«Non può affrontare un viaggio» di Guido Ruotolo

«Non può affrontare un viaggio» «Non può affrontare un viaggio» Il medico che l'ha visitato: gli servono cure dopo l'intervento chirurgico Guido Ruotolo ROMA Piazza Farnese, ultimo piano di uno splendido palazzo. Il medico fiscale poco prima dehe tre del pomeriggio bussa a casa del deputato Cesare Previti. Ha con sé il fax speditogli dal presidente della quarta sezione del Tribunale di Milano, Paolo Carfi, che dispone una visita fiscale per accertare le condizioni di salute del deputato-imputato al processo Imi-Sir, per verificare se effettivamente non poteva essere trasferito a Milano, per assistere al suo processo. E che impone al medico di comunicare l'esito della visita fiscale entro le quattro e mezzo del pomeriggio. Il medico fiscale - «non sembrava neppure un medico, aveva due tre borse a tracollo, indossava una maghetta colorata, aveva chea 35 anni, moro, capelli corti», dirà poi l'ortopedico che ha operato Cesare Previti, Francesco Bove - chiede di poter1 visitare il deputato che, in pigiama, lo riceve in camera da letto. Alla visita assistono anche il fisioterapista del deputato e lo stesso dottor Bove, oggi anche parlamentare di Forza Itaha. Come sta il deputato? «Sta bene, sta a letto, si muove ma non può affrontare sohecitazioni non prevedibili che possano mettere a rischio il buon esito dell'intervento. Dunque, anche un viaggio». Era teso? Nervoso? «No. Era tranquillo anche se preoccupato». Francesco Bove spiega le ragioni che impediscono al deputato Previti di essere presente neh'aula del palazzo di giustizia di Milano. Previti fu sottoposto il 12 settembre scorso a un inter¬ vento chirurgico all'anca sinistra, con l'innesto di una «protesi non cementata, fissata meccanicamente». Affetto da una grave artrosi, già nel 1997 al deputato fu innestata una protesi all'anca destra. «La protesi appheata il 12 settembre - precisa l'ortopedico Bove - si deve osteointegrare, e questo processo arriva a compimento al terzo mese circa dall'Operazione. Il rischio a cui va incontro il deputato è quello di una lussazione dell'impianto». Naturalmente, prevedere in tre mesi il tempo necessario perché l'innesto della protesi sia pienamente riuscito non significa che fino a 12 dicembre il deputato Previti non possa muoversi o «affrontare sollecitazioni non prevedibili». Il dottor Bove, che in un primo tempo aveva fissato in tre settimane il decorso post-operatorio del suo paziente, ha spiegato al medico fiscale che ha fissato per il 30 ottobre una visita di controllo del paziente, per valutare l'andamento della sua convalescenza. E, dunque, soltanto in via teorica ha valutato il recupero pieno del deputato dopo sei settimane dall'intervento cui è stato sottoposto. «Nella visita del 30 ottobre precisa il dottor Bove -, faremo una ricognizione obiettiva e strumentale, attraverso una radiografia e il rihevo mineralometrico periprotesico. Cioè, una ricognizione strumentale in grado di verificare la formazione ossea attorno alla protesi, un esame che ci permette di vedere sino a quanti milligrammi di ossa si sono formati». Il medico fiscale inviato dah'Istituto di Medicina Legale, si è limitato a un esame obiettivo dehe condizioni di salute del deputa¬ to Previti. Ha preso nota del tipo di intervento a cui è stato sottoposto - «ha verificato dice polemicamente il dottor Bove - che effettivamente è stato sottoposto a una operazione» -, quale metodica è stata utilizzata, che tipo di protesi è stata appheata. «Ha jreso atto - precisa il dottor Bove - che Disogna aspettare intanto fino al 30 ottobre, giorno della valutazione obiettiva e strumentale, per non compromettere una certa linea che io stesso ho tracciato. Solo dopo il 30 ottobre potremo capire se la guarigione è stata completa». Prima delle quattro del pomeriggio il medico fiscale ha lasciato l'appartamento del deputato Previti, di piazza Farnese. E' tornato all'Università, ha riassunto l'esito della sua visita e l'ha comunicata, via telefono, al presidente della quarta sezione del Tribunale di Milano, Paolo Carfi: «Effettivamente è legittimo l'impedimento di Cesare Previti a raggiungere il Tribunale di Milano». la fontana di Piazza Farnese, dove abita l'onorevole Cesare Previti

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