Fra Cristianesimo e Islamismo una lunga storia di incomprensioni

Fra Cristianesimo e Islamismo una lunga storia di incomprensioni Fra Cristianesimo e Islamismo una lunga storia di incomprensioni NKLlé sue memorie l'emi¬ ro siriano Usama ibn Munqidn, vissuto al tem- . pò dulie crociate, scrive¬ va cosi dei cristiani che aveva imparato a conoscere in Terrasan- ta: Presso i tranchi non c'è ombra di senso dell'onore. Se uno di loro va per la strada con sua moglie, e un altro lo incontra, questi prende per mano la donna e si tira in disparte con lei a parlarle, mentre il marito se ne sta da un lato aspettando che lei abbia finito; e se la fa troppo lunga, la lascia col suo interlocutore e se ne va". E conclu¬ deva perplesso: "Guardate un po' che contraddizione! Non hanno gelosia ne onore, e al tempo stesso hanno tanto coraggio, che non nasce, di solito, se non dal senso dell'onore". Da parte cristiana Martin Lute¬ ro, nella sua predica "Per la guerra contro il Turco", era pronto a rico¬ noscere che oltre al coraggio i Musulmani avevano ogni sorta di buone qualità: i loro preti conduce¬ vano una vita esemplare, e "rispet¬ to a loro tutti i nostri monaci e religiosi del papato sono uno scher¬ zo"; più di tutto, poi, lo impressio¬ nava la serietà con cui pregavano Dio: "nelle loro chiese spesso essi vengono tutti insieme alla preghie¬ ra, e pregano con un tale decoroso silenzio e una così bella gestualità come non si trovano da nessuna parte nelle nostre chiese". Eppure il modo con cui gli islamici trattava¬ no le donne sembrava a Lutero così vergognoso da insozzare tutta la loro vita sociale, nonostante il deco¬ ro e la serietà che improntavano i rapporti tra uomini: "Il Turco di¬ stingue l'uomo dalla donna e tratta e svende le donne come se fossero mucche o vitelle. Il loro non è un matrimonio, ma un'unione di cani e porci". Non solo oggi, dunque, ma an¬ che in passato l'incomprensione reciproca fra il mondo cristiano e quello islamico ha trovato alimen¬ to in un dato antropologico, in una concezione radicalmente diversa dell'onore maschile e della dignità femminile, tale da cancellare l'istin- tivo rispetto che i se¬ guaci di due grandi religioni sorelle pote¬ vano provare gli uni per gli altri. Ma s'inten¬ de che le divergenze teologiche hanno avu¬ to un molo altrettanto pesante: il rifiuto mu¬ sulmano di vedere in Cristo altro che un profeta, per quanto nobile e ispirato, è inaccettabile per la teolo¬ gia cristiana, almeno quanto l'idea che Dio abbia potuto morire una morte ignobile sulla croce appare un'immonda bestemmia agli occhi d'un musulmano. Proprio per questo la storia dei rapporti fra le due religioni è "Una storia di rapporti falliti", come RECENAlessBar recita il sottotitolo del libro di Ludwig Hagemann, Cristianesimo contro Islam. Teologo a Mannhe- im, l'autore sottolinea che da parte cristiana ha quasi sempre prevalso una tragica ignoranza del mondo islamico, e anche quando si è volu¬ to conoscerlo, lo si è fatto solo per meglio aggredirlo. Come dimostra la prima traduzione latina del Cora¬ no, voluta nel XII secolo dall'abate di Cluny Pietro il Venerabile: im¬ presa intellettuale ammirevole che richiese la collaborazione, a Tole¬ do, d'un'équipe intemazionale di traduttori, ma che aveva come IONE ndro ero scopo esclusivamente la confutazione e la ridicolizzazione dei dogmi islamici. L'analisi di Hage- mann è però limitata al mondo cristiano d'Occidente: quello d'Oriente ebbe con l'Islam un rapporto del tutto diver¬ so, come ci ricorda Alain Ducellier nel suo Cristiani d'Oriente e Islam nel Medioevo. Secoli VII-XV . Il cristianesimo greco, infatti, venne in gran parte sommerso dall'espan¬ sione araba seguita alla predicazio¬ ne di Maometto. I luoghi ove predi¬ carono gli apostoli, ove vissero i primi padri della Chiesa, ove s'inse¬ diarono i più autorevoli patriarchi e nacquero l'eremitismo e il mona¬ chesimo cristiani si trovavano fra l'Asia Minore, la Siria, la Palestina, l'Egitto; e le comunità cristiane lì insediate dovettero abituarsi mol¬ to presto a vivere sotto la domina¬ zione islamica. Pur continuando a considerare i musulmani come ere¬ tici o addirittura come pagani, i cristiani d'Oriente scoprirono che con loro era possibile coabitare, conservando intatta la propria identità religiosa, e finirono addirit¬ tura per preferirli ai propri confra¬ telli, gli arroganti e invadenti cri¬ stiani d'Occidente. Nacque così, e prosperò per secoli, una cultura cristiano-orien¬ tale che nell'abbigliamento, nei co¬ stumi, nei piaceri e nei vizi, e anche nel cruciale rapporto fra i sessi, appariva ai viaggiatori occi¬ dentali sempre più indistinguibile dal cliché dell'esotico Oriente, e che tuttavia, a sconcertare tutte le classificazioni preconcette, era in¬ negabilmente cristiana. Come dire che l'opposizione antropologica fra Cristianesimo e Islam è un'illusio¬ ne di prospettiva: l'Occidente d'og¬ gi incarna solamente uno dei cri¬ stianesimi possibili, così come il fondamentalismo musulmano non è che uno dei volti possibili dell' Islam, e la battaglia per l'eguaglian¬ za fra uomo e donna può e deve essere combattuta anche all'inter¬ no delle società musulmane senza che questo significhi mettere in discussione la loro identità religio¬ sa. La storia dimenticata dei cristia¬ ni d'Oriente in terra islamica costi¬ tuisce dunque un salutare antidoto a chi oggi, come il politologo ameri¬ cano Samuel Huntington, teorizza l'ineluttabilità d'uno scontro morta¬ le fra le civiltà. Non per niente, se Hagemann, costretto a rievocare una lunga vicenda d'incomprensio¬ ne, si augura che il futuro sia diverso dal passato, e che cristiani e musulmani sappiano smentire le profezie di Huntington, Ducellier si rallegra di aver dimostrato "che l'appartenenza all'una o all'altra comunità non genera necessaria¬ mente un'avversione naturale e ineluttabile", e aggiunge, con am¬ mirevole understatement: " e ciò può essere utile anche ai giomi nostri". RECENSIONE Alessandro Barbero DIVERGENZE TEOLOGICHE E DIFFERENZE ANTROPOLOGICHE, AD ESEMPIO SUL RUOLO DELLE DONNE: MA NELL'ORIENTE MEDIEVALE FU POSSIBILE CONVIVERE E RISPETTARSI A VICENDA Ludwig Hagemai in Cristianesimo contro Islam Salerno, pp IU9 L. 25.000 Alain Due jllier cristiani d'Oriente e Islam nel Medioevo. Secoli VII-XV Einaudi, pp. 561 L 80.000 SAGGI

Luoghi citati: Asia Minore, Cluny Pietro, Egitto, Palestina, Salerno, Siria, Vicenda