Il tempo è tesoro per D'Alò

Il tempo è tesoro per D'Alò Il tempo è tesoro per D'Alò li suo cartone «Memo» ha le musiche della Nannini dall'inviata a VENEZIA Si fa accompagnare da Gianna Nannini, Enzo d'Alò, l'uomo che grazie al successo di «La gabianella» e prima ancora di «La freccia azzurra», pare aver riportato in Italia l'interesse per il cinema d'animazione. Finalmente è pronto «Momo», la nuova opera intorno alla quale sta lavorando da anni. Per le feste di Natale, distribuito da Cecchi-Gori, dovrebbe essere in sala. ((Avevo letto il libro di Michael Ende quando era uscito e subito avevo pensato che mi sarebbe piaciuto portarlo al cinema», dice, «Tre anni fa, poi, mentre chiacchieravo con un produttore tedesco, ho scoperto che i diritti di "Momo" li aveva presi lui. Da quel momento abbiamo cominciato a realizzare l'operazione». Se a Giancarlo Giannini, a Diego Abatantuono, a Sergio Rubini, più una bambina di otto anni talmente brava da esser stata soprannominata Momo, è stato affidato il compito di dar voce ai vari personaggi del film, a Gianna Nannini è toccato quello di comporre ima colonna sonora che potesse accompagnare le immagini senza prevaricarle. La Nannini U libro di Ende non lo conosceva: «Ho letto prima la magnifica sceneggiatura scritta da d'Alò, poi ho voluto leggere anche il libro. Qualche differenza c'è, ma la fedeltà allo spirito del racconto è immutata. Non so perché ma certe soluzioni visive mi hanno suggerito di usare l'arpa e il clarino, oltre ai violini. Il clarino lo trovo uno strumento speciale cui posso far poco ricorso perché non s'adatta alle tonalità della mia voce, ma mi piace moltissimo». Anche la colonna sonora, naturalmente, dovrebbe uscire in un ed per Natale. Enzo d'Alò spiega che la favola di Ende, storia di una bambina che si batte contro quelli che rubano il tempo agli uomini, non può essere ridotta a un racconto adatto ai più piccoli e basta: «Non so e non voglio sapere quello che fanno gli americani, ma io ai cartoni animati per i bambini non ci credo. Se una storia è ricca di valori deve piacere a grandi e piccoli. Se è povera non deve piacere a nessuno. Questa di Ende, poi, va ben oltre la favola. E' un ammonimento che lo scrittore ci fa e che riguarda il nostro immediato futuro. Attenti, dice Ende, se continuiamo a far le cose di fretta per non perdere tempo, smarriremo anche la capacità di provare emozioni e sentimenti». Disegnato secondo le regole dell'animazione tradizionale, anche se il computer è stato usato per creare l'effetto dei movimenti, il film «Memo» di D'Alò presenta due mondi a contrasto: da una parte una città dai colori realistici, dall'altra il regno degli Uomini Grigi tutto giallo e arancio. Per la Casa del Tempo, poi, è stato inventato addittura un fiore con i petali che segnano ore e stagioni. Quando comincerà ad occuparsi del suo Pinocchio, d'Alò, visto che ne parla ormai da anni? «Per la Rai m'ero impegnato a realizzare un "promo" e l'ho fatto. Il resto si vedrà». Non è che il «Pinocchio» di Benigni la farà desistere dall'impresa? «Non credo. Pinocchio è un libro che si può raccontare in mille maniere. Quella giusta per me l'ho già trovata, adesso mi serve non avere altri impegni». [si.ro.] Enzo d'Alò con Gianna Nannini che ha musicato il suo «Momo». Il cartone animato uscirà a Natale distribuito da Cecchi-Gori

Luoghi citati: Italia, Momo, Venezia