La Napoli di Ranieri questione di musica di Simonetta Robiony

La Napoli di Ranieri questione di musica SU RAIUNO SPETTACOLO DI CANZONI E TOLLERANZA La Napoli di Ranieri questione di musica Simonetta Robiony ROMA Massimo Ranieri non lo dice ma queste due puntate su Napoli dovrebbero essere un musical: alcune parole, non tante, qualche balletto, molta musica. Un musical, in onda questo e il prossimo martedì, su Raiuno per celebrare Napoli: la Napoli delle molte culture, dei molti popoli, delle molte genti che l'hanno fatta divenatare la città della tolleranza. Dai tempi dei greci che la fondarono chiamandola Partenope, ai tempi della Militar Polke americana che s'aggirava tra la collina di Posillipo, la base di Bagnoli, le portaerei in rada. L'intenzione è nobile. E per i momenti drammatici che viviamo addirittira nobilissima. Per di più Ranieri intende schivare le molte ovvietà che si sono depositate nei secoli su NapoU trasformandola in una cartolina kit eh: niente panni stesi, niente vicoli, niente pino, niente Vesuvio, niente luna né rossa né caprese e via così. Solo la sagoma di un bastimento, quelli che partono per terre assai lontane, e alcuni giochi di luce a invadere uno studio pauperisticamente spoglio quanto un vestito di Miuccia Prada: il rosso della passione, il grigio della lava, il blu del mare. Travolto dalla generosità del suo temperamente, parlando del programma, Ranieri fa un inno alla NapoU che ha in mente, dimenticando però che l'anti-retorica rischia di diventare retorica essa stessa e che il limite della toUeranza può essere la conni- Massimo R nieri venza, come conferma l'iUegaUtà diffusa e la deUquenza organizzata, piaghe che ancora affliggono NapoU. Tant'è. Le parole corrono a fiumi. Per fortuna, però, questo non è lo spettacolo promesso ma solo la sua spiegazione. E infondo, nonostante tra gU autori sia stato convocato anche il giomaUsta-storico Antonio GhirelU, solo di canzoni, sia pur beUe, si dovrebbe trattare, anche se «O sole mio» è stata trasformata in un inno aUa pace universale tanto numerosi e diversi sono gU interpreti di ogni parte del mondo chiamati ad intonarlo. Compagna fissa di Ranieri sarà la vecchissima Nuccia Fumo, icona deUa Napoli che fu. Ospiti deUa serata Gigi Proietti, Khaled, gU Almamegretta. Patrizio OUva, perfino la stupenda Charlize Theron in veste di emigrata dal Sud-Africa agU Stati Uniti. E' attesa una sorpresa, ovviamente segretissima. Con questo spettacolo, intitolato «Siamo tutti invitati: citofonare Calone», una scelta snobbistica perché NapoU nel titolo viene ignorata mentre vi compare l'autentico nome anagrafico di Ranieri, l'attore-cantante torna in televisione dopo dodici anni con una cosa sua:«La tv mi aveva fatto arrabbiare: U mio "Fantastico" con Anna Oxa a me non era piaciuto affatto. Per ricominciarci a pensare m'è occorso tempo». Adesso, comunque, Ranieri è pronto. Tanto pronto che, finito il lancio del nuovo disco, U primo dedicato interamente alla canzone napoletana, farà anche il pompiere in una fiction dedicata a loro. Massimo Ranieri

Persone citate: Anna Oxa, Calone, Charlize Theron, Compagna, Gigi Proietti, Massimo Ranieri, Miuccia Prada, Patrizio Ouva

Luoghi citati: Napoli, Posillipo, Roma, Stati Uniti, Vesuvio