Non solo grandi interpreti

Non solo grandi interpreti LE IDEE-GUIDA KERMESSE Non solo grandi interpreti ncontro con Gyòrgy Kurtàg, gong giavanesi Caraibi dei Mau Mau, la maratona Haydn ORMAI ai blocchi di partenza, la kermesse di Settembre Musica è costruita anche quest'anno attorno ad alcune idee-guida che fanno da cornice agli altri eventi. I grandi interpreti, il sipario si apre (Lingotto, martedì 4, ore 21) sulla Filarmonica di San Pietroburgo, impegnata nei «Quadri da una esposizione» di Musorgskij-Ravel e nelle musiche dal secondo atto del ciaikovskiano «Schiaccianoci». Dirige Yuri Temirkanov. In seguito, altri grandi complessi si alternano al Lingotto: la Filarmonica della Scala guidata da Riccardo Muti (lunedi 10 e martedì II, musiche di Mozart e Ciaikovski, Beethoven e Schumann); l'orchestra e il coro di Santa Cecilia (domenica 16) per una esecuzione della Nona di Beethoven che, con la complicità di Myung-Whun Chung, promette di essere memorabile; la Tokyo Symphony Orchestra (lunedì 17) diretta da Kazuyoshi Akiyama; infine, l'Orchestra della Rai che, sotto la bacchetta di Rafael Fruhbeck de Burgos, ospita Uto Ughi e il suo violino (musiche di Lalo e Berlioz). E a ottobre, il 23, il mito dei miti: Pollini. Kurtàg. Per Gyòrgy Kurtàg - settantase- ienne rumeno di Lugoj, apprezzato per la poetica compositiva concisa e moderatamente sperimentale - la fama è arrivala in ritardo, ma ne valeva la pena: ogpji quasi tutti i maggiori festival mondiali gli dedicano spazi che il pubblico - caso abbastanza raro, trattandosi di musica contemporanea apprezza senza riserve. Il calendario di manifestazioni per Settembre Musica è ampio: dopo l'incontro preliminare con l'autore (venerdì 7, Conservatorio, ore 17), seguono i concerti dell'Orchestra Rai diretta da Zollan Pesko (venerdì 7, chiesa San Filippo, ore 21) e dell'Ensemble InterContemporain (sabato 8 e domenica 9, Conservatorio) e le esibizioni dei gruppi formati da Silvia Cappellini e Stefano Micheletti alle tastiere, da Sandro Verzari alla tromba, da Franco Frajoli al contrabbasso e dal Quartetto di Torino (domenica 9, chiesa Santi Martiri, ore 21) e dal baritono Kurt Widmer, da Mircea Ardeleanu alle percussioni e dal Trio Orlando (lunedì 10, Conservatorio, ore 21). Collegati a Kurtàg sono gli spazi dedicati al drammaturgo irlandese Samuel Beckett e agli aspetti della sua produzione che più hanno influenzato la musica (incontro su «Parole e musica». Teatro Gobetti, mercoledì 12, ore 17; «L'ultimo nastro di Krapp», Teatro Carignano, mercoledì 12, ore 21; «Beckett Songs» con la compagnia Mozgó Hàz, Teatro Carignano, venerdì 21). Giava, Indonesia. Anche quest'anno il tradizionale viaggio etnico ha come meta l'Oriente. Terra di magici rituali, inesauribile fonte d'ispirazione per i compositori occidentali da almeno cent'anni, Giava viene ora esplorata nei suoi principali aspetti musicali e coreologici. E' l'occasione per vedere dal vivo un'orchestra Gamelan, il grande complesso strumentale formato da gong di tutte le dimensioni, cetre, liuti, flauti e tamburi; ed è il momento giusto anche per apprezzare rarissime marionette di corno e pelle di bufalo e, naturalmente, gli aristocratici danzatori. In calendario figurano spettacoli al Lingotto (sabato 8), al Gobetti (lunedì 17, martedì 18, mercoledì 19), al Conservatorio (martedì 18) e al Carignano (mercoledì 19). MiStlc » Turistic. La rubrica di Luca Morino per TorinoSette entra nel tempio di Settembre Musica. Succede con il concerto intitolato appunto «Mistic » Turistic», che va in scena al Lingotto giovedì 13 alle 21 proponendo in chiave musicale itinerari tra stereotipi ed egoismi, geografie reali e immaginate in uno scenario che parte dal Mediterraneo per raggiungere i Caraibi. Protagonisti del viaggio sono i Mau Mau: Luca Morino voce e chitarra, Fabio Barovero fisarmonica e tastiere. Tate Nsongan voce e percussioni, e gli altri artisti che compongono il gruppo. McFerrin. Da non perdere. Assolutamente. Bobby McFerrin, vocalist virtuoso, fa del jazz una palestra di funambolismi che piacerebbero a Stravinsky. Forse anche a Mozart. E mentre canta, mescola sapori caraibici e polifonia, onomatopea e vaghe reminiscenze orientaleggianti. Con la sua Voiceorchestra è di scena al Lingotto, sabato 22 alle 21. Altri eventi. Troppi per descriverli tutti, ricordiamo almeno l'esplorazione del mondo haydniano prevista venerdì 14 al Conservatorio (ore 17) e al Lingotto (ore 21); sabato 15, ancora al Conservatorio, si chiude con l'abituale marato- Alf redo Ferrerò ^^^ S! SS " r' ^^^ Bobby S! SaS e!a" ra'iaardo m^i do e n settembre)

Luoghi citati: Indonesia, San Pietroburgo, Tokyo