What's for Lunch, Lydia?

What's for Lunch, Lydia? What's for Lunch, Lydia? LIVEALBÀRRUMBA Lydia Lunch, affiancata da Terry Edwards, sarà in concerto al Barrumba (via San Massimo 1) martedì 9 alle ore 22,30. Il biglietto d'ingresso costa 25 mila lire - compresa la consumazione. Informazioni: 011/8194347 www.barrumba.com LYDIA Lunch, e subito salta in mente il mito della New York isterica e bastarda metà Anni 70, l'adorazione per Television e Richard Hell, l'infanzia da incubo con padre violento e autoritario, le prime urla sguaiate a sedici anni con il gruppo no wave Teenage Jesus and The Jerks, la pura venerazione di Brian Eno per questa ninfetta rasoi&nastrini (non a caso l'inserimento nella compilation «No New York»), il palco in legno del club protopunk CBGB con il suo vecchio puzzo birra e disinfettante in una Bowery non ancora contaminata da fighettame in astinenza dai negozietti del Village e di Soho. E ancora: la bella faccina per l'ormai odiato fotografo fetish Richard Kem («è un vero stronzo») con super 8 al limite di tutto, tipo «Fingered» e «The Right Side of My Brain», gli amorazzi adolescenziali vissuti sulla pelle e dentro le vene (sui secondi glissiamo, mentre tra i primi quello con il regista iper-ultra-underground Nick Zedd, che la userà senza il suo consenso per una serie di filmetti tra S/M e porno), le collaborazioni/produzioni in una girandola mediatica senza precedenti. Dai nessuna-resa-mai Birthday Party al geniale oltranzista Jim Thirwell (alias Glint Ruin alias Foetus) passando attraverso gli altemosnob Sonic Youth, gli sperimèntalisti Swans e le divinità industriali Einsturzende Neubauten per album pieni di sudore e brividi. Libri su libri, incensati da William Burroughs e Hubert Selby Jr. (l'autore tubercolotico in perenne de-tox degli essenziali «Ultima Fermata Brooklyn» e «Canto della neve silenziosa», per intenderci), scritti da sola («Incriminating Evidence», quasi parole in libertà, e il bellissimo, semiautobiografico «Paradoxia») o a quattro mani con Exene Cervenka/Cervenkova degli X, gruppo storico di una LA che ancora bruciava come Babilonia. Mucchi di fumetti, rigorosamente underground («Blood Sucker», e il titolo già la dice lunga) o pubbhcati dalla rispettabile DC Comics (gli spacciatori di Superman, insomma), quale l'abrasivo «Toxic Gumbo», in Italia per i tipi della Magic Press, graphic novel di una ragazza di New Orleans realmente tossica, velenosa per sé e per gli altri, il suo sangue corrosivo come il più potente degli acidi. I moltissimi spoken word, attività forse oggi preferita, ed dopo ed, con le sue performance autodistruttive,filmate per video di successo («The Gun Is Loaded»), talora in coppia con il maestro della modificazione corporea Ron Athey. Rimarrebbe parecchio altro, rimangono i pettegolezzi, sue ampiamente pubblicizzate storie con Henry Rollins e Nick Cave, ma soprattutto rimane e resta lei, «indefinibile per definizione», usando le sue stesse parole. Da veterana del '77, la pura sopravvivenza non è cosa da poco. Bisognerà vedere se verrà da noi come reduce, classe 1959, magari un tantinello bolsa, ingenua e molto retro stile Jello Biafra dei Dead Kennedys, o con in fiamme ancora il cuore e altro. «Tutto brucia», d'altronde, per «una tra le maggiori artiste del vecchio millennio» (Boston Phoenix), degna madre di degne figliole leste, toste e con un'attitudine nobullshit (basti citare la rinjhiante Tairrie B dei My Ruin, a. darkissima Jessicka delle Jack Off Jill, e qualche sparsa riot grrrl). Lydia Lunch sarà al Barrumba con un nuovo gruppo che comprende il leggendario, folle sassofonista inglese Terry Edwards (Stray Cats, Bad Seeds, eccetera, eccetera). La nostra non concede interviste se non f2f, face to face, di persona, e quindi non abbiamo potuto costringerla a parlare. Ma probabilmente va bene anche così. Giovanni Arduino Alessandra C Lydia Lunch e il suo gruppo saranno in concerto al Barrumba martedì 9 ottobre

Luoghi citati: Babilonia, Boston, Italia, New Orleans, New York