Italbasket ko: addio all'Europa e a Tanjevic di Giorgio Viberti

Italbasket ko: addio all'Europa e a Tanjevic CAMPIONI NEL 1999. MENEGHIN E C. TERMINANO LA RASSEGNA CONTINENTALE CON UN DELUDENTE 90 POSTO Italbasket ko: addio all'Europa e a Tanjevic Azzurri eliminati da una Croazia tutt'altro che esaltante, il et a fine gara si dimette Giorgio Viberti inviato ad ANTALYA Finisce tristemente l'avventura europea della Nazionale azzurra, buttata fuori dalla Croazia (65-57) nel primo match a eliminazione diretta valido per gli ottavi di finale. Una partita strana, brutta, nervosa. E per noi stregata. La Croazia ha giocato male e contratta; gli azzurri anche peggio, bloccati dai nomi altisonanti e blasonati - anche se un po' passati di moda, come Mulaomerovic, Tabak, Mrsic di alcuni nostri avversari, dalla posta in palio e dalla responsabilità di difendere il titolo di campioni in carica. Il et Bogdan Tanjevic, subito dopo la disfatta, ha invece parlato soprattutto di grande stanchezza, causata da ima formula infehee che effettivamente ha permesso ai croati di affrontare l'Italia pur avendo perso due partite su tre nelle qualificazio¬ ni mentre gli azzurri avevano buttato alle ortiche in extremis il primo durissimo match con la Grecia ed erano poi stati costretti a lottare alia morte per vincere i due successivi. Mestamente, quasi sotto voce, Tanjevic ha infine dato l'addio alla Naziona¬ le: l'eventuale rinnovo del contratto, in scadenza dopo questi Europei, avrebbe dovuto essere discusso nei prossimi giorni, ma il et si è già tirato fuori. «Credo che avrei lasciato anche con una ' medaglia al collo, ma così è più triste. Mi dispiace molto per i giocatori, che hanno dato tutto e meritavano di più». Si conclude dunque malinconicamente un ciclo quadriennale che ha comunque rilanciato l'Italia nell'elite intemazionale (6" posto ai Mondiali di Atene '98), l'ha riportata ai Giochi Olimpici dopo un'assenza di 16 anni (5" posto a Sydney) e addirittura sul primo gradino del podio continentale (oro agli Europei di Parigi '99), exploit realizzato soltanto un'altra volta nella storia del nostro basket (nell'83 a Nantes). Stamane, invece, l'Italia lascerà la Turchia con un modestissimo nono posto conclusivo, a pari merito con le altre tre squadre sconfitte ieri (Israele e, a sorpresa, Grecia e Lituania). Era dall'Europeo '93 in Germania che gli azzurri non cadevano così in basso. Anche allora finirono noni, complice una clamorosa sconfitta per un punto contro l'oscura Lettonia: peggio era andata solo nel '63 in a Wroclaw, in Polonia (12a), nel '59 a Istanbul (10a) e nel '57 a Sofia (10a). Ma la sconfitta di ieri cancella anche le chance degli azzurri di qualificarsi ai Mondiali di Indianapolis 2002, ai quali verranno ammesse solo le prime 5 classificate di questi Europei, senza ulteriori ripescaggi. Un verdetto davvero pesante per l'Italia, reso ancora più amaro dalla prestazione non certo esaltante della Croazia, davvero la brutta copia della gloriosa squadra di Kukoc, Radja, Vrankovic e poi del compianto Drazen Retrovie, il fuoriclasse scomparso tragicamente nel '93 in un incidente stradale. Proprio il fratello di quest'ultimo, Aza, è il et croato che ieri ha battuto la nostra squadra usando le sue stesse armi: la difesa. E gli azzurri hanno sempre dovuto inseguire, «traditi» ancora da un inguardabile Meneghin (0/7 nei tiri, molti scriteriati) e vanamente trascinati da un commovente Pecile, il più giovane, piccolo e inesperto giocatore in campo. Nemmeno Fucka, marcatissimo, ha saputo spostare gli equilibri, come invece è riuscito a fare nella ripresa Veljko Mrsic, che pure i nostri conosco¬ no bene avendo vinto il campionato italiano due anni fa a Varese a fianco degli azzurri De Poi, Galanda e Meneghin. I suoi cinque canestri senza errori nella ripresa hanno respinto ogni tentativo di rimonta dell'Italia, arresasi infine alla fatica e alle proprie paure, prima ancora che agli avversari. Italia-Croazia 57-65 Italia: Radulovic, Basile 8, Galanda 3, Fucka 9, Marconato 4, De Poi, Pecile 15, Meneghin, Righetti 10, Mian 2, Chiacig 6, Camata n.e. Ali. Tanjevic. Croozia: Mulaomerovic 11, Vrankovic 7, Sesar 11, Mrsic 14, Prkacin 2, Krstic, Giricek 4, Kovacic 4, Skelin n.e., Mamic n.e., Vujcic, Tabak 12. Ali. Retrovie. Altri risultati: Lettonia-Lituania 94-76, Spagna-Israele 71-67, Germania-Grecia 80-75. Quarti: domani Germania-Francia e Croazia-Turchia; giovedì Lettonia-Jugoslavia e SpagnaRussia. Nell'ottavo di finale di Antalya si salva soltanto il baby Pecile. Già svanite le speranze di partecipare nel 2002 ai Mondiali in programma a Indianapolis Basilea terra, Galanda (a sinistra) eFuckaatestabassa: è l'immagìne-simbolo della resa dell'Italia campione d'Europa uscente, eliminata nei playoff per l'ingresso nei quarti dalla Croazia