Suona Pletnev, è una festa

Suona Pletnev, è una festa Suona Pletnev, è una festa In Conservatorio il celebre maestro russo esegue la «Sonata 111» di Beethoven TOCCA al russo Mikhail Plet¬ nev il compito di esibirsi in Conservatorio mercoledì 24 alle 21, cioè il giorno dopo il concerto del divo Pollini.-*con¬ fronti sono odiosi e mutili, ma in questo caso comunque si potrebbero anche fare, perché il pianismo di Pletnev ha davvero pochi eguali al mondo e, pur senza essere preceduto e segui¬ to da aure mitiche, ogni'sua apparizione è una autentica fe¬ sta musicale. Pianista, ma anche composi¬ tore e direttore d'orchestra, Plet¬ nev ha messo in luce un talento precoce, consacrato dalla vitto¬ ria, nel 1978, della competizio¬ ne più prestigiosa del mondo, il Premio Ciaikovsky di Mosca. Il resto della storia è quasi scontato: onorificenze, concerti in ogni dove, registrazioni e collaborazioni ai massimi livel¬ li, hanno salutato un interprete dal carisma forte e genuino. . Il programma dell'esibizione torinese si apre con la Ciaccona in re minore di Bach-Busoni e la Sonata op. Ili di Beethoven, mentre la seconda parte è dedi¬ cata agli Scherzi di Chopin. La serata è organizzata dall'Unio- ne Musicale (serie gialla); i bi¬ glietti costano 40 mila lire, gli eventuali ingressi sono messi in vedita mezz'ora prima del con¬ certo a 30 mila. Informazioni al n. 011/54.45.23. Alfredo Ferrerò Mikhail Pletnev per l'Unione Musicale

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