Quando conviene sottoscrivere l'aumento Olivetti

Quando conviene sottoscrivere l'aumento Olivetti Quando conviene sottoscrivere l'aumento Olivetti Come sfruttare la scelta tra azioni e convertibili. L'incognita del prezzo Sara Bennevitz Conviene sottoscrivere o no? E in quali proporzioni? Dopo le polemi¬ che che hanno comvollo in questi mesi gli azionisti della Olivetti l'operazione sul capitale, conge¬ gnata da Marco Tronchetti Prove¬ ra e dagli altri soci di Olimpia per ridurre il carico dei debiti della holding di Ivrea, è sulla rampa di lancio dopo le decisioni dell'as¬ semblea di sabato. A fine novem¬ bre, infatti, scatterà il D-day per le migliaia di azionisti della «sca¬ tola» da cui dipende il controllo del pianeta Telecom. A quel pun¬ to la parola passerà ai risparmia¬ tori, chiamati a decidere se conti¬ nuare a investire in una società che, in passato, ha alternalo resur¬ rezioni e clamorosi tonfi. L'opera¬ zione approvata dall'asssmblea degli azionisti prevede per lutti i vecchi soci e obbligazionisti della holding la facoltà di sottoscrivere una nuo\te azione o un nuovo titolo convertibile in ragione di due vecchie azioni possedute per una nuova. E' conveniente? Come per ogni operazione che riguarda capitali di rischio il primo parame¬ tro di cui tener conto è il fattore prezzo, tanto più importante hi momenti di grande volatilità. «Se le Olivetti - suggerisce Andrea- Lombardi, analista di Abaxbank - arrivassero ad una quota,3ior.o di 1,5 euro o oltre prima dsl lancio della ricapil.aiizzazicno rei di realizzare subito ima parte dei guadagni, liquidando la posi¬ zione e non sottoscriverò l'auriien- lo». L'ipotesi è realistica: in prossi¬ mità del lancio dell'operazione, infatti, è possibile che una parte di azionisti, quelli che hanno in carico le Olivetti a 2 euro, potreb¬ bero essere tentati di acquistare nuovi titoli per mediare il prezzo di carico sottoscrivendo i titoli di nuova emissióne ad 1 euro. «Ma dal momento che il tempo mini¬ mo per la conversione delle obbli¬ gazioni è di 60 giorni - continua Lombardi - dubito che entro quel¬ la data il titolo possa risalire molto sopra quota 1,5 euro». Mo¬ rale? «Semplice, tanto vale porta¬ re immediatamente un po' di fieno in cascina pei- poi rientrare sul titolo quando il mercato offri¬ rà condizioni opportune». Stesso ragionamento per i portatori delle obbligazioni Olivetti: l'ultimo con¬ vertibile risale al febbraio del 2001 e garantisce un rendimento dell'S^i, circa il doppio di quello che sta per essere lanciato, ma la stessa proporzione vale anche per il prezzo di conversione (a febbra¬ io era 2,6 euro, ora è di 1 euro). Se invéce le Olivetti si manten¬ gono attorno a quota 1,2 euro, gli azionisti avrebbero due possibili¬ tà: vendere i diritti (recuperando così 0,6 euro ogni azione possedu- ggen- ta) e diluire la propria quota, oppure sottoscrivere l'aumento. Gli operatori sono concordi nel sostenere che la quotazione di 1 euro rappresenti un prezzo limite per Olivetti. Nel caso di una quota¬ zione attorno all'unità, insomma, il parere unanime è che convenga la sottoscrizione. «Non esiste una regola fissa per decidere in quale proporzione comprare azioni piut¬ tosto che obbligazioni - spiega FUippo Gasagrande, ammmistra- tore delegato di Dexia - Io, poiché credo molto nelle potenzialità di Telecom, sono propenso a punta¬ re solo sulle azioni. Ma è una scelta rischiosa». Se un investito¬ re vuole ridurre la sua esposizio¬ ne alla volatilità dei mercati, il consiglio più saggio è seguile l'esempio di Olimpia, il socio di controllo. «La controllante di Ivrea - aggiunge Gasagrande - ha infatti annunciato che aderirà all' aumento acquistando un 500Zo in azioni e il restante in obbligazio¬ ni. Se questa è la scelta di Marco Tronchetti Provera, perché non seguire il suo esempio?». Altri esperti, per la verità, la pensano in maniera diversa. «Nell'attuale contesto di mercato - è l'opinione di Giulio Bai-esani Varini, ammini¬ stratore delegato di Leonardo as- set management - consiglio di sottoscrivere obbligazioni e di di¬ versificare così il rischio nel caso si abbia azioni Olivetti, In questo modo mi garantisco un rendimen¬ to sicuro che, sebbene ridotto, è meglio di niente. Se invece il mercato dovesse migliorare, tra un anno potrei comunque eserci¬ tare la conversione». Lo stesso vale per chi possiede obbligazioni. «Se l'azionista pos¬ siede già un convertibile Olivetti - precisa Baresani Varini - non vedo perché dovrebbe prendersi delle azioni. Se avesse voluto azio¬ ni invece che bond, avrebbe potu¬ to comprarli sul mercato quando voleva, tanto più che in entrambi i casi il prezzo di conversione è un euro». Un recente report di Schro- eder Salomon Smith Bamey pro¬ va invece a fare stime su come cambierà il rapporto di leva tra le azioni Telecom Italia e quelle Olivetti (vedi tabella). Adesso, ogni volta che Telecom Italia sale dell'l0Zo, l'Olivetti dovrebbe ap¬ prezzarsi del 3,207o: Ma dopo la diluizione del capitale seguita all' aumento, le proporzioni cambie- ranno: una variazione dell'1% di Telecom Italia dovrebbe corri¬ spondere al 2,20Zo perla controllan¬ te. Da ciò ne deriva che se Tele¬ com Italia dovesse valere 9,38 euro, Olivetti dovrebbe valere og¬ gi 1,38 euro mentre, dopo l'aumen¬ to, varrà soltanto 1,25. Così, se a vostro avviso ritenete che Tele¬ com Italia sia sottovalutata, sap¬ piate che Olivetti equivale ad una «cali» (ovvero un diritto all'acqui¬ sto a quel prezzo) su Telecom Italia ma che, dopo l'aumento, la forbice tra le due azioni è destina¬ ta a ridursi di circa un terzo. (borsa 8r finanza] Se il titolo oscillerà attorno a 1 euro sarà conveniente partecipare. Attenzione alla soglia di 1,5 euro Per chi vuole fare come Tronchetti Provera la metà deve essere investita nell'obbligazione

Persone citate: Baresani Varini, Fuippo Gasagrande, Giulio Bai-esani Varini, Marco Tronchetti, Marco Tronchetti Provera, Olivetti, Salomon Smith Bamey, Tronchetti Provera

Luoghi citati: Italia, Ivrea