Anche un missile terra-aria nel bottino Nato

Anche un missile terra-aria nel bottino Nato Anche un missile terra-aria nel bottino Nato Consegnate ieri altre duecento armi. Venerdì operativa la «Sassari» Ingrid Badurina ZAGABRIA Altre duecento armi dell'Uck sono state raccolte ieri dai soldati della Nato, che dopo il centro di Otlja, nei pressi di Kumanovo, ne hanno istituito un altro nel villaggio di Brodec, sulle alture di Tetovo. Le armi recuperate ieri si aggiungono alle 450 ritirate e catalogate lunedi e, secondo il portavoce dell'Alleanza Barry Johnson, è possibile che già oggi sia raggiunto il traguardo della consegna di un terzo - 1100 pezzi delle armi dichiarate dai guerriglieri. «Il disarmo si è svolto senza incidenti», ha dichiarato il portavoce delle truppe Nato in Macedonia, maggiore Barry Johnson. Secondo fonti britanniche la Nato sarebbe molto soddisfatta perché i pezzi raccolti ieri sono più sofisticati di quelli del primo giorno: ci sono anche due razzi anticarro e il primo missile antiaereo terra-aria. Ieri all'alba è arrivato a «Camp Italy» il convoglio della brigata «Sas¬ sari» - 99 tra fuoristrada e veicoli blindati - partiti lunedì sera dalla Grecia. Oggi altri cento veicoli e gli ultimi container di materiale logistico verranno sbarcati a Salonicco e procederanno poi alla volta della Macedonia con il personale che arriverà in aereo. Il contingente italiano che partecipa a «Essential Harvest» sarà pronto a entrare in azione da venerdì. Nonostante la ricca messe di armi raccolta nei primi due giorni, comunque, c'è chi le giudica «vecchie e in cattivo stato». Si tratta dei molti macedoni che diffidano della Nato, secondo i quali si è trattato di un'ulteriore conferma che la missione di disarmo della guerriglia «è una farsa» e che le armi raccolte sono una minima parte dell'immenso arsenale dell'Uck. Lo ha anche scritto ieri mattina il quotidiano di Skopje «Jutamji Vjesnik», sottolineando che la Nato non garantirà la sicurezza dei cittadini macedoni, né tanto meno il ritomo dei profughi alle loro case. Uno dei pochi a credere il contrario è il presidente Boris Trajkovski, che si sforza di spiegare al suo popolo l'importanza dell'operazione. «La missione dimostra l'impegno di molti Paesi nell'aiutare la Macedonia a risolvere i suoi problemi», ha detto il capo dello Stato: «La Nato porterà a termine con successo l'operazione per assicurare le condizioni di base su cui costruire una pace duratura». Trajkovski incontrerà oggi a Skopje il segretario generale dell'Alleanza, Lord Robertson, che viene in Macedonia per ispezionare il primo quantitativo di anni consegnate dai guerriglieri, ma anche per ricordare alle autorità macedoni che ora tocca a loro adempiere alle condizioni dell'accordo di pace. Il Parlamento dovrebbe infatti ratificare il documento che prevede i cambiamenti costituzionali in favore della minoranza albanese. Soltanto dopo la Nato potrà procedere alla seconda fase del disarmo dell'Uck. In vista della sessione parlamentare di venerdì, tuttavia, i nazionalisti macedoni e i profughi scacciati dalle loro case dai ribelli albanesi intendono organizzare una grande manifestazione di protesta contro il dispiegamento delle truppe della Nato e «le condizioni umilianti del- 1 l'accordo imposte dalla Comunità | internazionale». In occasione della festa ortodossa dell'Assunta, una delle celebrazioni più importanti del calendario liturgico, un migliaio di pellegrini macedoni è andato ieri al monastero di Sant'Attanasio, nel villaggio di Lesok, dove la settimana scorsa una bomba ha distrutto la chiesa che fa parte del complesso religioso. Otto pullman e numerose auto private sono partite da Skopje. Lungo la strada hanno incrociato gruppi di ribelli in divisa dell'Uck e disarmati. Una pattuglia di guerriglieri, con i fucili puntati contro il monastero, è stata avvistata nei boschi a poche decine di metri dal luogo sacro. Tutt'intorno i paracadutisti britannici, con i mitra spianati, hanno protetto i fedeli in preghiera. 1 |

Persone citate: Attanasio, Barry Johnson, Boris Trajkovski, Ingrid Badurina, Lord Robertson, Trajkovski