«Washington non tenti di dettar legge a Kabul»

«Washington non tenti di dettar legge a Kabul» «ACCETTIAMO L'AIUTO DEI SOLDATI USA, MA SIAMO ANCHE PRONTI A COMBATTERLI SE VIOLERANNO LA NOSTRA SOVRANITÀ'» «Washington non tenti di dettar legge a Kabul» li rappresentante dell'Alleanza del Nord: queste le nostre condizioni intervista Aleksandr Khokhlov KHODZHA BAHAUDDIN (Afghanistan) VICECOMANDANTE AtikuUa Barjalaj, sabato a Dushanbe il capo dello Stato Maggiore russo Anatolij Kvashnin ha incontrato il nuovo ministro della Difesa dell'Alleanza del Nord Fakhim. Cosa si sono detti? «Non ho ancora visto Fakhim, ma so che con Kvashnin ha parlato per undici ore. Penso che abbiano discusso la cooperazione militare e tecnica e la situazione in Afghanistan. Dopo gli atti terroristici negli Usa e la dichiarazione di guerra che tutto il mondo ha fatto contro il terrorismo intemazionale un incontro del genere era necessario». Quale aiuto vi aspettate da Mosca? «Consideriamo la Russia nostro buon amico e speriamo che non ci neghi nulla». Probabilmente dopo i bombardamenti ci sarà un intervento terrestre. Cosa pensa dei soldati stranieri che calpesteranno il suolo del suo Paese? «Se entreranno con la bandiera dell'Onu, senza violare la sovranità dell'Afghanistan e senza impedire che il popolo decida la propria sorte, non vediamo nessun ostacolo a sostenere questo intervento. Se invece gli Usa vorranno dettarci la politica, combatteremo i loro soldati. Gli afghani non hanno mai tollerato, né tollereranno che i forestieri ci dettino la loro volontà». , Gli Usa hanno già contattato l'Alleanza del Nord? «So che ci sono stati contatti con i nostri politici. Per ora gli americani non si sono rivolti al comando militare dell'Alleanza. Ma a decidere se collaborare o meno con gli Usa saremo noi, afghani, e non gli americani. La lotta al terrorismo riguarda tutto il mondo, non solo l'America. Ma non dobbiamo dimenticare che questa lotta si svol- gerà sulla nostra terra». Siete preparati ad andare al governo? «Per ora i piani degli Usa non ci sono affatto chiari. Ma se il nostro govemo tornerà a Kabul, dovrà ampliare funzioni e poteri. So che oggi sono in corso trattative -con molti intellettuali che hanno abbandonato il nostro Paese. Dobbiamo pensare a far risorgere il Paese dalle rovine». Quando vi aspettate l'inizio della rappresaglia militare? So che i reparti di terra americani non sono ancora arrivati nel Pakistan e negli altri Paesi confinanti. Senza agire sul terreno qualsiasi operazione aerea non sarà efficace». Lei combatte ormai da 18 anni. Chi è stato il nemico più difficile, le truppe sovietiche o i taleban? «Non scegliamo i nostri nemici. Arrivano da soli e noi li combattiamo». Di quali forze dispongono oggi i taleban? «Di fatto sono privi di un esercito regolare. La maggior parte delle loro truppe consiste di contadini dei territori occupati, reclutati con la forza. Combattono male. I taleban si reggono solo grazie a forniture di armi moderne dal Pakistan, e di un grande numero di mercenari: arabi, uzbeki di Dzhuma Namangani, uiguri dalla Cina, ceceni. Dalla parte del taleban hanno combattuto anche reparti dell'esercito pakistano. In alcuni periodi il loro numero, insieme ai taleban volontari, raggiungeva i 30 mila. Ma oggi i militari pakistani stanno abbandonando il nostro Paese. L'America esercita una forte pressione su Islamabad. Ma so che il Pakistan continua a ingannare gli americani e a aiutare i taleban con armi e soldi». Quanti soldati, carri, aerei possono schierare i taleban? «Il numero preciso dei taleban, probabilmente, non lo conosce nemmeno il mullah Omar. Mentre reclutano nuovi soldati quelli vecchi scappano dalle caserme. Non gli sono rimasti che 300 carri armati funzionanti, non più di 15-20 aerei sovietici capaci di decollare, ma comunque obsoleti. Hanno missili tattici "Scud", ma dubito che siano dotati di munizioni, e anche le rampe di lancio potrebbero essere guaste». Possiedono armi antiaeree per colpire l'aviazione Usa? «Hanno complessi ZU-23 e gli "Stinger", che sono armi temibili. Ma non credo che gli aerei Usa entreranno nello spazio aereo afghano. L'attacco partirà da zone irrangiugibili per i taleban». E' prevista un'offensiva dell'Alleanza del Nord? Non l'abbiamo fermata per un solo giorno. Il generale Dustum procede molto bene nella provincia di Samangan e si trova ormai a soli 30 chilometri dalla città strategica di Mazari-i-Sharif. Penso che per voi sarà interessante sapere che le armi e le munizioni per la sua offensiva, Dustum le ha comprate dai taleban. Questo dimostra che l'esercito dei taieban è demoralizzato». E' possibile catturare o uccidere Bin Laden? «Chi cerca trova». Ma voi cercate di farlo? «Il nostro grande condottiero Ahmad Shakh Massud era categoricamente contrario al terrore. Noi siamo per una lotta aperta e onesta». E gli americani possono trovare o uccidere Bin Laden? «Insciallah. Chi cerca trova». Copyright Rossljskaja Gazeta «II Pakistan continua a ingannare gli Stati Uniti e ad aiutare il regime al potere con armi e denaro» «Catturare o uccidere Osama? Il nostro capo Massud era contrario al terrore e per una lotta onesta» Militari deir«Alleanza del Nord» che combattono contro il regime dei taleban in Afghanistan

Persone citate: Ahmad Shakh Massud, Aleksandr Khokhlov, Anatolij Kvashnin, Barjalaj, Bin Laden, Fakhim, Kvashnin, Massud, Namangani