L'ttalvolley cambia per vincere ancora

L'ttalvolley cambia per vincere ancora L'ttalvolley cambia per vincere ancora i . segreti di una Nazionale che riparte con 5 debuttanti Roberto Condiò Dopo il basket, tocca al volley. Un'altra Italia Iprova a difendere il titolo europeo vinto nel 1999: a Tanjevic è andata male; Anastasi, da sabato impegnato a Ostrava, spora di far tesoro della lezione e andare fino in fondo. Non sarà facile. Perché, senza Cardini, Giani, Gravina, Bractìi e Tofoli, questo è un Italvolley nuovissimo. «Siamo all'anno zero - dice il et -. Cerchiamo certezze e punti di riferimento che ancora non abbiamo». Bisognerà trovarli contro Russia, Jugoslavia, Francia e Olanda (le rivali più pericolose). Con una Nazionale che, ritorno di Bernardi a parte, è piena di giovani, di debuttanti, di ex comprimari diventati all'improvviso protagonisti. Gente da conoscere meglio. BERNARDI. E' l'ultimo dei «senatori», già in campo (con Anastasi...) nell'Europeo vinto nell'89. Di questa Italia è il leader, il capitano, la chioccia; con ogni probabilità sarà anche l'uomodei palloni decisivi. A maggio ha vinto il suo 9" scudetto (record), poi ha riabbracciato con entusiasmo la Nazionale che, per scelte personali e infortuni, aveva perso dopo Atlanta '96. BOVOUNTA. E' fidanzato con una pallavolista (Federica Lisi), fa le vacanze con un compagno di Nazionale (Samuele Papi). Da quando, giovanissimo, ha lasciato la famiglia a Taglio di Po, il volley è la sua vita. In azzurro, finora, più delusioni che gioie: è stato fra gli ultimi a essere tagliati dai Mondiali '98, Europei '99 e Olimpiadi 2000. Z CASOLI. Il suo forte è la ricezione. World Leaguè a parte, è alla prima grande ribalta intemazionale. Un periodo d'oro, il suo: a maggio è diventato padre per la prima volta. Con il piccolo Luca, forse, avrà meno tempo da dedicare alla Playstation, il suo hobby preferito. CORSANO. Bravissimo imitatore (il suo pezzo forte è il presidente federale Carlo Magri), colleziona orologi e ha un diploma di ragioniere. L'introduzione del libero gli ha cambiato la vita nel '98: pescato in A2 da Bebeto, 4 mesi dopo ha vinto il Mondiale. Soffre a non poter più schiacciare, ma in difesa è un autentico fenomeno. FBI. Ex portiere di calcio, un debole per tennis e basket Nba. Ma nel giorno del suo 20" compleanno era già campione del mondo di volley. Pezzo pregiato del mercato estivo (a Treviso ha firmato per 5 stagioni), a 23 anni non è più il ragazzone muto e impacciato che suggerì a Fefé De Gioiti, cabarettista azzurro, una spietata battutaccia: «Vive a sua insaputa». CIOMBINI. Un nome strano (Leondino), un fisico e un talento speciali. Ma anche troppa esuberanza fuori dal campo. Poi, Samantha (la moglie) e Nicol (la figlia che sabato compirà un anno) gli hanno fatto mettere la testa a posto. MEONI. Freschissimo sposo, con l'hobby della cucina e dei puzzle. Regista titolare con un nomignolo scomodo: lo chiamano Swarovski perché ne ha sempre una, dalla schiena al ginocchio, dal dito alla caviglia. Tocchiamo ferro con lui. PAPI. Non arriva all'uno e 90 ma ha un'elevazione prodigiosa. Le sue ginocchia, però, da 5 anni lo fanno dannare. Fidanzato di lungo corso con l'ex Miss Italia Gloria Zanin, gran tifoso dell'Inter e patito di Internet. In campo ha un portafortuna (il solito slip) e un tic (uno sbuffo a smuovere il ciuffo). SARTORETTI. Facilissimo da riconoscere: è il manemo della squadra e batte con una rincorsa unica, inventata per necessità nella palestra-tana della sua Città di Castello. Esploso tardi come opposto, a Sydney è stato l'azzurro migliore. Prima era più che altro «Sartorace», un flagello al servizio nelle giornate di grazia. TE NCATI. E' il più giovane (22 anni) ed è l'unico azzurro non titolare nel club (passato da Treviso a Parma, lo diventerà nel prossimo campionato). Dicono di lui: «E' troppo buono». «Sì, sono molto timido», conferma. Grande esperto di infoimatica, parla pochissimo. Ma a muro è un fenomeno. VERMIGLIO. Il vice di Meoni arriva da Messina. In campo è un leone («Sapete, ho un brutto carattere...»), fuori è un normalissimo 25enne con diploma magistrale, e fidanzata e cane setter da adorare. Una sola passione pericolosa: i giochi macabri della Playstation che sovente lo tengono sveglio di notte. ZLATANOV. Bulgaro e figlio d'arte, ha cominciato a giocare a volley a Cuneo, dove allenava papà Dimiter. Parla sei lingue ma «mi sento italiano e la mia città è Milano». E' tutto nostro da quando ha fatto il militare nel Genio pontieri. Ha tecnica, disciplina e una schiacciata che fa male. Dopo essere stato il miglior giocatore dell'ultima Al, vuole sbancare anche l'Europeo. Ci speriamo tanto. Samuele Papi, 28 anni, è tra i pochi veterani della rinnovata Italia di Anastasi