«Rispettate te promesse» di Ippolito

«Rispettate te promesse» Il VICEMINISTRO DELL'ECONOMIA: ORA TAMPONIAMO IL DEFICIT EREDITATO «Rispettate te promesse» Baldassarri: vedrete che le tasse caleranno intervista rto Ippolito ROMA PROMESSE rispettate. Ecco come presenta la legge finandaria 2002 0 viceministro dell'economia Mario Baldassarri. Professor Baldassarri, è convinto che il governo rispetta le promesse elettorali del centrodestra? «La finanziaria va valutata nell'ambito dell'intera strategìa di pohtìca economica poggiata su tre gambe; provvedimenti dei cento giorni per sostenere l'economia già in rallentamento, legge finanziaria, deleghe per riforme strutturali». Parli della finanziaria. «E' stata impostata innanzitutto con l'obiettivo di rimediare al buco dei conti pùbblici trovato riportando l'Italia in linea col patto di stabilità europeo». Il buco non è scomparso? «No, assolutamente no. Il buco resta: 25 mila miliardi nel 2001. Il govemo cerca di ridurlo, ma l'economia frena; le misure di contenimento del deficit non hanno in prevalenza carattere strutturale. Pertanto il tendenziale del 2002 è pari all'1,794 rispetto al prodotto intemo lordo, ma deve calare allo O.S'Si». Il deficit dichiarato per il 2001 non è già all'PZo? «Il deficit 2001 è abbattutto con misure una tantum. Da ripetere quindi per il 2002. Ecco perchè la dimensione della manovra (33 mila miliardi) è un parametro imprescindibile. Ma la finanziaria deve anche far partire il progetto per sviluppo e occupazione. Ovviamente dopo gh attentati deh'11 settembre hanno imposto di rifare i conti». E quindi? «E' rimasto fermo l'obiettivo di equilibnrio finanziario. Ma avviene in misura più contenuta lo spostamento deUe risorse che prepara l'avvio delle riforme. Due terzi della manovra, cioè 23 mila miliardi, provengono dall'aumento delle entrate; soprattutto vendita di immobili e tre gettiti non coercitivi (recupero del sommerso, rientro capitali, allargamento rivalutazione partecipazioni delle società». Tutte entrate ipotetiche, no? «Non ipotetiche, il govemo è stato prudente; come suggerito dagli esperti avrebbe potuto indicare stime maggiori. Poi c'è il contenimento della spesa pubblica per diecimila miliardi e quindi il recupero di risorse per l'aumento delle pendoni minime, le detrazioni fiscali ai figli e la sicurezza estera in seguito alla tragèdia americana)». Il governo non ha annullato la riduzione delle aliquote fiscali decisa dal centrosinistra? «Non è stato annullato un bel niente. Prima gh sgravi ammontavano a 2.200 miliardi ed erano spalmati anche sui redditi medio- alti. Il govemo ha mantenuto gh impegni portando gh sgravi a 3.300 miliardi e concentrandoli su chi ha più bisogno». Nega che il governo non ta' glia le tasse come promesso? «Il govemo ha deciso di cominciare a tagliare le tasse per i redditi più bassi. Ma non finisce certo qui il progetto strategico di riduzione fiscale. Il govemo lavora per tre riforme strutturah per le quali chiede la delega al parlamento per realizzarle. Riguardano il fisco, il campo sodale (previdenza e lavoro) e gh enti pubblici». Un modo per non decidere? «E' un modo per decidere seriamente. Per il fisco saranno ridotte da cinque a due le aliquote irpef e si passerà dalle detrazioni alle deduzioni di imponibile legate al nucleo famihare». Per le pensioni si décide senza attendere l'annunciata verifica dei conti? «No. La prossima settimana si aprirà la verifica e abbiamo tempo fino al 15 novembre per presentare il disegno di legge annunciato». Allora il governo può ripensarci? «Certamente se nel frattempo le parti sociah raggiungono un serio accordo da attuare rapidamente». Non teme scontri? «La necessità di riformare pensioni e mercato del lavoro è sotto gh occhi di tutti. Occorrono più certezze per i pensionati attuali e futuri». Enrico Letta e, in aito, Mario Baldassarri

Persone citate: Baldassarri, Enrico Letta, Mario Baldassarri, Professor Baldassarri

Luoghi citati: Italia, Roma