardi di dollari della Difesa Usa è stata assegnata alla rivale Lockheed Martin. In chiusura l'indice dei principali titoli industriali Usa ha chiuso a -2,8507o e il Nasdaq a -3,9207o. Nel panorama negativo delle piazze europee Milano è quella che se l'è cavata meglio, con il Mibtel in negativo deh 1,48 e il Mib 30 dell'I,61 per cento, men¬ tre il Numtel ha addirittura chiu¬ so in rialzo dello 0,93. Parigi ha perso il -2,1307o: le flessioni più pesanti hanno riguar¬ dato Lvmh, Thomson Multime¬ dia, Gap Gemini e France Tele¬ com. Londra ha chiuso a -1,98^0, soprattutto a causa di Logica, Hsbc e Bank of Scotland, ma le vendite hanno coinvolto anche telefonici, petroliferi e il gestore aeroportuale Baa. Francoforte, scesa del 3,0307o, lega le sue perdi¬ te ai gruppi automobilistici Volkswagen e DaimlerChrysler, a Epcos, Deustche Telekom, Al- lianz e Deutsche Bank. Madrid, penalizzata del 2,0807o, sconta i pesanti ribassi di Banco Bilbao e Banco Santander Central, oltre a quelli di Telefonica Sa e Telefoni¬ ca Movil. Telefonici in crisi anche ad Amsterdam, che ha lasciato sul terreno ri,7307o, mentre sul -2,48 di Stoccolma hanno pesato Erics¬ son, Skandia e Nokia. Zurigo, inve¬ ce, è scesa deh' 1,807o) sotto l'urto di Roche, Novartis, Ubs e Cs. A Piazza Affari i settori più colpiti dalle vendite sono stati quelli di tmt e bancari, mentre la pressione è stata più attenuata su energetici, materie prime e utili¬ ty. Tra gh energetici che attendo¬ no le decisioni dell'opec su even- tuali tagli alla produzione, in net¬ ta controtendenza Saipem ^2,507o) su cui da tempo sono puntati gh occhi degli analisti e che già venerdì era stata oggetto di uno strong buy da parte di Morgan Stanley. Altro elemento di preoccupa¬ zione generale è stato il rinvio dell'annuncio del piano economi¬ co per l'Argentina, che era atteso nel corso del fine settimana. Un ritardo che innesca nuovi timori di insolvenza per il paese sudame¬ ricano, da tre anni in piena reces¬ sione, e che ha mandato in picchia¬ ta l'indice Merval della Borsa di Buenos Aires. Da settimane, infat¬ ti, gh investitori aspettano i detta¬ gli sul progetto di risanamento del debito, di un accordo con le province sulla ripartizione deUe entrate e di altre misure mirate a rilanciare i consumi. Secondo fon¬ ti governative il piano dovrebbe essere annunciato domani o mer¬ coledì. Intanto ieri l'indice Mer¬ val, il paniere delle principali azio¬ ni, ha perso r8,707o a quota 219,54 punti. In caduta anche il rating sul rischio paese, in pratica un indice sulla fiducia nefie obbliga¬ zioni emesse dall'Argentina che ora è considerato uno dei paesi meno solvibili del mondo. Sui prossimi giorni potranno avere anche ricadute i passi dei paesi petroliferi verso un accordo per sostenere i prezzi del greggio. L'intesa, che dovrebbe riunire tan¬ to i produttori Opec che quelli estranei al cartello di Vienna, ha avuto un prologo con un incontro a livello di esperti svoltosi ieri, dal quale però non sono emerse indi¬ cazioni su possibili tagli alla pro¬ duzione.

Persone citate: France Tele, Morgan Stanley, Roche, Thomson Multime, Vanni Cornerò