Tre a Gerusalemme

Tre a Gerusalemme Tre a Gerusalemme Alla Galleria San Filippo il reportage di Tobiasson ALLA Galleria San Filippo, in via Maria Vittoria 5, la Biennale di Fotografia continua con una mostra personale dal titolo «Holy and... Gerusalemme, città del confine», un progetto speciale promosso dalla Regione Piemonte con immagini di Bòrje Tobiasson. Nato a Tingsryd in Svezia nel 1952, Tobiasson studia alla Nordens Fotoskola di Stoccolma e da subito inizia la sua ricerca fotografica nel campo antropologico. Tra i principali lavori pubblicati: «Tante città o una sola città», «Poesia è il mondo» e «Metropoli allo specchio». E' stato inoltre fotografo di scena del recente film di Gian Maria Tavarelli «Un Amore». E per la prima volta a Torino il fotografo svedese presenta immagini di grande attualità. Bianchi e neri scattati dall'autore durante la realizzazione, a Gerusalemme, del film «Song on a narrow path» del regista palestinese Akram Safadi. Nella città santa si ripercorrono le storie di tre palestinesi che sono nati e vivono a Gerusalemme, ognuno con una propria memoria e un proprio presente. Volti e situazioni accomunati dall'angosciosa difficoltà di individuare un futuro. Il cinquantenne fotografo svedese ha seguito e indagato i percorsi più sommersi delle personalità dei tre protagonisti e della città. Ne è nata una mostra di circa 90 immagini che mette in evidenza lo spazio di confine tra il sacro e il profano. Ancora storie ai limiti dunque, di persone che vivono quotidianamente e in modo traumatico il concetto di confine, sia intellettuale che fisico. Gerusalemme è simbolo di confine: nella città santa sono raccolti i maggiori riferimenti per le tre religioni monoteiste e le truppe israeliane esercitano militarmente il potere della conquista del 1967; a Gerusalemme vivono 200.000 palestinesi e centinaia di migliaia di turisti visitano ogni anno i luoghi sacri. Per Palestinesi e Israeliani la città è «una e indivisibile», ma questa è l'idea che ha diviso, divide e continuerà a dividere. In questo contesto, anche urbano, non è fuori luogo parlare di schizofrenia tra la necessità di sopravvivere e i sentimenti più soggettivi di ciascun abitante. Il.p.] di Bòrje Tobiasson

Persone citate: Akram, Gian Maria Tavarelli, Tobiasson

Luoghi citati: Gerusalemme, Piemonte, Stoccolma, Svezia, Torino