I commando Usa combattono già in Afghanistan

I commando Usa combattono già in Afghanistan I commando Usa combattono già in Afghanistan Decollati da basi pakistane. Conferma il Pentagono: «Contingenti molto limitati, ma non saprete di più perché questi soldati sono adesso i più vulnerabili. E questa non sarà l'unica campagna» Maurizio Mollnari inviato a WASHINGTON Al tredicesimo giorno dell'opera¬ zione «Libertà Duratura» contro taleban e terroristi in Afghani¬ stan, il Pentagono ammette che le truppe speciah hanno varcato il confine «da qualche tempo» ma avverte: «Questa non sarà l'unica campagna». Azioni di comman¬ dos contro basi terroriste in altri Paesi sono possibili. Le parole del contrammiraglio John Stufflebeem sull'inizio della seconda fase della guerra sono lapidarie: «Contingenti molto limi¬ tati di uomini sono entrati in azione oltre le linee, l'uso delle forze speciali era previsto da tem¬ po, non saprete di più perché questi soldati adesso sono i più esposti, spero che il pubblico capi¬ rà la nostra riservatezza, i loro famigliari capiranno». Il presiden¬ te americano, George Bush, co¬ mandante in capo delle forze ar¬ mate, è il primo a rispettare la regola del silenzio: «Nessuna con¬ ferma, ma ho detto dall'inizio che avremmo usato tutti gh strumen¬ ti a disposizione per sconfiggere il terrorismo». Fra indiscrezioni e false smenti¬ te, fonti mihtari ufficiose fanno comunque filtrare lo scenario del¬ le operazioni e ieri anche la Cbs ha confermato che sarebbero 200 i rangers impegnati nell'azione nel Sud dell'Afghanistan. Piccoli grup¬ pi di commandos sono decollati in elicottero dalle basi di Quetta e Dalbandin, in Pakistan, rispettiva¬ mente a Est e a Sud del confine afghano oltre il quale c'è Kan¬ dahar, roccaforte dei taleban e del loro leader, il mullah Omar. Le truppe scelte impegnate hanno ricevuto due compiti: raccolta di informazioni per aiutare gh aerei a colpire e addestramento dei combattenti dell'opposizione. Giornalisti iraniani affermano di aver visto con i propri occhi com¬ mandos americani a Herat, nel¬ l'Est del Paese ai confini con l'Iran. Tanto Herat che Xandahar sono i capoluoghi di regioni a maggioranza pashtun, la stessa etnia dei taleban. La scommessa di Già e Pentago¬ no è favorire un'insurrezione del¬ le tribù pashtun nel Sud del Pae¬ se, facendo leva sui risentimenti per l'espropriazione di beni e ter¬ re da parte dei taleban dal 1998 a oggi. «Vogliamo aiutare chiunque in Afghanistan vogha sollevarsi contro i taleban che ospitano i terroristi», dichiara da Shanghai il consigliere per la sicurezza na¬ zionale, Condoleeza Rice. Se il tentativo dovesse riuscire, l'Am¬ ministrazione Bush avrebbe appli¬ cato contro i taleban imo «schema iracheno», ovvero la ripetizione della soUevazione simultanea a Nord e Sud dell'opposizione con¬ tro la capitale. Nel 1991 Bush padre all'ultimo momento non mandò le truppe Usa a sostenere curdi e sciiti per marciare su Baghdad, oggi Bush figlio vuole farlo per spingere uzbeki-tagiM a Nord e pashtun a Sud a rovesciare i taleban. Inviare i commandos a sostenere le tribù ribelli nel Sud serve a Washington e Londra anche per premere sull'Alleanza del Nord, affinché acceleri le ope- razioni mihtari del comandante uzbeko Dostum e prenda il nodo strategico di Mazar-i-Sharif. I por¬ tavoce dell'Alleanza sostengono di controUare il trenta per cento dell'Afghanistan ma fonti ameri¬ cane sono molto più prudenti. Per spianare la strada alle rivolte anti-taleban i C-17 decollati dalle basi in Germania hanno incremen¬ tato i lanci su valli e città di razioni alimentari. Il totale finora è di 500 mila pacchetti di cibo paracadutati. L'inizio della seconda fase del¬ la campagna militare è segnato dal mutato atteggiamento dei Pae¬ si confinanti con l'Afghanistan: il Pakistan confeima che dal suo territorio partiranno raid «colpi¬ sci e fuggi» per catturare i terrori¬ sti e bhtz contro i campi terroristi, l'Uzbekistan conferma che un con¬ sistente dispiegamento di truppe è in corso nelle sue basi. La campagna di terra comunque è al momento anomala. «Non vedrete in campo la quantità di truppe impegnata durante la guerra del Golfo - spiegano al Pentagono - ma solo piccoli gruppi, contingen¬ ti minori». La scelta tattica vuole evitare l'errore commesso dall'Ar¬ mata Rossa nel 1979 : impantanar¬ si con mighaia di uomini fra le gole afghane. I taleban invece vorrebbero proprio questa guerra: «Finché vengono con dieci, venti uomini, resterà un conflitto fra i loro aerei e i nostri civili. Se invece invieran- no centomila uomini, li affrontere¬ mo e capiranno chi è il più forte». La notizia dell'impiego dei com¬ mandos, anticipata dal «Washin¬ gton Post», ha coinciso con un giorno di bombardamenti leggeri per il venerdì musulmano. Appe¬ na calato il tramonto gli attacchi sono ricominciati, massicci, su Kabul, Kandahar e Jalalabad. Il Segretario alla Difesa, Donald Ru- msfeld, è andato a salutare i piloti visitando la base di Whiteman, in Missouri, da dove partono i bom¬ bardieri strategici che colpiscono in Afghanistan e ritornano con missioni di oltre 40 ore. Fra gli anahsti mihtari resta il dubbio su quah siano i piani di guerra in vista dell'imminente arrivo deh'invemo, previsto que¬ st'anno con temperature più terri¬ bili del solito. «L'inverno è un problema enorme - afferma Peter Tomsen, dal 1992 al 1995 inviato speciale americano in Afghani¬ stan - la stagione dei combatti¬ menti termina a metà novembre, al massimo alla fine». L'ipotesi di spedire i commandos a caccia di Osama bin Laden fra le vette gelate dell'Hindu Kush a oltre settemila metri è uno scenario militare da brividi. Di conseguen¬ za «nelle prossime settimane la guerra si intensificherà molto», assicura Tomsen, ma nessimo può essere sicuro che prima di dicembre tutto sarà finito. L'argo¬ mento dell'inverno viene liquida¬ to dai portavoce del Pentagono senza troppi dubbi:' «Le nostre truppe sanno battersi in qualsiasi clima». Il riferimento è ai fanti di montagna della decima divisione di Fort Drum, attestata in Uzbeki¬ stan. Delle operazioni mihtari della coalizione ha discusso al Pentago¬ no il ministro della Difesa, Anto¬ nio Martino, durante un incontro con Rumsfeld. Due gh argomenti: il rafforzamento del contingente italiano nei Balcani e la partecipa¬ zione alla guerra in Afghanistan. «Potremmo dare delle navi, si tratterà di un impegno limitato, dirò tutto al Parlamento», ha di¬ chiarato Martino prima di toma- re in Itaha. Il dibattito sulle strate¬ gie di guerra a Washington si svolge anche dentro il Congresso, nonostante la chiusura degh uffi¬ ci per l'allarme antrace. Il deputa¬ to repubblicano dell'Indiana, Ste¬ ve Buyer, suggerisce l'arma nucle¬ are, se sarà provato che c'è Bin Laden dietro l'antrace. «Mandare i commandos dentro le grotte dove si trovano depositi di armi chimiche non ha senso - ha detto Buyer, veterano della guerra del Golfo - megho gettarvi un ordigno nucleare limitato, far saltare tut¬ to e cementarle per mille anni». TALEBAN LO SCONTRO DI TERRA Missili Stinger a spalla (ne avrebbero da 1 70 a 500) che hanno abbattuto circa 270 tra elicotteri e jet dell'Armata Rossa, con una percentuale delI'SO0/) di bersagli colpiti. Questa arma è dotata di un sistema di aggancio del bersaglio detto "fire-and forget" ossia "spara e dimentica" perché i missili (che vo ano a velocità supersonica) seguono il bersaglio grazie ad un tracciatore- ad infrarossi. Microfono ambientale Video-monocolo Protezione collo-nuca. Mitragliatore M4 (caricatore da 30 colpi da 5,56 mm, precisione di tiro fino a 200 metri, peso '^ 3,2 chili).*- ' AMERICANI Casco ad alta fa protezione Copricapo di lana Giubbotti rivestiti, molti dei quali sottratti alle truppe sovietiche catturate Kalashnikov russi; ma anche copie cinesi, mantenuti in buono stato anche sé vecchi. Scarpe con suola in gomma, ricavata pneumatici, anche d'inverno Cassetta di interfaccia con sistemi elettronici ^ m Protezione balistica *S antiproiettile Tute protettive ignifughe testate contro gli effetti della guerra nucleare-batteriologica-chimica invisibile ai raggi infrarossi Pistola H&K Mark 23 (proiettili calibro 45, 12 colpi, peso 1,1 chili), visori notturni || ! (3 binocoli, batteria M di 1 5 ore, 680 . m grammi di peso). Mina antiuomo .Claymore (controllata , a distanza, con una portata fino a 45 metri e un peso di 1,6 chili). ^mwR ^ fi-- : *4 0