Ciampi ai partiti: torni il dialogo di Aldo Cazzullo

Ciampi ai partiti: torni il dialogo INITALIA Ciampi ai partiti: torni il dialogo «Capisco i pacifisti, ma si deve colpire il terrorismo» Aldo Cazzullo inviato a PERUGIA Carlo Azeglio Ciampi è consa¬ pevole di non poter prescinde¬ re da quanto è accaduto do¬ menica a Perugia. E sceglie di rivolgersi ai 200 mila pacifi¬ sti con un atteggiamento dia¬ logante ma fermo: non potete non stare con noi. I vostri obiettivi sono giusti, il vo¬ stro slogan di ieri «pane, acqua e lavoro per tutti» è condivisibile, ma per realiz¬ zarlo occorre colpire i terrori¬ sti; perché i terroristi sono i vostri nemici, «l'attacco di New York è stato e ha voluto essere un'aggressione contro tutte le nazioni amanti della pace». Poi il presidente della Repubblica si rivolge ai parti¬ li, della maggioranza e del¬ l'opposizione, perché «ripren¬ dano il dialogo» avviato al¬ l'inizio della legislatura e poi interrotto; «non occorre una grande crisi mondiale, è la vita della Repubblica che lo richiede». ! Per la prima volta daU' 11 settembre, Ciampi usa la pa¬ rola «guerra». Attribuendola però al campo avverso. Guer¬ ra «non dichiarata», guerra che «le organizzazioni terrori¬ stiche che si vantano di esser¬ ne state responsabili» vorreb¬ bero totale, guerra «masche¬ rata sotto le sembianze di una guerra di religione, che noi respingiamo con tutte le nostre forze come priva di qualsiasi fondamento». Que¬ sta «è una lotta contro il terrorismo; a questa lotta non possono non dare soste¬ gno tutti coloro che vogliono la pace». Accanto alle opera¬ zioni militari, sostiene il pre¬ sidente, dovranno però esse¬ re impiegati altri strumenti: gli interventi per il progresso civile ed economico dei paesi poveri, le iniziative diploma¬ tiche per portare la pace in Medio Oriente. Il mondo e l'Italia stanno affrontando «una delle crisi più gravi del nostro tempo», ammonisce Ciampi. Una ra¬ gione in più per riprendere il dialogo tra maggioranza e opposizione, per evitare lo spettacolo degli insulti e del¬ la contrapposizione frontale che il presidente ha seguito in tv negli scorsi giorni e non ha certo apprezzato. Ciampi invoca «buona volontà» e «reciproco rispetto», si appel¬ la alla «piattaforma di valo¬ ri» e al «patrimonio di princi¬ pi che sono l'essenza dell'in¬ tera nazione»; uno spirito comune che nella passata legislatura aveva portato a un voto congiunto sulle mis¬ sioni nei Balcani, si era affac¬ ciato dopo le elezioni ma è naufragato sulla questione delle rogatorie. Il richiamo di Ciampi vale sia per l'opposi¬ zione, sia per il governo. In questo senso si è mosso il Ouirinale «silente ma non assente»; non tanto per modi¬ ficare nel merito i provvedi¬ menti, quanto ' per evitare che le parti si sottraessero al confronto e alla mediazione e imboccassero la via dello scontro, cui Ciampi contrap¬ pone «il dialogo, anche aspro ma costruttivo». Un'altra faccia della «gra¬ ve crisi mondiale» riguarda l'economia. La conquista del¬ l'euro, prevede il capo dello Stato, potrà contenere le con¬ seguenze della congiuntura sfavorevole. Occorre rispetta¬ re le condizioni del patto di stabilità, che Ciampi preferi¬ sce evocare nella sua denomi¬ nazione completa, «patto di stabilità e di crescita, la prima essendo condizione ne¬ cessaria della seconda». E occorre ripartire con grandi opere pubbliche, infrastrut¬ ture, vie di comunicazione, e anche nuove case per i terre¬ motati dell'Umbria alloggiati ancora nei container (che Ciampi ha incontrato ieri sera). La ripresa economica potrà essere favorita anche dal nuovo assetto federale, devoluzione compresa, pur¬ ché ci si ricordi del «limite invalicabile», del «vincolo in¬ violabile» rappresentato dal¬ l'articolo 5 della Costituzio¬ ne, che definisce l'Italia una e indivisibile: «Onesta è l'ere¬ dità che abbiamo ricevuto dai nostri padri, l'impegno sacrosanto che abbiamo pre¬ so». Il federalismo italiano dovrà essere «solidale» ed evitare nuovi centralismi e nuove burocrazie, cui Ciam¬ pi contrappone il modello dell'alleanza delle autono¬ mie, un patto tra enti locali, università e imprese che uni¬ ti dialogano con il governo centrale. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nella Sala dei Notari, durante il suo intervento alle autorità della Regione Umbria

Luoghi citati: Italia, Medio Oriente, New York, Perugia, Umbria