Il vertice Apec «sdogana» la Cina di Francesco Sisci

Il vertice Apec «sdogana» la Cina Il vertice Apec «sdogana» la Cina Rafforzata nel Pacifico la coalizione anti-Bin Laden Francesco Sisci PECHINO Alla fine di questo primo grande vertice di capi di Stato dopo gli attentati dell U settembre molte coso sembrano diverse nel mondo, almeno se viste da questa sponda del Pacifico. La riunione dell'associazione dei Paesi dell'Asia-Pacifico, l'Apec, in genere molto formale, ba assun¬ to in questi giorni un importante ruolo politico ponendosi m prima linea nella lotta al terrorismo e proponendo anche una linea ideale che dovrà tenere insieme la grande coalizione intemazionaltì. I venti capi di Stato si sono detti d'accordo su una serie di misure per il controllo dei conti bancari e scambi di informazioni che dovran¬ no rendere più facile l'individuazio¬ ne dei terroristi senza ostacolare il normale traffico di persone. Su un piano più ideale l'Apec ha individuato nel libero mercatp la, bandiera della grande coalizione e insieme il bersaglio che i terroristi volevano distruggere. «Il terrori-, siriò è una sfida dirètta alla visio¬ ne dell'Apec di libere, aperte e prospere economie e ai valori fon¬ damentali dei membri dell'Apec», dice la dichiarazione finale. La fiducia nell'economia inter¬ nazionale e la ripresa economica diventano quindi parte della stessa guerra ai terroristi che sono defini¬ ti «una minaccia a tutte le fedi, alla pace e alla sicurezza globale». Non era scontatissimo l'accordo su questa dichiarazione e la Cina, ospite e architetto della riunione, pare abbia avuto un grande ruolo nel lavorio diplomatico che ba por¬ tato a questo risultato. Inoltre l'Apec si è aperta sullo sfondo, di uàJ?assag^io storico tra Pechino e Tokyo, Il Giappone, dopo decenni di polemiche, ha infatti -.chiesto formalmente scusa alla Ck. na per la guerra di aggressione e la Cina ha accettato queste scuse. Questo gesto dovrebbe mettere ih un canto tanti vecchi attriti tra i vicini e aprire a una maggiore cooperazione. Ma soprattutto la .dichiarazione di principio ha ricadute enormi su piano bilaterale dei rapporti tra Cina e Stati uniti. 1, ,, ', La Cina si trova difattò sdogana¬ ta sul piano ideològico, pèrche nes¬ suno agita più cóntro di lei lo /spauracchio del comunismo, anzi è ' citata dal presidente Bush a model¬ lo di libero mercato, q anche sul piano strategico incassa Un prima grande successo. ' . .' Taiwan, jii fatto .indiBendente,.. ma formalmente parte d?(lla Cina,\ •Mia boicottato la Titìniòne.-Voleva ^...mandare un alto rappresentante politica; ma Pechino M'posfo il- veto cbiederido un rappresentante economicòcbme agli altri vertici dell'Apec. Questo boicottaggio, che' solo mese fa avrebbe sommerso il vertice in un mare di polemiche, oggi è passato quasi inosservato. Questo silenzio americano è d'oro per la Cina perché elimina la grande vera spina dei rapporti bila¬ terali e per Pechino apre un radio¬ so futuro di stretta collaborazione. È vero che il nuovo silenzio su Taiwan e l'avvicinamento è figlio di interessi contingenti, ma è pur vero, secondo alti funzionari cine¬ si, che questa contingenza è desti¬ nata a durare anni, e dopo la Cina sarà radicalmente cambiata. Infat¬ ti in tutto questo periodo di guerra in Afghanistan, gli Usa avranno bisogno della Cina per il controllo del Centro Asia e per evitare la destabilizzazione del Pakistan, già oggi vittima di'profondi conflitti interni per la guerra in coreo. La Cina, legata da amicizia di lunga data al Pakistan, è il Paese con più grande influenza su Islama- bad e chiedeva a^li Usa un ricono- . .acimentodei suoi intetesgua,Gea;. tirò Asia in cambio di una sua precisa pressione nell'area. Oggi, secondo fonti diplomatiche-dLJEe^, chino, la'Cina ha ottenfito"^uesto .. riconoscimento dagli Usa. Washington avrà poi bisogno di Pechino anche sul lungo periodo. La Cina rappresenta oggi il più forte polo economico fisicamente prossimo al Centro Asia, con un prodotto intemo lordo quattro vol- te girello della Russia, enonaLSier- cati potenziah per gas, petrolio e altre risorse centro asiatiche, ed è poilo sbocco più diretto al grande ìMAo delPacfiìCb, ilpolb ècòòb&i- co più dinamico del mondo. In altre parole anche dopo la guerra, nella futurafasediricostru- zione, sarà impossibile fare a meno della Cina. Lo sdoganamento politi¬ co e strategico dovrebbe poi porta¬ re decine di miliardi di dollari di investimenti americani in Cina già dall'anno prossimo. Per questo il presidente Jiang Zemin era radio¬ so e ringraziava con,,un-«thank you» anche per l'impertinente do¬ manda del giornalista della Cnn che gli chiedeva se sarebbe andato in pensione l'anno prossimo. Gli Usa fanno un passo indietro nella tutela di Taiwan Tokyo chiede scusa a Pechino per la guerra mondiale Il documento finale: lo sviluppo e il libero commercio sono essenziali per combattere chi ordisce attentati Soldati dell'esercito cinese marciano intorno al palazzo del vertice Apec

Persone citate: Bush, Centro Asia, Jiang Zemin