«Ebbene sì, sono una spia colta in flagrante a Minsk» di Giacomo Galeazzi

«Ebbene sì, sono una spia colta in flagrante a Minsk» ANTON ANGELO PIÙ, ARRESTATO IN BIELORUSSIA, RACCONTA LA SUA VICENDA AL DEPUTATO ITALIANO MARCO ZACCHERA CHE GLI HA FATTO VISITA IN CARCERE «Ebbene sì, sono una spia colta in flagrante a Minsk» Giacomo Galeazzi ROMA «Sono una spia colta in flagrante. Mi ero appropriato di documenti militari e so che verrò condannato». Anton Angelo Più, reo confesso, confida nel presidente che sarà eletto oggi in Bielorussia. «Mi aspetto la concessione della grazia - spiega ai suoi interlocutori lo 007 italiano alla sbarra a Minsk - se fossi stato sorpreso nel mio paese con ciò che avevo addosso al momento dell'arresto, non avrei dubbi sulla condanna. Sono in pensione, non faccio più parte, ufficialmente, dei servizi segreti, mi avevano chiesto un ultimo favore «fuori ruolo» e le cose non sono andate come programmato». La sede di Skoriny del Kgb è il tipico stabile di regime, con interni lugubri e corridoi interminabili. Il processo per spionaggio è in corso ed è stato secretato, ma tutti si attendono un gesto di clemenza dopo una sentenza resa scontata dalle prove schiaccianti a carico del finto imprenditore sardo. L'imputato, che dimostra più dei suoi 50 anni, è in buone condizioni fisiche e non ha subito maltrattamenti. E' detenuto in una cella minuscola, con solo un'ora d'aria al giorno. L'ambasciata italiana provvede quotidianamente a portargli da mangiare. Ad Anton Angelo Più, residente a Sassari, sarebbe stata affidata una commissione particolare dai servizi segreti italiani, mentre era in Bielorussia in veste umani¬ taria come referente di un gruppo sardo di assistenza alle famiglie indigenti. D'altronde pochi itahani conoscono Minsk come lui, che dopo essersi separato dalla moglie è stato più spesso nella capitale bielorussa che a Sassari. Nella repubblica ex sovietica ha conosciuto l'interprete Irina Ushak, 26 anni, divenuta la sua compagna. «Lei non centra nulla con il mio lavoro - afferma Anton Angelo Più, confidandosi con Marco Zacchera (AN), che ieri è andato a trovarlo con Mastella e Contestabile - sono molto preoccupato perché rischia vent'anni di carcere per alto tradimento senza aver alcuna responsabihtà. Spero di essere espulso e che il provvedimento di grazia sia esteso anche a Irina». A tranquillizzarlo sulla sua sorte, la prospettiva di prote¬ zione d'alto profilo da parte italiana. Intanto emergono retroscena che spiegano il silenzio assoluto della famiglia dopo il suo arresto ad aprile. C'è stato un accordo tra il Kgb e l'ambasciata italiana a Minsk per echssare la vicenda. In cambio di un trattamento umano per l'imputato, le autorità bielorusse sono potute andare avanti neUe indagini senza che il mondo sapesse della misteriosa spy story. Fino alla prima udienza di venerdì, l'agente sardo dello spionaggio era convinto che la copertura resistesse ancora e che la notizia del suo arresto non fosse stata resa pubblica. Non appena ha saputo che i mass media ne hanno parlato, la sua prima preoccupazione è stata per la madre, che ha 87 anni. «Speriamo che l'abbiano avvertita con un po' d'anticipo - rivela - pensa che sia io sia lontano da casa per ragioni umanitarie». Smagrito, non riesce a muoversi bene per im'artrite aggravata dallo spazio angusto in cui è detenuto. I documenti militari che aveva addosso non riguarda¬ vano la Bielorussia. Minsk era una stazione di consegna per materiale proveniente da altre capitali dell'Est. Anton Angelo Più è stato preso sul territorio bielorussp, trattato nel pieno rispetto delle convenzioni intemazionali e, dopo una condanna quasi certa, le autorità di Minsk dovrebbero liberarlo per mostrare all'Occidente il volto rassicurante di una democrazia incerta. «Spero che Anton Angelo Più venga liberato o trasferito in Italia - afferma Marco Zacchera, responsabile Esteri di Alleanza nazionale, dopo il colloquio avuto con lui nel carcere del Kgb - i toni usati dalle autorità lasciano ben sperare. Lo hanno sempre definito «l'imputato» e non «il colpevole» e hanno tenuto a precisare che i detenuti in Bielorussia ricevono tutti lo stesso trattamento». Zacchera è a Minsk come controllore intemazionale delle elezioni che si svolgono oggi. Vladimir Goncharik è in netto svantaggio nei sondaggi e il presidente Alexander Lukashenko celebra già la rielezione «contro il sindacalista bielorusso-americano e la Cia». «Ero già in pensione dai Servizi, mi hanno chiesto un ultimo favore e le cose sono andate male. La mia compagna non c'entra». Si spera nella grazia del presidente Lukashenko Oppositori del capo dello Stato bielorusso Lukashenko con ritratti di persone scomparse Domani il paese alle urne per le Presidenziali tra denunce di brogli