Voci su Unicredit-Commerzbank di Federico Monga
Voci su Unicredit-Commerzbank PER ORA SOLO IPOTESI: UNA NUOVA GRANDE BANCA CON SEDE A BRUXELLES. LE GENERALI SAREBBERO INTERESSATE ALL'OPERAZIÓNE Voci su Unicredit-Commerzbank Opa o fusione? I due gruppi: «No comment» Federico Monga ROMA Si infittisce il tam tam di voci sulle nozze tra Unicredit e Commerzbank. Secondo tre fonti diverse Financial Times, Mondo e Welt and Sonnag, che ieri ha diffuso una anticipazione sul numero in edicola stamane - Unicredito sarebbe in trattative preliminari per una fusione con la quarta banca tedesca. Ieri i diretti interessati non hanno né confermato né smentito, come già era avvenuto ad agosto quando si erano diffusi rumors su una possibile alleanza. Secondo il settimanale tedesco, le trattative, condotte direttamente da Alessandro Profumo e Klaus Peter Muller numeri uno dei due istituti finanziari, sarebbero in fase «molto avanzata» e si potrebbero concludere entro la fine del mese. La sede centrale della nuova banca sarebbe già stata addirittura scelta: Bruxelles con Peter Muller presidente. Il Financial Times è convinto che «qualcosa di più si dovrebbe sapere entro la metà di settembre». Il giomo 11 è convocato un consigho di amministrazione di Unicredito dove Profumo potrebbe già illustrare se non il piano almeno le strategie. Per quanto riguarda le caratteristiche dell'operazione le strade indicate sarebbero diverse. Il Financial Times ipotizza «un takeover di Commerzbank da parte di Unicredito». Il Mondo invece ragiona in due direzioni: un'offerta pubblica di scambio transnazionale di Unicredito verso Commerz oppure la creazione di una holding europea. Nel primo caso si arriverebbe a un'operazione molto favorevole al gruppo italiano poiché i corsi azionari del partner tedesco sono depressi. Questa via, sempre secondo il Mondo, «e la più complessa visto che difficilmente incontrerebbe il favore delle autorità di vigilanza itahane» poiché significherebbe, nei fatti, un trasferimento in Germania della sede generale della nuova banca. Anche la strada della holding - «quella che avrebbe maggiori chance di riuscita» - comunque nasconde non poche difficoltà legate alle regole di corporate govemance. Un altro ostacolo è rappresentato dai rapporti che Unicredit ha in Europa dell'est con Allianz, rivale di Generah, e che gh impedirebbero di lavorare con entrambe le compagnie di assicurazione. Inoltre, il management della banca tedesca sembra scettico riguardo alla logica della fusione. Unicredito ha risposto che «l'unione darebbe vita ad una banca in grado di competere con le grandi rivali europee». C'è poi il ruolo non trascurabile di Cobra, la finanziaria detentrice del I80Zo di Commerzbank: starebbe spingendo per un takeover della banca, in modo da ottenere denaro liquido per la sua partecipazione. Infine, secondo il Ft, un azionista di Commerzbank ha riferito che «un approccio di Unicredit potrebbe indurre un rivale tedesco, quale Deutsche Bank o Hypovereinsbank, ad arrivare come "cavaliere bianco"» per salvare la germanità di Commerz. Sempre secondo il Welt, la stessa Deutsche starebbe trattando anche con la Barclays bank. In questo caso però ieri è arrivata una secca smentita. A gettare acqua sul fuoco delle voci sono gli stessi due istituti interessati. Il portavoce di Alessandro Profumo ha fatto sapere che Unicredito «non ha preso alcuna decisione formale su un eventuale accordo con Commerzbank», Mentre la ban- ca tedesca si limita a un secco no comment: «Non commentiamo voci o rumors, che dir si voglia, di mercato». In ogni caso «Unicredito e Generali - fa notare il Ft - sono particolarmente interessate alla Germania dove la riforma delle pensioni dovrebbe portare ad un aumento delle vendite diprodotti di investimento retali». E noto, d'altra parte, che Unicredito vuole crescere in Europa: l'istituto di Piazza Cordusio controlla già la seconda banca commerciale della Polonia, Bank Pekao; la croata Splitska Banka; la slovacca Pol'nobanca e la maggiore banca della Bulgaria, Bulbank. In maggio, inoltre. Unicredito ha deciso di acquisire Zagrebacka, la più importante banca croata, insieme al colosso tedesco delle assicurazioni, Allianz, con il quale la banca itahana ha un'alleanza strategica. A far pendere la bilancia dalla parte della fusione ci sono poi le non eccellenti condizioni finanziarie della Commerzbank che da tempo sta andando in giro alla ricerca di un partner. Secondo le indiscrezioni pubblicate dal Der Spiegel due settimane fa, in pole position per un accordo ci sarebbero proprio Unicredito, Deutsche Bank ed un non meglio specificato istituto di credito statunitense, legato alla Cobra. Il numero uno di Deutsche Bank, Rolf Breuer aveva detto, un mese fa, di «non escludere» un'ipotesi di fusione con Commerzbank, per poi fare marcia indietro poco ore dopo. I giornali finanziari credono in una conclusione a breve II cda di piazza Cordusio si riunisce l'11 settembre Alessandro Profumo (Unicredit) A sinistra, Klaus Peter Mueller
Persone citate: Alessandro Profumo, Klaus Peter, Peter Muller, Rolf Breuer
Luoghi citati: Bruxelles, Commerzbank, Europa, Germania, Polonia, Roma
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