Fra maggioranza e 119 9 rr ;izione resta il gelo

Fra maggioranza e 119 9 rr ;izione resta il gelo Fra maggioranza e 119 9 rr ;izione resta il gelo Centrosinistra tiepido sull'appello del Quirinale: servono fatti, a partire dal conflitto di interessi ROMA L'auspicio del presidente Ciam¬ pi - «torni il dialogo tra maggio¬ ranza e opposizione» - non trova pronti i due fronti contendenti che, anzi, colgono l'occasione per un nuovo scambio di accuse. La recente battagha parlamenta¬ re sulle rogatorie e il falso in bilancio, in particolare, ha lace¬ rato i rapporti tra Ulivo e Casa delle libertà. E non è bastato certo il voto «bipartisan» sulla crisi intemazionale a raffredda¬ re il clima pohtico. L'ostacolo più grosso a «un dialogo proficuo» è la mancata soluzione del conflitto di interes¬ si; è questo, secondo Francesco Rutelli, «il vero fardello per la nostra democrazia». Il proble¬ ma è che nel nostro Paese c'è «un'informazione controllata dalle tre reti di proprietà del presidente del Consiglio e dalle altre tre che il governo indiretta¬ mente controlla». Ecco, per il leader dell'opposizione il con¬ fronto deve e può ripartire solo se, una volta per tutte, viene risolta questa vicenda,, perchè il dialogo «si deve fare nell'interes¬ se del Paese». Infatti, «ima cosa è l'interesse nazionale, altra co¬ sa l'interesse di qualcuno: legge sulle rogatorie, sul falso in bilan¬ cio, sull'abolizione della tassa di successione e donazione non per la gente comune ma per i patrimoni multimiliardari». Pronta la replica del Polo, con il capogruppo di Fi al Senato Schifam, il quale accusa Rutelli di non avere senso dello Stato, di non ascoltare le parole di Ciampi, di voler negare alla maggioranza il diritto di reahz- zare il programma elettorale. «Purtroppo - sottolinea Schifani - il centrosinistra ha cercato, alzando le barricate dell'ostru¬ zionismo e della mistificazione, di intralciare il percorso pro¬ grammatico della maggioran¬ za». Macché, è la controreplica del capogruppo della Margheri¬ ta Castagnetti: tutte le responsa- bilità del corto circuito sono addebitabili solo alla maggioran¬ za che «ha voluto intenzional¬ mente deteriorare i rapporti per perseguire interessi di parte e cambiare il comune sentire del¬ la legalità repubblicana». Ora, dopo l'appello di Ciampi, osserva Castagnetti, bisognerà verificare se da parte del centro¬ destra sia maturata «la disponi¬ bilità a cambiare atteggiamen¬ to». Insomma, ci vogliono fatti nuovi, visto che, come dice il diessino Bersani, «si è deteriora¬ to anche l'ordinario fair play». L'occasione c'è, aggiunge l'ex , ministro, e cioè discutere la rapida attuazione delle nuove norme costituzionali sancite dal referendum. «Speriamo - conclu¬ de Bersani - che la maggioranza batta un colpo». L'opposizione butta la palla nel campo avverso e da questa parte si risponde che è stato il centrosinistra, fin dalla scorsa legislatura, a chiudere i canali di comunicazione. Elio Vito, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ricorda infatti che «ad interrompere una lunga tradi¬ zione repubblicana di riforme fatte a larghissima maggioran¬ za fu proprio il centrosinistra che ha voluto approvarsi ad ogni costo la riforma sul federa¬ lismo da solo». Adesso, però, dicono le colombe della maggio¬ ranza bisogna lasciarsi le pole¬ miche alle spalle. Per il mini¬ stro per i rapporti con il Parla¬ mento, Carlo Giovanardi, que¬ sto è possibile ed un esempio il tal senso è venuto dall'impegno del governo per il voto biparti¬ san sulla politica estera: «Va dato atto di senso di responsabi¬ lità e di senso dell'unità nazio¬ nale alle maggiori forze dell'op¬ posizione». E un altro esponen¬ te del Ccd, Marco Pollini, affer¬ ma che l'appello per la ripresa del dialogo «trova presso di noi l'ascolto più attento»; «Ho sem¬ pre pensato che chi ha convin¬ zioni forti e vere non si sottrae mai al dialogo con quanti han¬ no convinzioni diverse. Chi in¬ vece alza la voce lo fa perchè è meno convinto della sue buone ragioni». [a. 1. m.J Il leader dell'opposizione Francesco Rutelli

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