Volontario ucciso in Ruanda: è giallo

Volontario ucciso in Ruanda: è giallo tRA UN ELETTRICISTA DI BERGAMO CHE AIUTAVA I SALESIANI DELLA MISSIONE Volontario ucciso in Ruanda: è giallo BERGAMO E' un giallo l'uccisione di un volontario bergamasco in Africa per conto dell'organizzazione non governativa (Amici dei Popoli». Giuliano Berizzi, 60 aimi,originario di Alzano Lombardo (Bergamo) e residente a Nese, è stato ammazzato, ieri mattina, con due colpi di pistola da due sconosciuti che sono entrati nell'appartamento dove l'uomo alloggiava, a Kigali, in Ruanda. '''"Ih',uìi'''f)iMS momeritb^sf'éS"' pensato cbp.il movente del delitto potesse essere una rapina, ma alca-, ni elementrfanno pensare a qualcosa di più complesso e inquietante. Berizzi sarebbe stato ucciso da due sicari, che vestivano abiti civili e parlavano in inglese. A far perdere consistenza all'ipotesi della rapina ha contribuito anche il ritrovamento nell'appartamento della macchina fotografica della vittima, che inizialmente si pensava fosse stata rubata. I- . Assume, inoltre, particolare rilevanza il fàttqitìhe, nei giomiscorsi, un giovane-residéiité"nella capitale ruandese aveva ricévuto la visita di due agenti dei servisdségreti. Costoro ^avevano annimciatqdie l^gniz^ , zi"sai^besta!Sags,editólKSaj^)e-'' na fosse sbarcato tìM'Méreo.tanolizia era stata avvisata e quanfloilvolontàrio era arrivato, qualche settimana fa, era stato accolto dagli agenti che lo avevano scortato fino a casa. Ieri il giovane ha ricoi^osciu- to i due poliziotti che conducono le indagini come i due agenti dei servizi segreti e ne è rimasto sconvolto. Secondo quanto appurato sinora, Berizzi è stato ucciso dai due killer entrati nel suo appartamento verso le 6,10. Prima che nella stanza echeggiassero gli spari, ha avuto il tempo di gridare in un francese stentato «pas sortir» (non uscite). Un avvertimento diretto ai due volontari dell'organizzazione non govemativaaAmici dei PQPoli» che ''Sve^tf^ trambusto: «1j^ mia, i, due si.sono vestiti.e .hanno lasciato' l'edificio, menlòrtózando però che gli aggressori si rivolgevano al volontario in inglese.^Poi-uno, Marco, è tomato indietro. È enfarato con estrema cautela nell'appartamento di Berizzi e ha notato il corpo dell'elettricista in un lago di sangue. Uno dei sicari, che dai lineamenti del viso gli è parso un africano, era ancora chino accanto alla vittima. A quel punto i due killer sono fuggiti in strada, facendo perdere le tracce. «Giuliano era una persona buona, semplice, di grande esempio per tutto. Così lo ricorda Alberto Mabilia, segretario generale di ((Amici dei popoli)). Elettricista in pensione, Berizzi andava spesso in Ruanda e vi rimaneva tre o quattro mesi. «Insegnava il suo mestiere ai ragazzi del posto - spiega un altro responsabile dell'associazione -. I migliori li portava con sé in Italia perché . facessero esperienza. Dopo dì che li ^^ccompagnavàiìi Ruanda)). Molto legato ai missionari salesiani «ogresenti a Kigali, la vittima collaborava anche con il centro giovanile dei religiosi nel quartiere di Gatenga. Nella zona di Alzano Lombardo, Busa di Nese, e Treviglio, centri del Bergamasco dove Berizzi era conosciuto e stimato, quanto è accaduto ieri ha suscitato commozione e dolore. «Era in pensione da otto anni dice un compaesano -. Prima aveva lavorato in varie aziende nella zona di Busa di Nese, dove viveva con mamma, fratello e due sorelle». «In Ruanda - ricorda un amico - sarà andato almeno dieci volte, sempre seguendo progetti di volontariato». Giuliano Berizzi faceva parte anche del gruppo ((Amici di Don Bosco» di Alzano Lombardo, che fa capo all'unione ex allievi salesiani di Treviglio. Vivissimo cordoglio e ammirazione per l'opera che Giuliano De Rizzi svolgeva in Ruanda sono stati espressi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. In jm messaggio, innato ieri all'AsèdÈìazione Amici.^iei PopdH, Formigoni lo ha indicato come «esempio di grande caintà cristiana e di solidarietà civile. Bai quale tutti dobbiamo prendere insegnamento», [iv. bar.] \