«Un fantasioso cocktail di abbinamenti»

«Un fantasioso cocktail di abbinamenti» GLI STILISTI: COSI' VESTIAMO I SOGNI DI UNA GENERAZIONE «Un fantasioso cocktail di abbinamenti» Dolce&Gabbana: è tramontata l'epoca del minimalismo intervento Stefano Gabbana e Domenico Dolce MILANO QUALCUNO ci chiama i «guardoni della moda». E per quanto riguarda l'universo dei teen agers è verissimo. Li spiamo continuamente per capire che cosa vogliono, che cosa sognano, come si vestono.... Domenico ed io usciamo spesso la sera in perlustrazione, per avere visivamente una specie di Bignami, un riassunto concentrato di quello che è il mondo dei giovanissimi. Andiamo nei superstore dove vendono i dischi. Come potrebbe essere la Virgin a Milano, Ricordi, Messagge- rie Musicali, oppure passeggiamo in corso Vittorio Emanuele, ma ci infiliamo anche nelle discoteche più gettonate, sentendoci anche vecclii. E questo tour-informativo avviene nei quattro angoli del mondo a seconda di dove ci troviamo. Oggi che la moda non cade più dall'alto, ovvero dagli stilisti, ma arriva dalla strada, si è formata una catena indissolubile. Noi ci ispiriamo ai giovani che incontriamo nel nostro quotidiano, loro si ispirano alle amatissime rock star, appropriandosi delle idee e degli spunti più forti, per poi comprare i capi che rispecchiano perfettamente quello che loro desiderano in quel momento. Ecco perché ti accorgi che i giovani di oggi non possono più fare a meno del jeans strappato, della maglietta tagliata al vivo e della gonna con le spille da balia che hanno visto addosso a Madonna. Lei sì che è una vera icona, grande maestra di stile e di tendenza. L'ha soprattutto dimostrato nell'ultimo tour. Nel cocktail degli abbinamenti stridenti che tanto entusiasma le quindicenni, è normale che rubino a Britney Spears il corsetto romantico, magari a fiorellini, da abbinare al pantalone lunghissimo e mangiascarpe, in pelle nera. In questo periodo ai ragazzi piace il gruppo dei West Life. Quindi giù di magliette piene di scritte, camicie super decorate e pantaloni di patchwork. Ma al nuovo si mischia il vecchio degli intramontabili. Vedi i sempre mitici Beatles o i Rolling Stones, quando mettevano pellicce etniche, giacche coreane e quelle strepitose camicie dai polsi alti, i colletti a due bottoni con le punte aguzze... Gli adolescenti non hanno vissuto quell'epoca, è ovvio che ne rimangano affascinati, come di fronte a una novità assoluta. La rileggono alla loro maniera, magari in modo un po' sbilenca, infarcita da tanti sogni e ima voglia di emergere. Perché quel che conta ora è il personal style. Ovvero uscire dal gruppo, pur continuando a fame parte, ma con caratteristiche individuali che ognuno applica all'abito con interventi di pura fantasia. Non a caso nei revival rispunta anche Michael Jackson, fan di divise da cadetto, giacche militari, bottoni dorati, spalline da generale; l'immancabile la banda sui pantaloni e le scarpe a punta. Tutta roba che si può comprare ai mercatini dell'usato e poi tagliare ricostruire, assemblare, ricamare.... D'altronde dopo anni di minimalismo un colpo di vita iperdecorato ci voleva. Se per tanto tempo mangi riso in bianco, sai come ti piacciono poi gli spaghetti al pomodoro? Un altro cantante indispensabile e seguitissimo dai teen agers è Manu Chao che, con messaggi trasversah e un look ben definito, (bandana -tshirt -pantalone- a- vita- bassa scarpe- da- jogging) è diventato l'idolo riconosciuto della nuova generazione. In ascesa pure Bjork - ricco di suggestioni etniche virate al tecnologico. Pizzi e bijoux a profusione, intimo in vista arrivano invece da Jennifer Lopez, ultkna scopiazzata star della canzone intemazionale. Fuori dal mondo musicale però, esistono altri due grandi personaggi di riferimento. Sono l'asso della formula uno Michael Schumacher, e la star del motociclismo, Valentino Rossi. I loro giubbotti anatomici di pelle, pieni di scudetti e distintivi fanno impazzire i ragazzini. E anche noi. Stefano Gabbana e Domenico Dolce: «Dai giovanissimi prendiamo ispirazione per le nostre linee»

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