Faof il vertice sljtta al giugno 2002

Faof il vertice sljtta al giugno 2002 Faof il vertice sljtta al giugno 2002 Lo ha annunciato Diouf : tutti i paesi membri sono d'accordo ROMA Non si terrà il vertice della Fao sulla fame nel mondo che era in programma dal 5 al 9 novembre. Il direttore genera¬ le della Fao, Jaques Diouf, dopo una riunione del consi¬ glio direttivo dell'organizza¬ zione che si è svolto ieri, ha infatti proposto il rinvio al giugno del 2002. Lo ha reso noto la stessa Fao precisando che Diouf ha scritto una lette¬ ra ai paesi membri suggeren¬ do lo slittamento del summit e che la richiesta «è stata accol¬ ta da tutti i rappresentanti dei paesi membri del summit sul¬ la fame nel mondo». A questo punto la decisione del Consiglio dell'Onu di rin¬ viare il vertice appare sconta¬ ta. Australia, Canada, Fran¬ cia, Nuova Zelanda e altri Paesi avevano sottolineato l'inopportunità di riunire nell' attuale emergenza internazio¬ nale decine di leader, con il rischio di trasformarli in ber¬ sagli di azioni terroristiche. Si è quindi preferito uno slitta¬ mento, anche perchè il sum¬ mit rischiava di fallire per le defezioni della stragrande maggioranza dei capi di Stato e di governo dei 192 Paesi membri. Il rinvio chiude l'intermina¬ bile querelle sul summit chia¬ mato a fare il punto sulla lotta alla fame a 5 anni dal vertice di Roma in cui fu assunto l'impegno a dimezzare il nume¬ ro degli affamati - tuttora più di 800 milioni - entro il 2015. Dopo il G8 di Genova in luglio, il governo italiano aveva sug¬ gerito di spostare la sede da Roma per scongiurare nuovi incidenti con il movimento antiglobalizzazione. A settem¬ bre era stato deciso di dirotta¬ re il summit a Rimini, ma gli attacchi terroristici negli Usa hanno mutato le priorità e reso inutile il trasloco. Lo slittamento del summit non è piaciuto a Giuseppe Fioroni (Margherita) che si è rivolto con un «pressante ap¬ pello» al direttore generale della Fao e a tutti i parlamen¬ tari italiani, affinché tornino sulla decisione presa ieri. «Og¬ gi più che mai è indispensabile - ha affermatoli parlamentare - tradurre in atti concreti il messaggio di pace lanciato nel corso della marcia Perugia-As¬ sisi. In questo frangente stupi¬ sce soprattutto l'assenza del governo italiano, che ha cerca¬ to in tutte le maniere di non assumersi responsabilità, ri¬ nunciando a quel ruolo attivo a livello internazionale che il nostro Paese aveva saputo conquistarsi durante il gover¬ no dell'Ulivo», [r. i.J

Persone citate: Diouf, Giuseppe Fioroni

Luoghi citati: Australia, Canada, Genova, Nuova Zelanda, Rimini, Roma, Usa