Un ponte aereo da record di Maurizio Molinari

Un ponte aereo da record UNA LOGISTICA SENZA PRECEDENTI PER FAR MUOVERE IL GIGANTE MILITARE NELL'ATTACCO ALL'AFGHANISTAN Un ponte aereo da record Sigonella scelta come base delle cisterne volanti retroscena Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK IL ponte aereo americano per far giungere uomini, mezzi e riforni¬ menti necessari alla guerra in Afghanistan passa per il Mediter¬ raneo ed ha nella base di Sigonella, in Siciba, un pilastro importante poiché è qui che il Pentagono ha deciso di far sostare i suoi gigante¬ schi aerei cisterna. Centosettanta aerei cisterna, ventuno basi ed aeroporti in tredi¬ ci Paesi, quarantaquattro spazi aerei nazionali transitabili: sono questi i numeri dell'operazione «Pony Express» ovvero il ponte aereo grazie al quale il Pentagono può condurre la guerra in Afghani¬ stan, ad oltre dodicimila chilome¬ tri di distanza dalle coste degli Stati Uniti. La difficoltà di realizza¬ re «Pony Express» non ha prece¬ denti: i ponti aerei del 1948 per rifornire Berlino stretta dal blocco sovietico e del 1973 per soccorrere Israele durante la guerra del Kip- pur furono di dimensioni assai più limitate; negli anni Settanta per il Vietnam e nel 1990 per la Guerra del Golfo il Pentagono ebbe a disposizione più tempo per sposta¬ re uomini e mezzi e, soprattuto, poteva contare su un maggiore numero di grandi basi americane disseminate nel mondo, il cui nu¬ mero è stato ridotto da venticin¬ que a solamente sei dopo la fine della Guerra Fredda. Garantire i rifornimenti a «Libertà Duratura» - la guerra contro il terrorismo iniziata in Afghanistan - è un complesso mosaico di attività mili¬ tari e diplomatiche tese a far coincidere le necessità della logisti¬ ca con i differenti tipi di autorizza¬ zioni concessi per uso di cieli e basi da parte dei 44 Paesi che hanno concesso i diritti di sorvolo, dei 33 che hanno offerto quelli di atterraggio e dei 13 più stretti alleati che consentono anche il deposito di materiale. La sala di regìa del ponte aereo è nella Scott Air Force Base, nell'Illinois, da dove il generale Michael Wooley coordina operazioni che coinvolgo¬ no migliaia di uomini in cinque continenti. Ai suoi ordini c'è anche un team in costante contatto con il Dipartimento di Stato e le amba¬ sciate americane all'estero per oc¬ cuparsi del rispetto delle intese concluse con gb altri Paesi. I «Pony Express» del Pentagono partono da quattro installazioni ami, icane - negli Stati di New Jersi y. Sud Carolina, Washington e California - ed hanno come meta finak le basi di Incirlik (Turchia), Prince Sultan (Arabia Saudita), Khanabed (Uzbekistan), Jacoba- bad e Pasni (Pakistan) e l'isola britannica di Diego Garcia nel¬ l'Oceano Indiano, hub dei bombar¬ dieri strategici B-2. Due le rotte seguite dai giganteschi aerei da trasporto C-5 e Galaxy e C-17 Globemaster, con a bordo uomini, mezzi terrestri, ebcotteri smontati e armi di ogni tipo oltre a riforni¬ menti per le truppe e pacchi di cibo per i civib afghani. I «Pony» che partono dal New Jersey e dalla Sud Carolina transitano sul¬ l'Atlantico per fare sosta nella base britannica di Mildenhall o in quelle tedesche di Ramstein e Rhein-Main, mentre i «Pony» de¬ collati da Washington e California sorvolano il Pacifico e atterrano alle Hawaii, ad Okinawa (Giappo¬ ne) e sull'isola di Guam prima di dirigersi verso l'Asia Centrale. Tanto sui cieli dell'Atlantico che su quelli del Pacifico un ruolo cruciale è quello delle cisterne volanti KC-10 e KC-135 capaci di trasportare fino a 130 mila litri di carburante: quanti ne bastano per rifornire in volo due dozzine di cacciabombardieri F-18, due C-17 oppure un C-5 Galaxy. Il posizionamento lungo le rotte del¬ le cisterne è da sempre il segreto del successo del ponte aereo. In questa occasione il Pentagono ha deciso di far sostare in Sicilia, nella base americana di Sigonella, le cisterne incaricate di garantire l'affidabibtà della rotta sull'Atlan¬ tico. Si tratta di un imprecisato numero di K-I35 «Stratotanker» che di solito sono di base in Gran Bretagna ma il generale Wooley ha deciso di portarle più avanti, al centro del Mediterraneo, perché la Sicilia si trova a metà strada fra la Costa Orientale degli Stati Uniti e l'Afghanistan. Attorno alla base sono state adottate da dieci giorni misure di sicurezza particolari, come è avvenuto nelle ultime due settimane per tutte le installazio¬ ni militari coinvolte nell'operazio¬ ne «Libertà Duratura». A confer¬ ma del ruolo strategico delle basi nel Mediterraneo per i rifornimen¬ ti quella di Moron, in Spagna, è stata scelta come transito per i caccia bombardieri Usa in trasferi¬ mento verso il teatro di operazio¬ ni militari. Con l'operazione Pony Express gli Usa stanno trasportando montagne di materiali lungo una rotta di dodicimila chilometri ~~:: 1111^11^.1^1111^11'''^"'""^»;:^"-:^'^^!^-^!;^ Un gigantesco ponte aereo consente agli Usa di portare II materiale necessario agli attacchi

Persone citate: Diego Garcia, Main, Michael Wooley, Prince Sultan, Wooley